giovedì 30 maggio 2019

MIRKO-KATIA - STRALCIO DI SENSAZIONI.



MIRKO-KATIA  - STRALCIO DI SENSAZIONI.

Breve velocissimo raggio di luce, un anticipo su quello che salterà fuori dalle mie edizioni prossime e future. Mirko aveva avvertito la perdita dell' aggressività iniziale della Garibaldi e quanto si trescava attraverso il legame con l' ing. Gnadlinger (commissario tedesco) il cui obbiettivo era di fare, perlomeno far credere al Supremo commissario tedesco Rainer che, la resistenza, quantomeno nella Carnia e nel Friuli, era diventata puramente patriottica senza slavi, ormai liquidati (cosi scrisse Gnadlinger). Fu a questo che Mirko manifestò ribellione, critico apertamente il comando della Garibaldi-Carnia e fu destituito. Ma Mirko vedeva giusto e per la storia, dal mio punto di vista dalle constatazioni di fatto, la linea di coerenza resistenziale in riferimento alla Carnia e Friuli con fini proiettati nel futuro, era progressista con punte staliniste essenzialmente fondata su concetti di un radicale cambiamento delle regole sociali. Elementi guida in tal senso erano: Aso, Mirko con Katia, Diego (suo aiutante), Grifo, Gracco, Nembo, Andrea (Lizzero), Ninci. Giacca... Detto tra parentesi ho sentito dire che, per KATIA, la compagna di lotta d Mirko, nel cimitero di Raveo non è stata conservata la tomba, nonostante esista la legge nr. 205 del 9.11.1951 che prevede la conservazione perpetua. Spero non sia vero diversamente il caso è perseguibile per legge anche se, in questo senso, non si conclude nulla.
Prescindendo da ogni propensione personale riporto qui una mia frase contenuta in un mio ampio articolo pubblicato su IL GAZZETTINO il 18 aprile 2005 :< La breve storia della rivoluzione nelle valli della Carnia che lasciò il senso di un' alba boreale, intesa a valorizzare le forze proletarie, suscitando timori e legittimi sospetti, ma rimuovendo positivamente con effetto liberatorio, il peso inveterato di antiche succubanze, si era ormai spenta con la fine del 1944>. Quanto ho scritto è uno stralcio di realtà storiche vere.

30 maggio 2019

30  maggio  2019                                                  CARNIER PIER ARRIGO



IL GRANDE MAESTRO, PITTORE 

SEGANTINI
  

Avendo dipinto per lunghi anni e raggiunto un notevole livello, grazie ai maestri Marco Davanzo, Orazio Toschi e Pio Solero  prima di avviarmi sulla strada della storiografia e letteratura  spinto da fondate motivazioni, in data  11 luglio 2016, a proposito di un' opera del Segantini scrivevo quanto segue :



Pier Arrigo Carnier.    Nota opera del Segantini  in cui si evidenzia la tenerezza materna. Di grande interesse la sua costruzione pittorica radicata su un principio, una specie di atomo della concezione cromatica, in cui i colori, cioè le terre di cui Segantini aveva peculiare puntigliosa conoscenza, formavano una segreta associazione. secondo il concetto del divisionismo inteso a produrre effetto ottico sul quadro guardato a distanza. Il suo quadro non nasceva da lampi creativi, ma da una lenta costruzione come chi vuole edificare una casa, partendo dalle fondamenta. L' opera, prevalentemente, risultava dominata da una luce paragonabile a quella del calare del giorno, intesa quasi a cogliere un momento di mestizia. A Torino ad una mostra del Segantini, assieme a mia moglie Wanda, non riuscivo a staccare gli occhi dalle tele preso dall'interesse tecnico, al dilà del significato assuntivo delle opere sempre d' incantevole fascino, della cromaticità a volte anche consistente, dell' insieme delle terre usate e del metodo di fissazione più che di stesura. Si tratta di argomento, in certo senso scientifico, in merito al quale ho però riscontrato un grande vuoto di conoscenza interpellando, in Italia, anche pittori di un certo talento.
11 luglio 2016
Pier Arrigo Carnier

mercoledì 29 maggio 2019

VIVO INTERESSE AL VENTILATO ANNUNCIO DI PROPOSTE FILMISTICHE SU VICENDE STORICHE CHE MERITANO DI ESSERE CONOSCIUTE



CARNIER PIER ARRIGO - Storico e giornalista-

VIVO INTERESSE AL VENTILATO ANNUNCIO DI PROPOSTE FILMISTICHE SU VICENDE STORICHE CHE MERITANO DI ESSERE CONOSCIUTE.

