martedì 18 aprile 2017

La seconda guerra mondiale in Friuli Venezia Giulia

I cosacchi in Friuli, La resistenza, l'Ors di Pani, Mirko Arko

 



 

Dichiarazioni ad alto livello dello storico italiano Carnier Pier Arrigo su protagonisti e fatti incisivi della seconda guerra ed altre riferite alla resistenza ed alla Carnia.


Oggi 19.o4.2017. Vasto, forte incredibile interesse alle mia dichiarazioni di fondamento storico........Telefonate anche dall' Estero da fonti che sanno essere io depositario di testimonianze segrete ......Frequente la frase " ..lei ci ha aperto gli occhi a scoprire infanganti menzogne.....!!! Ritengo di fare prossimamente altre dichiarazioni rivelatorie . Voglio che veramente si sappiano alcune verità . 19 aprile 2017

venerdì 14 aprile 2017

NOTIZIE INFORMATIVE SULL’ANDAMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL MIO NUOVO RECENTE VOLUME “COSACCHI CONTRO PARTIGIANI



COMUNICATO

Agli interessati alla conoscenza di vicende storiche del Friuli Venezia Giulia, agli amici dellaSlovenia e Bosnia ed a quelli della Slovacchia che mi ricordano piacevolmente i tempi passati a Bratislava ed altrove con mia moglie Wanda, nell’allora vigente disciplina stalinista…
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Prendo occasione per dire qualcosa, rivolgendomi a chi gradisce ascoltarmi, confermando l’ andamento lusinghiero delle vendite e degli apprezzamenti del mio ultimo recente libro diffuso dalla MURSIA-Milano. E’ un lavoro che, partendo da vicissitudine dalla destra Tagliamento che meritavano un ‘esposizione relativamente l’attività partigiana, a me nota fin nei minimi risvolti, ed alle conseguenti dure repressioni tedesche con successiva dislocazione delle forze collaborazioniste, s’inoltra a percorrere, secondo giudizi espressi, un profilo ad alto livello con affermazioni storiche che, finora, nessuno aveva osato esprimere in ossequio alle verità vere ed inequivocabili. C’è una chiara definizione dell’andamento dei fatti all’ italiana che inchioda, nella loro sterilità, le abbondanti affermazioni agiografiche portate avanti per decenni, sempre regolate dall’ ossequienza al potere politico camuffando i veri obbiettivi resistenziali e nascondendo pertanto, alle giovani generazioni,  quel realismo storico di cui le stesse avevano ed hanno essenziale bisogno. C’è un chiaro riconoscimento che il filone portante resistenziale, nella sua forma dalla pretesa insurrezionale e dimensione non priva di evidenti difficoltà, stava a sinistra regolato dai principi della dottrina comunista o comunque progressista, c’è una chiara valutazione della debolezza ideologica e fattuale della corrente interventista clericale scioltasi poi , alla prova dei fatti, nel tardo autunno e in parte risorta per cogliere allori, negli ultimi giorni di guerra, sparando sul nemico in fuga.
Del monsignore Aldo Moretti ( Don Lino), guida della corrente clericale di cui io ho criticato i contenuti del ristretto limitato programma diffuso dal medesimo, si disse che nel dopoguerra silenziosamente si presentò nelle parrocchie della Carnia e del Friuli a chiedere la consegna, a scopo di studio ed utilizzo documentale, di diari o scritti riservati redatti dai parroci su vicende e su uccisioni per mano partigiana. Si tratterebbe di carteggi che poi mai sarebbero stati restituiti. Fra gli stessi esisteva una documentazione di preziose note che destò per lungo tempo il mio interesse di ricerca, redatta dal parroco di Paularo e dove, secondo voci insistenti, si attestava la verità sulla barbara uccisione, nel luglio 1944, di quattro pastori a malga Cordin, due dei quali erano ragazzi trovati morti con un colpo d’ arma in testa. Si trattava di uccisione che, sempre secondo voci, veniva attribuita ai partigiani e non ai tedeschi per cui le note parrocchiali erano estremamente preziose (Nota).

Le giovani generazioni hanno bisogno di capire i fatti nella loro ruvidità. Una ricerca della verità sia in Carnia che nel Friuli sul periodo dell’attività partigiana, diciamo in senso generale nella regione, non è mai stata affrontata nel giro di settant’ anni partendo dalla fine della seconda guerra, lasciando prevalere un clima schiavista e di ignavia a copertura di certi fatti col silenzio cui si aggiunge un carente limite culturale nella conoscenza ed una riluttanza nell’ esercizio del diritto di giudizio.
11 aprile 2017
PIER ARRIGO CARNIER


Nota
Ritengo di poter diffondere prossimamente nuove precisazioni sul ristretto limitato programma di don Lino ed altre notizie sulla corrente interventista di tendenza clericale (OSOPPO), con particolare riferimento alla vicenda PORZUS, che ritengo consentiranno di aprire gli occhi smantellando certe manipolazioni.