giovedì 15 marzo 2018

CARI AMICI VICINI E LONTANI, RIECCOMI DOPO OLTRE DUE MESI DI FORZATO SILENZIO !!



COMUNICATO STRAORDINARIO

Cari amici vicini e lontani, udinesi, friulani o comunque italiani, austriaci, , tedeschi, sloveni, slovacchi, boemi, serbi, cosacchi e russi, rieccomi a voi dopo oltre due mesi di forzato silenzio via Internet, causato da malattia con alterni due ricoveri ospedalieri. Nella veste di convalescente doverosamente ringrazio coloro che, nel perdurare del silenzio, mi hanno inviato dei messaggi uno di quali di Svetlana Egorova, cittadina cosacca di Rostow , che ho riportato nel diario, inteso a ricordare anche l’ amicizia con la stessa su Facebook motivata da reciproci comuni interessi su vicende storiche.
Prendo quindi la parola per dire che, da notizie fondate, il mio ultimo libro “COSACCHI CONTRO PARTIGIANI”, che tutt’ ora si vende nelle librerie, ha raccolto concreti vasti consensi. Rifuggendo dal metodo di impostazione agiografica inteso ad attribuire all’ opera un taglio confacente a dominanti giudizi di comodo sulla materia trattata, il libro contiene, una chiara apertura nell’esposizione dei fatti con citazione di prove nel rispetto del principio storico “ causali ed effetti”, come da mie incisive dichiarazioni nell’ intervista rilasciata a Telefriuli del 24 ottobre 2017. Sono in ritardo con alcune presentazioni già concordate con centri di cultura importanti e rinviate a nuova prossima data da stabilire.
Nelle mie condizioni di salute (classe 1926…) ritengo di riavviarmi nella ripresa dell’attività conclusiva di alcune opere in stato già oltre all’ abbozzo da portare alla condizione di “editing”, lavoro senza dubbio impegnativo. Il mio editore, Gruppo editoriale MURSIA, pubblicherà quest’anno, in riedizione, “L’ARMATA COSACCA IN ITALIA 1944-1945”con copertina diversa, libro che ha una sua storia ( prima edizione 1965 con varie successive…), e ritengo pubblicherà anche altra mia opera in sue mani solo in attesa di edizione.
Varie altre cose interessanti, che rimando a prossimamente, vi sarebbero da dire.
15 marzo 2018                       
                                                                  CARNIER PIER ARRIGO