domenica 22 settembre 2019

CARNIER PIER ARRIGO

INCONTRO POSITIVO CON ELEMENTI STUDIOSI SLAVI.


 Valido incontro con studiosi slavi,  di cui ritengo di non far nomi stanti le "talpe",  sempre in agguato sul mio operare  onde riferire servizievolmente a qualche fonte...  Si è trattato di uno scambio di informazioni sull' infiltrato sovietico Cernikow nel Nord Italia orientale,  nel 1944-1945 e, in senso più ampio, su argomenti della resistenza  che  meritino di essere assunti nella storia. 
Mirko (Arko Mirko) dopo la sua fuga dall' Ospedale di Padova ed il suo ingresso in formazione partigiana italiana, particolari su cui posseggo documenti, fu agganciato da Cernikow infiltrato sovietico del progetto stalinista  di avanzata sovietica in occidente. Molto interesse su  Mirko nel binomio con Katia (Gisella Bonanni), rivoluzionari dall' incrollabile fedeltà stalinista che,  come un brivido,  suscitò fascinosa attenzione, un misto di paura e ammirazione. nelle genti carniche,  provocando in senso positivo  il   risveglio  da uno stato di rassegnata atavica succubanza al potere.  Questo è il senso della storia !! 
Mirko, sia ben chiaro non era un avamposto della nascente Federativa iugoslava che  taluno,  parolaio avventurista,   ebbe ad inventare su per la Carnia, ma  uno sloveno al comando di formazione partigiana  italiana, agganciato  da Cernikow  in quanto flostalinista, argomento su cui potrei sviluppare un' ampia dissertazione, ovviamente scevra, sotto il profilo storico, da  propensioni di parte, ma non in questa sede.
                                                   
  26 settembre 2019           CARNIER PIER ARRIGO

  
                                               

venerdì 20 settembre 2019

CARNIER PIER ARRIGO

BEPI CHE TIENE IN MANO "L'ORS DI PANI", IL RECENTE ULTIMO LIBRO DI  PIER ARRIGO CARNIER

Commenti
  • Pier Arrigo Carnier Grazie Barbara Pegoraro per la bella foto che ritrae la simpatica persona (Bepi) che tiene nelle mani il mio recente ultimo libro,"L'ORS di PANI", diffuso dalla editrice Mursia su piano nazionale.

    So che lei è di Piano d'Arta. Non ho dimenticato il suo precedente messaggio, al quale causa impegni avevo rimandato la risposta, dove chiedeva di volermi incontrare per sentire ed ascoltare i miei pensieri, ricordi e giudizi sull' Ors di Pani. Nel libro, che avrà letto, sono già dette cose importanti che nessun altro avrebbe potuto scrivere, esistendo tra me e lo Zanella un rapporto paranormale, di cui avvertivo l' esistenza, tant' è che, nel giorno del suo assassinio, non fu casuale che io mi trovassi sul luogo !!

    L'"ORS" era grande proprietario. Il suo regno era il mondo delle malghe che un confine delimita sulle montagne carniche, oltre il quale il silenzio si fa diverso ed anche lo scorrere del tempo assume un diverso andamento, per così dire antico. Gli piaceva la rudezza delle casere, fredde, glaciali e dall' odore arcaico, amava la verginità del pascolo al momento della monticazione e quello saturo, odorante d'erbe secche e di lichene, alla smonticazione. (montea e smontea).Gli piaceva che, da studente io avevo vissuto due stagioni da pastore effettivo e avevo conosciuto famosi grandi malgari.

    Cara Barbara ho voluto darle, in breve, il senso del clima in cui viveva l' anima dell' "ORS" personaggio sicuramente leggendario di cui il destino mi volle vicino nel giorno in cui la sua esistenza, assieme a quella di Maria, la figlia, fu stroncata da mano omicida.

    Per un incontro mi lasci del tempo, perchè nonostante la mia età, sono molto impegnato e vedremo come fare .Mi mandi la sua E.MAIL. Cari cordiali saluti..



martedì 17 settembre 2019

CARNIER  PIER ARRIGO

NOTIZIE SUL LIBRO "L'ORS DI PANI". Storie e racconti dela Carnia.Mursia-Milano.