Ringrazio Elettra Paresi, Mauro Tonino, Alena Stejskal, Maria Angela De Campo, Francesca Miurin, Clara Tavano, Mari di Gianantonio, Anna Oberto, Michele De Monte, Grigorij Melechow, Gregorio Santomato Lenarduzzi, Marco De Angelis, Giacomo Oberto, Fabrizio Panciroli, Andrea Di Natale, Gianni Oberto, Bruno De Anna, Luca Leita ed altri che mi hanno telefonato e di cui tralascio i nomi, in quanto già ringraziati a voce, per la pronta cortese attenzione alle ventilate proposte filmistiche sui casi "Ors di PANI/ MIRKO-KATIA" e "Massacro dei cosacchi ad AVASINIS". Si tratta di proposte che provano l' allargato interesse e quindi un' apertura mentale all' acquisizione e presa di conoscenza di crimini partigiani ed altre riprovevoli vicende che, permettetemi di dire, sono stato io con le mie divulgazioni giornalistiche, editoriali, conferenziali e via Internet, a renderle pubbliche, disseppellendole da un silenzio tombale creato da perniciose consorterie di elementi legati in un groviglio di interessi dove naviga denaro pubblico di cui, in qualche modo, gli stessi beneficiano. Il caso "Mirko-Katia" che motivatamente si inserisce nella vicenda dell' "Ors", è senza dubbio argomento di incisiva rilevanza storica, liberato dal contorno di menzogne e collocato sulla pertinente panoramica nel quadro delle effettive ragioni ideali e politiche danti causa, al di sopra di puerili miserevoli considerazioni ambientali.
Mi soddisfa certamente l' intento propositivo dei due progetti anche se poi, naturalmente, restano da vedere le tendenze, ma in ogni caso è già molto la presa di coscienza su vicende sepolte dall’ omertà.
Sul caso del massacro del centinaio di cosacchi di Avasinis, fra i quali molte le donne ed bambini, rivelatore di un bieco tradimento partigiano e di una barbarie ed inciviltà incomparabili, a cui si aggiunge lo svilimento di ogni principio morale, di primo acchito incredibile, di avere lasciato le vittime insepolte finchè, dopo quattro lunghi anni, la Pretura di Gemona, territorialmente competente, ha disposto la ricognizione dei resti e quanto vi consegue. Trattasi di argomento in cui si delinea una regia ad alto livello nel realizzare scene importantissime evidenzianti pietà e necessità di restaurazione della morale..!!!!

29 maggio 2019
CARNIER PIER ARRIGO

martedì 28 maggio 2019



I CASI MIRKO-KATIA E MASSACRO DEI COSACCHI DI  AVASINIS 

Un regista straniero mi ha chiesto un incontro in Austria per valutare l' opportunità di girare dei  film su due casi, quello di MIRKO-KATIA e l'altro sul massacro dei cosacchi di AVASINIS. Ho chiesto tempo dovendo prima  uscire il mio libro, ormai imminente  sull' " ORS di PANI", lavooo su cui conto molto, che contiene il caso MIRKO-KATIA ed anche parlare col mio legale,   molto preparato sul piano penale, onde valutare , riguardo MIRKO-KATIA se scoperchiare o meno l' intero intrigo segreto...!!!
Di recente mi è pervenuta anche altra proposta. Per ragione di discrezione non faccio nomi.

28 maggio 2019                                                    CARNIER   PIER ARRIGO

sabato 25 maggio 2019

PICCOLI GRANDI RICORDI


PICCOLI GRANDI RICORDI
RUSSIA 1918-1922 : L' effetto rivoluzione. ...
I tedeschi consideravano valido l' effetto rivoluzione avendo aperto la strada ai principi di un diverso rapporto sociale e cioe' la liberazione del popolo da estreme succubanze. Il nazionalsocialismo, aveva abolito le classi sociali. Heidegger, il filosofo tedesco, criticava il concetto ebraico del "calcolismo", cioè del comportamento secondo un calcolo di convenienza che ostacolava i principi del nazio...
Altro...

giovedì 23 maggio 2019


EUGENIE CIHALOVA', EUROPARLAMENTARE CECA MIA CARA AMICA VERSO CUI SENTO ALTA STIMA E RISPETTO. Potrò ascoltarla oggi in diretta, alle 16, nei suoi interventi,😊😇🙂🙃🧐🤨😒😒😀
CARNIER PIER ARRIGO - Storico e giornalista.

