sabato 8 febbraio 2014

GRANDE INTERESSE DELLA STORIOGRAFIA RUSSA E LA CULTURA MOSCOVITA PER LA MIA PRODUZIONE LETTERARIA E DOCUMENTALE SUI COSACCHI



COMUNICATO AD AMICI E SIMPATIZZANTI E A CHIUNQUE ABBIA INTERESSE  A  VICENDE  STORICHE

Vengo ad informarvi su un  recente avvenimento mio personale di  rilevante  livello culturale che riconferma, su piano internazionale,  la credibilità e l’attendibilità  dei miei scritti  e della  vasta documentazione d’archivio in mio possesso.


GRANDE INTERESSE DELLA STORIOGRAFIA RUSSA E LA CULTURA MOSCOVITA PER LA MIA PRODUZIONE LETTERARIA E DOCUMENTALE  SUI COSACCHI


Per iniziativa russa, previe debite intese, è giunto ad incontrarmi il 3 febbraio nella mia residenza di Porcia (Pordenone), Vladimir Melichov,  dirigente di uno dei massimi musei storici russi, esattamente il “Russy, Moskovskaj o B l Podolskij raion,  accompagnato da Eugen Martynjuk, atamano presidente dell’ “Internationalen Kosaken Verein e V.”  associazione della Bassa Sassonia che raggruppa cittadini tedeschi di etnia cosacca.
Oggetto dell’incontro, caldamente auspicato da parte russa in precedenti contatti, la presa di conoscenza della documentazione storica dell’archivio da me creato in lunghi anni di impegnativo lavoro  riferito alle vicende dell’occupazione cosacco-caucasica, di cui io stesso fui testimone, verificatasi dal 20 luglio 1944 al  1°maggio1945 nel territorio della Carnia, Friuli e parte del Goriziano, ribattezzato ufficialmente dagli occupanti col termine “Cossackja”. Trattasi di un’enormità di dati, documenti, note, materiale fotografico addirittura con negativi, in buona parte inedito, appunti, scritti, volumi dal contenuto storico in materia e, parallelamente, di altro abbondante materiale documentale e fotografico con appunti, note etc. riferito all’occupazione tedesca nell’”Adriatisches Küstenland” dal 1943 al 1945, con una rara consistente preziosa  documentazione, anche fotografica, specificatamente riferita al Supremo commissario tedesco dr. Friedrich Rainer e relativo entourage.  Considerata la contemporaneità delle due vicende l’assieme documentale costituisce,  ovviamente, un unico blocco.
Già anni addietro una proposta tutt’ora valida di acquisire il  mio archivio da parte di  un prestigioso museo degli Stati Uniti, su iniziativa di una forte associazione cosacco-americana, dalla quale negli anni settanta fui delegato quale rappresentante alle udienze del tribunale Sacharov a Roma, mi fu avanzata dal presidente della stessa, ex generale cosacco dott. Gregori Glaskow che, giunto dagli U.S.A.,  mi fece visita personale a Porcia e col quale si stabilì un nutrito rapporto di corrispondenza ed ebbi, inoltre, col medesimo altri incontri in occasione ai raduni ed alle commemorazioni cosacche in Austria e Germania.Si tratta dicontatti  che confermano la validità della mia attività storiografica editoriale a livello  internazionale, diffusa da qualche tempo via internet, nei  siti  Facebook e Blogger, il cui interesse, sulla base dei grafici, risulta esteso oltre all’ Italia, alla Federazione Russa, all’Ucraina, Stati Uniti, Francia, Germania, Estonia, Polonia, Austria, Bulgaria, Canada, Regno Unito, Finlandia, Taiwan.

Attualmente ho nuovi lavori da sottoporre all’editoria  mentre due  altri volumi, sulla base di contratti regolarmente sottoscritti, sono in mano alla casa editrice MURSIA-Milano  in attesa di editing.
Vari gli argomenti trattati con Melichov. Al medesimo ho consegnato tra l’altro  un lungo rapporto probante, sulla base di fondate testimonianze e ricerche da me personalmente condotte, l’identità del donatore che,  a fine aprile 1945 nel corso della ritirata, versò  nelle mani di don Ludovico Morassi allora parroco di Timau,  villaggio dell’alta Carnia che precede il Plöckenpass, una  consistente somma in denaro con cui fu avviata successivamente  la costruzione della splendida chiesa di Cristo Re. Donatore della somma fu l’ SS.Obergruppernfuehrer Otto Gustav Wächter già governatore  della Galizia con sede a Cracovia, stimato dal Vaticano  per i suoi interventi in difesa dei cinque milioni di galiziani cattolici (UNIATE), in parte polacchi e in parte ruteni.  Wächter, nelle intese allora raggiunte col generale Andrei Andreievic Wlassow paladino dei tedeschi, ottenne che  la Galizia non fosse inclusa nel progetto della Grande Russia, dopo la sconfitta dei comunisti. Nel viaggio di rientro in Russia via Austria, Melikow  ha voluto fermarsi a Timau e visitare, assieme al collega Eugen Martyniuk, la chiesa Cristo Re. 
Per concludere, in quanto al mio archivio, sta  di fatto che il vasto materiale documentale cui ho fatto menzione, stanti gli interessi manifestati da  autorevoli fonti altamente qualificate e considerata la mia età,  in un prossimo futuro io debba decidere per una degna  collocazione ufficiale del medesimo  per cui  sto  valutando a quale organizzazione culturale  io possa   cederlo od affidarlo.

07   febbraio 2014
                                                             PIER ARRIGO  CARNIER



 A sinistra i Carnier mentre riferisce su vicende storiche legate ai documenti del suo archivio, a Wladimir Melichov.

Foto di Wladimir Melichov



 Carnier e Melichov all'ingresso dell'abitazione
 del Carnier.

Foto di Wladimir Melichov



 La splendida chiesa Cristo Re a Timau.

Foto di Wladimir Melichov



 Wladimir Melichov e Eugen Martynjuk all'interno della chiesa Cristo Re.

Foto di Wladimir Melichov