Forte e positivo risulta l' impatto col pubblico del libro "L'ORS di PANI". Storie e racconti della Carnia". Non lo dico, quale autore, per valorizzare me stesso. Telefonate da più fonti disparate me lo hanno confermato : da Roma, Senigallia, Cosenza, Venezia. Per l' editore forti vendite si registrano nel Veneto. Stanti i miei due siti Internet, Facebook e Blogger, l'informazione da me divulgata,  ha raccolto consistenti interessi sul volume, negli Stati Uniti, Canadà. Boemia-Moravia, Slovenia (Oberkrain). La figura epico-leggendaria dell' "ORS di PANI" (cavaliere Stella del Lavoro Antonio Zanella), di cui sono stato amico,  confidente riservato è diretto testimone del suo  assassinio assieme a Maria,  la figlia,  è quindi entrata in scena sul piano letterario e storico nazionale ed oltre, quale seguito a mie precedenti opere e di questo mi sento  altamente onorato e meritorio.
Meritava la figura dell' "ORS" argomento centrale del libro fra altri racconti, che affascinava le folle di montanari quand' egli compariva nelle fiere delle valli, una definizione biografica evidenziante i tratti del carattere, fuori dal comune, e le ragioni umane e sociali che motivarono, per  memoria  tramandata,  pubblica  riconoscenza. Forte interesse, nei dialoghi telefonici, per le mie precisazioni, quale depositario della dichiarazioni dell' "ORS", su  taluni aspetti e fatti, uno dei quali avvenuto in un Hotel-ristorante di Cortina d Ampezzo dov' egli si recava per acquisti di bestiame, e non quindi   all' Hotel Danieli di Venezia od altro luogo dove,  per effetto del solito pressapochismo e chiacchiericcio  paesano si era divulgata la  versione. Quindi ripeto, il fatto accadde a Cortina d Ampezzo, dove lo Zanella, umiliato dal gesto di un cameriere che, dato il suo abbigliamento da montanaro in certo senso trasandato,   lo aveva preso per un barbone e aveva tolto la tovaglia dal tavolo accanto al quale  si era seduto per fare colazione,  per reazione egli aveva quindi coperto l' intera superficie del tavolo con delle banconote ( Am-lire delle forze di occupazione alleate: eravamo nel 1945-46).
Attenzione e forte interesse hanno suscitato  le precisazioni,  di importanza  storica,  sulla figura di Mirko (Arko Mirko) comandante partigiano iugoslavo al comando di formazione italiana e di Katia ( Gisella Bonani) compagna di lotta ed amante, assassinati  su incarico di mandanti per ragioni da me rivelate nel precedente mio volume" Lo Sterminio Mancato"- Mursia.Milano pagine 418, e qui motivatamene   riconfermate nella vicenda dell' "ORS" assieme ad altro, mentre delle altre tenute riservate, faranno parte di  un' appropriata monografia, su Mirko-Katia in fase di elaborazione. L' "ORS" ebbe una parte nelle loro vite ,  fu depositario di loro preziosissime confidenze  e delle quali mi volle  erede. Sotto il profilo storico le immagini di Mirko e Katia due ardenti rivoluzionari dall' incrollabile fede marxista - filostalinista, superando tendenze e giudizi di parte. come io scrissi nel libro a pagina nr. 138, in un alone epico e romantico restano a perenne ricordo su quei monti della Carnia, regno di malghe e di silenzi. 