USCIRA' IN SETTEMBRE-OTTOBRE LA RIEDIZIONE DE L' ARMATA COSACCA IN ITALIA 1944-1945IONE DE L'armata cosacca



USCIRA' IN SETTEMBRE-OTTOBRE  LA RIEDIZIONE  DEL MIO LIBRO "L' ARMATA COSACCA IN ITALIA 1944-1945"

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E' programmata, per fine estate la riedizione del mio volume "L'Armata Cosacca in Italia 1944-1945" la cui prima edizione uscì nel 1965 e sul cui filone storico la direzione nazionale RAI-TV Roma ebbe a realizzare il film "COSSACKJA" della durate di due ore. Il volume esce integrato da notizie nuove, in particolare sulla resistenza, risultato di una costante ricognizione che ritengo costituiscano motivo di interesse ma che non alterano il filone portante del volume. Di interesse sarà senzaltro il caso "Olmo" (Casali Enore) capo partigiano, già citato a pag. .67 delle precedenti edizioni, condannato nel 1944 e fucilato, poi riabilitato sulla base di un contro processo, voluto da commissario Andrea e comandante Ninci due pilastri portanti della lotta partigiana progressista. Già in passato detti giornalisticamente la notizia, oltre che su via Internet. sui quotidiani : La Voce di Mantova novembre 2014,Trentino libero 12.1.2015, Il Gazzettino 27.01.2015.

Il volume rievocherà la situazione verificatesi, in seguito all' insurrezione partigiana ormai prostrata dai grandi rastrellamenti tedeschi, quando sulle strade della Carnia, nell' ottobre 1944, avanzarono i cosacchi e la brigata Nord Caucaso per assumere funzioni di presidio. Desidero ricordare che, negli anni ottanta, il grande regista Fred Zinnerman volle incontrarmi proponendomi di realizzare un film sul filone del libro, incentrandolo sulla tragedia della Drama partendo dalla faticosa ritirata lungo i tornanti che portano al passo del Plocken. Fui felicissimo e, dopo un primo incontro a Porcia,, mia residenza e delle visite in Austria sui luoghi interessati, lavorammo insieme, io quale consulente, per tracciare la linea della regia. Zinnermann, ebreo, era persona di straordinaria intelligenza. Giocava sull' emotività dei fatti. Del resto quando vidi il suo film "Sette giorni un' estate", non potei trattenere l' emozione. Purtroppo fonti ex alleate, temendo la vergogna che ne sarebbe derivata agli ex vincitori, mettendo in luce il nefasto operato della forzata consegna dei cosacchi ai sovietici, costrinsero la FOX francese, che avrebbe prodotto il film, a tentennare e, dopo un colloquio con Zinnermann, il progetto venne sospeso. Può ancora darsi che un regista possa trovare interesse ad affrontare l' argomento. Interessi m i sono stati avanzati da registi stranieri. A parte questo il libro esce ed avrà, sul frontespizio della pagina introduttiva, il già noto caro riconoscimento di amicizia del grande atamano e generale del Kuban Wiaceslaw Naùmenkò al cui fianco, in anni lontani, fui sulla Drava.

22 maggio 2019                                                 CARNIER  PIER ARRIGO


L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi

General ataman Kuban Kosaken  WIACESKAW NAUMENKO'

mercoledì 15 maggio 2019


ELETTRA



Oggi conosco per la prima volta questa storia d'Italia, francamente mi ha molto impressionata e trovo che meriti di essere conosciuta pur nella sua drammaticità. Sono emozionata nel sapere, che ne è stato protagonista il mio caro Pier Arrigo Carnier e che sarà presentata in un suo nuovo volume in giugno.



IT.WIKIPEDIA.ORG
Antonio Zanella, chiamato anche Ors di Pani (Amaro, 1887 – Pani, 5 marzo 1955), è stato un partigiano, artigiano e allevatore italiano.