17 settembre 2019                       CARNIER  PIER ARRIGO

giovedì 12 settembre 2019


CARNIER PIER ARRIGO

UNA  DATA DOLOROSA DA RICORDARE

Oggi, 12 settembre, ricorre purtroppo la dolorosa data in cui mia moglie WANDA, alcuni anni fa , è mancata.Era una donna dalla straordinaria giovialità diplomatica e, con  lei al mio fianco, ebbi all' estero, soprattutto all' Est degli importanti incontri con personalità,  in particolare ai tempi dell'instaurata influenza sovietica e del regno di  Josip  Broz Tito, ma anche dopo.
Voglio ricordare, per lei, la figura del grande regista internazionale Fred Zinnemann che pure lei conobbe, perchè venne in casa nostra a Porcia di Pordenone, dopo un primo incontro con me all' Hotel Post di Lienz nell' Osttirol (Austria), per concordare la regia del film evocativo della  tragedia cosacca della Drava, da realizzare sul filone storico del mio libro "L' Armata Cosacca in Italia 1944-1945" . Si tratta di argomento sul quale ho scritto ancora parecchie volte, per cui non voglio tediare nessuno nel ripetermi e mi limito
quindi all' essenziale. Quando già eravamo avanti nella regia, ed io ero  riuscito ad ottenere per le comparse, grazie ai suggerimenti della Scuola militare (la migliore d'Europa) di cavalleria italiana di Pinerolo, la concessione di forze di un reggimento di cavalleria dal Governo della Danimarca, l' operazione fu sospesa a seguito a forti pressioni politiche degli ex alleati anglo-americani sulla Centuri Fox Francese, che si era impegnata a produrre il film.
Ora veniamo al dunque. Zinnemann non ne volle sapere dell' introduzione nel film di vicende partigiane. La regia partiva dalla ritirata cosacca che, da Timau,  saliva lungo il calvario dei tornanti della strada che porta al passo del Plocken e  immette  quindi  nell' Austria. Onde rendere l' immagine della Carnia, che aveva subito il presidio delle forze cosacco-caucasiche, Zin1nemann aveva accolto la scena  introduttiva , da me elaborata  dell' abbandono anticipato delle malghe carniche da parte dei mandriani, verificatosi su disposizione  tedesca. Pattuglie della Wehrmacht, infatti,  verso fine agosto si presentarono nelle malghe di confine e, in termini non proprio perentori, dissero ai malgari di lasciare le malghe e scendere a valle, essendo imminenti delle azioni di rastrellamento anti partigiane. Scopo evidente era di sottrarre ai partigiani, di cui si prevedeva il travolgimento, dei  punti di rifugio e ristoro, Le malghe dell' arco di confine vennero quindi immediatamente abbandonate con   celeri partenze. La scena avrebbe colto  le mandrie lungo l' alta val di Gorto,  incupita in ore antelucane  scendere con frastuono di campanacci, dopo Forni Avoltri, coi capi mandria in testa. Agli stessi, al loro passaggio nei villaggi,valligiani usciti dalle case avrebbero chiesto nell' idioma carnico :"...Cemut mai smonteaiso cusì adora ? Da ce mont vegniso ? (Come mai smonticate in anticipo ? Da quale malga venite?). E la risposta era : " I todeschs a nus han ordenat di smontea. I vegnin da casera Chiaula Granda,.. da Plumbs,.. da Scissanes,.. da Mont di Tierc,..da Ombladeet, .. da Navanza...(I tedeschi ci hanno ordinato di smonticare. Veniamo da casera Chiaula Granda,.. da Plumbs,.. da Sissanis,..da Mont di Tierc,..da Ombladeet, .. , ...da Chianaleta, ...da Avanza...).
Care montagne della Carnia ( monts da Chiargnia ) di quegli anni lontani, dove siete ? 12 settembre 2019                           CARNIER  PIER ARRIGO


CARNIER PIER ARRIGO


VASTO INERESSE NEL VENETO  E IN ALTRE REGIONI D' ITALIA AI CONTENUTI DEL MIO LIBRO "L'ORS DI PANI":STORIE E RACCONTI DELLA CARNIA", CONFERMATOMI OGGI DALL' EDITORE-MURSIA-MILANO.

Si è creato quindi un  un ponte informativo al di fuori del ristretto concetto  ambientale. , vale a dire in senso nazionale, decisamente per me importante avendo ferme   non meno di  duemila pagine (2000), un lavoro di lunghi anni, duramente sudato in silenzio,  parte delle quali su vicende  di rigore storico e parte su argomenti trattati  motivatamente in forma narrativa. La notizia, datami dall' editore,  ha provocato in me un ampio respiro di sollievo come quando raggiunta la cima di un monte si affaccia alla tua vista lo  scenario inatteso ed incantevole di catene di montagne...Mi auguro stanti i miei 93 anni, di essere ancora assistito dalla salute, Un cosacco, inginocchiandosi sulla Dava sulla tomba di un ufficiale   (Golovinzkji) suicidatosi per non subire la consegna ai sovietici, mi disse che, avendo scritto la verità sui cosacchi e continuando a scriverla, vivrò oltre i cento anni...Quando mi ripassano per la mente certi ricordi dei cosacchi e dei caucasici, si crea in me uno stato dell' essere come se fossi fuori dal mondo, in un ' altra dimensione, in un' atmostera di pace celebrativa felice, incantevolmente gioiosa.

12 settembre 2019                                 CARNIER PIER ARRIGO
                                                 delegato ufficiale, per la storia, del 15° Corpo di
                                                 cavalleria cosacca del generale von Pannwitz che                                                   combattè,nel 1943-1945, nei Balcani.

mercoledì 11 settembre 2019





INTERESSE DI ELEMENTI STODIOSI SLOVENI SUSCITATO DAL NOME DI CERNIKOW, L'INFLTRATO SOVIETICO CITATO NEL MIO LIBRO "l'ORS DI PANI"

Come prevedevo il mio libro "L'ORS di PANI" che  parla anche 
 di vicende partigiane del lontano 1944-1945 e fa il nome di Cernikow, infiltrato sovietico, ha risvegliato l' interesse dei elementi studiosi sloveni  che hanno proposto di venire ad incontrarmi, evidentemente infornati sul programma  di Stalin di di invadenza ed influenza sovietica in occidente, Nord Italia compresa.-

11 settembre 2019                                                  CARNIER PIER ARRIGO

CARNIER PIER ARRIGO

COMUNICATO


In base a valutazioni e messaggi pervenutimi, in parte via telefono, rilevo che l' argomento di vicende inedite, da me trattate nel recente volume L'ORS di PANI, pongono la Carnia su un piano di vasto interesse culturale e storico in senso nazionale ed anche internazionale, creando un ponte informativo al di fuori del ristretto concetto  ambientale. Interessi esteri, sul piano filmistico, essendo noto a talune fonti la mia seppur lontana collaborazione col grande regista Fred Zinnemann,  si stanno sviluppando sulle mie argomentazioni.

SU PANORAMA - On line - è uscito oggi, a firma della nota giornalista ELISABETTA BURBA,il seguente articolo recensivo del mio recente libro