Carissima Elettra, ti sono veramente grato per questa tua delicata attenzione alla vicenda dell' "Ors di Pani", cav. Antonio Zanella, personaggio storico e leggendario delle montagne della Carnia, assassinato in mia presenza assieme a Maria, la figlia, nella notte su 5 marzo 1955. Posso dirti da subito, come sempre ho sostenuto e scritto in miei grandi articoli sulla stampa che, la mia presenza in quella notte nell' alta valle non fu causale, ma dettata da forze insondabili. Ero grande amico dello Zanella e suo segreto confidente, così come di Maria che stimavo molto. L' "Ors", grande proprietario, era persona  per certi versi dall' aspetto rasputiniano e di carattere dignitario, ma con un  filo di regalità. Nel duro inverno 1944-1945 fu generoso di assistenza nelle vicende partigiane MA NON FU PARTIGIANO. I Cosacchi giunti al suo  casolare,  come io scrissi nel mio volume "L' Armata Cosacca in Italia 1944-1945"- MURSIA riedizione 1990,  volevano fucilarlo quale collaboratore della resistenza, e già coi fucili in mano pronti per l' esecuzione, di fronte alla sua immagine che impersonava dignitari russi, furono presi da antico misticismo e riposero i fucili "Nagant" in spalla.... Io e l'"Ors" , oltre a principi di amicizia delle genti di montagna ( lui mi stimava anche perchè da giovane studente avevo fatto delle stagioni da pastore autentico in una delle grandi malghe della Carnia) eravamo legati dai segreti di una vicenda che uscirà almeno in buona parte nell'ormai imminente mio libro "L ' ORS di PANI". Si trattava e si tratta di segrete vicende riguardanti il comandante partigiano iugoslavo "Mirko" ( Arko MIrko") che entrambi conoscevamo bene, ragion per cui  io  fui nominato (e lo sono tutt'ora) procuratore irrevocabile "Post mortem"  nella Federativa Iugoslava  ancora al tempo della presidenza di  Josip Broz Tito. Mirko assieme alla compagna di lotta ed amante Katia (Gisella Bonanni), fu assassinato da due sicari partigiani nella valle di Pani all' alba della liberazione. Dietro tale duplice assassinio c'era e c'è  una grave vicenda, l' assassinio di diversi ufficiali alleati che la resistenza voleva seppellire nel silenzio, crimine imprescrittibile, vicenda da me rivelata in altro mio libro dal titolo "Lo Sterminio Mancato" che destò interesse internazionale, tant'è che il biografo di Winston Churcill,  Richard  Lamb, venne apposta da Londra ad incontrarmi in Italia. Mi è parso giusto, un po' velocemente, darti queste informazioni. Un forte abbraccio  - 15 maggio 2019     Pier Arrigo Carnier
Oggi conosco per la prima volta questa storia d'Italia, francamente mi ha molto impressionata e trovo che meriti di essere conosciuta pur nella sua drammaticità. Sono emozionata nel sapere, che ne è stato protagonista il mio caro Pier Arrigo Carnier e che sarà presentata in un suo nuovo volume in giugno.

IT.WIKIPEDIA.ORG
Antonio Zanella, chiamato anche Ors di Pani (Amaro, 1887 – Pani, 5 marzo 1955), è stato un partigiano, artigiano e allevatore italiano.










Carissima Elettra, ti sono veramente grato per questa tua delicata attenzione alla vicenda dell' "Ors di Pani", cav. Antonio Zanella, personaggio storico e leggendario delle montagne della Carnia, assassinato in mia presenza assieme a Maria, la figlia, nella notte su 5 marzo 1955. Posso dirti da subito, come sempre ho sostenuto e scritto in miei grandi articoli sulla stampa che, la mia presenza in quella notte nell' alta valle non fu causale, ma dettata da forze insondabili. Ero grande amico dello Zanella e suo segreto confidente, così come di Maria che stimavo molto. L' "Ors", grande proprietario, era persona  per certi versi dall' aspetto rasputiniano e di carattere dignitario, ma con un  filo di regaltà. Nel duro inverno 1944-1945 fu generoso di assistenza nelle vicende partigiane MA NON FU PARTIGIANO. I Cosacchi giunti al suo  casolare,  come io scrissi nel mio volume "L' Armata Cosacchi in Italia 1944-1945"- MURSIA riedizione 1990,  volevano fucilarlo quale collaboratore della resistenza, e già coi fucili in mano pronti per l' esecuzione, di fronte alla sua immagine che impersonava dignitari russi, furono presi da antico misticismo e riposero i fucili "Nagant" in spalla.... Io e l'"Ors" , oltre a principi di amicizia delle genti di montagna ( lui mi stimava anche perchè da giovane studente avevo fatto delle stagioni da pastore autentico in una delle grandi malghe della Carnia) eravamo legati dai segreti di una vicenda che uscirà almeno in buona parte nell'ormai imminente mio libro "L ' ORS di PANI". Si trattava e si tratta di segrete vicende riguardanti il comandante partigiano iugoslavo "Mirko" ( Arko MIrko") che entrambi conoscevamo, ragion per cui  io  fui nominato (e lo sono tutt'ora) procuratore irrevocabile "Post mortem"  nella Federativa Iugoslava  ancora al tempo della presidenza di  Josip Broz Tito. Mirko assieme alla compagna di lotta ed amante Katia, fu assassinato da due sicari partigiani nella valle di Pani all'' alba della liberazione. Dietro tale duplice assassinio c'era e c'è  una grave vicenda, l' assassinio di diversi ufficiali alleati, che la resistenza voleva seppellire nel silenzio, crimine imprescrittibile, vicenda da me rivelata in altro mio libro dal titolo "Lo Sterminio Mancato" che destò interesse internazionale, tant'è che il biografo di Winston Churcill,  Richard  Lamb, venne apposta da Londra ad incontrarmi in Italia. Mi è parso giusto, un po' velocemente, darti queste informazioni. Un forte abbraccio  - 15 maggio 2019    CARNIER PIER ARRIGO



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