L' ORS di PANI.-





L-Ors-di-Pani


Elisabetta Burba

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Quando mossi i primi passi come praticante a Epoca, ebbi come maestro Carlo Verdelli, l'attuale direttore di Repubblica al tempo giovanissimo caporedattore. Alla fine degli anni Ottanta, a Milano andava di moda l'aggettivo «mitico». Io mi feci prendere la mano e lo infilai in un pezzo. Apriti cielo! Quando Carlo lo lesse, i suoi verdi occhi diventarono di ghiaccio. «Già è difficile entrare nella cronaca. Non parliamo della storia. Figuriamoci nel mito» sussurrò, cassando il vituperato aggettivo.     
Trent'anni dopo, mi permetto di usare per la seconda volta la parola «mito». E stavolta a proposito. Il protagonista dell'ultimo libro dello storico carnico Pier Arrigo CarnierL'Ors di Pani, è una figura storica diventata prima leggendaria, poi mitologica. E non solo perché il patriarca della Carnia, ucciso a 68 anni assieme a sua figlia Maria, fu protagonista di uno dei più eclatanti casi di cronaca nera degli anni Cinquanta.
«Il cavaliere Antonio Zanella, detto appunto "Ors", cioè orso della valle di Pani, era un uomo eccezionale dai comportamenti arcaici» ricorda l'autore del libro, appena pubblicato da Mursia. «Erede di parossismo ancestrale, figura ieratica dal contorno mitologico, ha lasciato nella memoria popolare una profonda simpatia, per la sua generosità e umanità nel campo sociale».
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Antonio Zanella era un ricco imprenditore agricolo vissuto nella prima metà del Novecento in Carnia, quel rombo montuoso fatto di boschi, torrenti e rocce infilato nella punta più estrema del Nord Est italiano. Nella conca di Pani, un altopiano sopra il villaggio di Raveo, in provincia di Udine, l'Ors possedeva 300 ettari di boschi e pascoli, oltre a centinaia di capi di bestiame. Venne ucciso il 5 marzo 1955 dal pastore Romano Lorenzini.
La ricostruzione della vita (e della morte) di Antonio Zanella ha una valenza straordinaria, perché è basata su fonti primarie. «Dell'Ors di Pani ebbi il privilegio di essere amico e stretto confidente, nonché testimone del suo assassinio assieme alla figlia, nella notte del 5 marzo 1955» racconta Pier Arrigo Carnier, che porta i suoi 93 anni con il brio di un giovanotto.
Pier Arrigo Carnier descrive con toni vividi il suo ultimo incontro con l'Ors, durante «una notte di neve e di sangue»: «Gli sci seminarono nell'aria gli ultimi sibili. Ci avvicinammo al casolare. Apparve, come sempre, la figura dell'Ors e la sua mano nodosa levò nell'aria il solito lento saluto». La mattina dopo, Carnier e il suo amico Lodovico Gressani scoprirono il cadavere della figlia Maria: «Sul petto, verso sinistra, una grossa macchia di sangue rappreso rivelava una grave ferita. Una folata di vento penetrò dalla porta spargendo nell'aria un pugno di bianchi fiocchi di neve che caddero lenti sul cadavere. Ci ritraemmo sgomenti, chiamando entrambi con voci angosciate: "Toni... Toni...". Ritenevamo, naturalmente, che l'Ors fosse vivo. Non ci rispose che un'eco gelida».  
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Nato a Comeglians, ma vissuto a lungo a Venezia, Carnier è stato definito un «Omero dei tempi moderni». Storico e giornalista, ha narrato le vicende belliche della sua travagliata terra in vari saggi pubblicati da Mursia: Lo sterminio mancatoL'Armata cosacca in Italia 1944-1945 e Cosacchi contro partigiani.
Per la sua profonda conoscenza delle vicende legate all'occupazione della Carnia da parte delle truppe cosacche inquadrate nella Wehrmacht, fra il 1944 e il 1945, Carnier venne assoldato dal regista di Hollywood Fred Zinnemann. Vincitore di quattro premi Oscar, Zinnemann diresse capolavori come Da qui all'eternitàMezzogiorno di fuoco e Il giorno dello sciacallo. Negli anni Settanta, Zinnemann chiese a Carnier di fargli da consulente per un film sull'epopea dei cosacchi, che in fuga dalla Carnia furono consegnati dalle truppe britanniche a Stalin. «Eravamo a buon punto con la trama e io avevo trovato anche le comparse della cavalleria che sarebbero state prestate dall’esercito della Danimarca, quando la produzione sospese tutto» ricorda Carnier. Motivo? «Aveva percepito avvisaglie di possibili avversità da parte anglo-americana, data la pesante realtà che il film inevitabilmente affrontava nel tradimento britannico della Drava e nella barbara e forzata consegna ai sovietici».    
Anche di cosacchi e di caucasici parla il libro di Carnier, il cui sottotitolo è Storie e racconti della Carnia. Nel terzo capitolo, intitolato «La circassa», l'autore racconta con toni delicati la sua infelice storia d'amore con Tamara Abahyan, crocerossina inquadrata nella Brigata caucasica, affiancata ai nazisti come unità collaborazionista. Con la circassa dalla «pelle olivastra», Carnier divideva scatole di carne scandinava, aprendole «con una baionetta».
Già, perché alla fine della Seconda guerra mondiale il Friuli settentrionale fu occupato anche dai caucasici. «I cosacchi» si legge nel libro Ors di Pani, «finirono per spostarsi prevalentemente nella Carnia meridionale». I paesi della Carnia settentrionale, invece, «venivano affidate al presidio di forze caucasiche».
Al centro del volume, però, resta l'Ors di Pani. Che è entrato a far parte della mitologia locale soprattutto per l'episodio del «tavolo ricoperto di banconote». Tutti i carnici (e gli oriundi carnici) hanno sentito raccontare questa storia almeno una volta nella loro vita. La versione più diffusa narra che, andato a Venezia per affari, l'Ors andò a pranzo all'hotel Danieli, sulla riva degli Schiavoni. Ieri come oggi, il Danieli era un locale raffinato, con lampadari di Murano, soffitti a foglia d'oro, colonne di marmo rosa. E Antonio Zanella, vestito come sempre con abiti stazzonati e un cappellaccio (non a caso lo chiamavano Orso), prese posto a tavola. Inorridito di fronte a quello che sembrava un barbone, il cameriere gli intimò di andarsene. L'Ors non si mosse. A quel punto, il cameriere tolse la tovaglia dal tavolo. Imperterrito, l'Ors aprì il portafogli, gonfio di banconote da mille lire. E iniziò a disporre gli enormi biglietti sul tavolo, fino a ricoprirlo a mò di tovaglia.
Utile la precisazione di Ilaria Toscano, autrice di una tesi di laurea dedicata proprio all'Ors di Pani. «Volevo ricordare le dimensioni delle banconote da mille lire intorno al 1930, per sottolineare e cercare di comprendere la reazione stupita di cui si racconta: 22,2 centimetri di lunghezza e 12,6 cm di altezza, quattro volte più grande dei biglietti da mille lire che abbiamo maneggiato negli anni Novanta» spiega Toscano. Che aggiunge: «Non bisogna dimenticare che il valore d'acquisto di mille lire intorno agli anni Trenta era molto alto, se si pensa che lo stipendio medio di un operaio in quegli anni si aggirava intorno alle 530 lire».
La versione di Carnier colloca l'episodio nel ristorante di un albergo di Cortina d'Ampezzo. Che si sia verificato a Venezia o a Cortina, che sia un episodio realmente avvenuto o una leggenda montana, il racconto spiega perché l'Ors di Pani dalla cronaca è entrato nella storia per poi elevarsi a mito.    
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lunedì 9 settembre 2019


  COMUMICATO



Ringrazio pubblicamente il sig. ROBERTO VALENTINUZZI di POZZUOLO DEL FRIULI  che,  spontaneamente  con generosa sensibilità d'animo e delicata  competenza, ha realizzato e reso pubblico sul programma JOU TUBE, il Video a me dedicato,

                   
                      A  Pier Arrigo
                      l' Omero moderno
                      di tempi che furono
                                 
                                                  1 Pier Arrigo    2   Pani

 che si collega al mio ultimo recentissimo libro diffuso  dall' Editrice MURSIA-MILANO dal titolo "L'ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia, pagine 226 con inserto.
Trattasi di una serie di foto eseguite  dal Valentinuzzi, nei giorni scorsi nell' alta valle di Pani, regno dell' "ORS"( cavaliere Stella del  lavoro Antonio Zanella), uomo epico, arcaico e leggendario,  amato dalle genti, foto che documentano  casolari, stalle,  fienili, sentieri,un prezioso affresco con la Madonna, boschi,  catene di montagne,  foto che parlano con  candore per cui   le  parole non servono, e spiegano un luogo  vicino al paradiso : :PANI.  C' è introduttivamente una foto cara dell' "ORS" che pure tengo nella mia collezione ed un' altra alla fine, dov' egli  mi avvolge sulle spalle col sul braccio sinistro da  uomo delle malghe,  il che  evidenzia la nostra grande amicizia.
Lo sfondo musicale del video, credetemi, è commovente !!

        9 settembre 2019                                                             CARNIER  PIER ARRIGO