domenica 23 maggio 2021

 


Pier Arrigo Carnier
23 m ·
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I M P O R T A N T E

RIPORTO QUI DI SEGUITO IL POST RIEVOCATIVO DELLA DONAZIONE DELLA SOMMA DI LIRE 1.000.000, IL 2 MAGGIO 1945, AL PARROCO DI TIMAU DON LUDOVICO MIRASSI, DAL SS. GRUPPNFUEHRER BARONE OTTO GUSTAV WACHTER CHE FU GOVERNATORE DELLA GALIZIA, IN QUANTO DALL' AUSTRIA IL FIGLIO DEL MEDESIMO MI HA INFORMATO IERI SUL RECENTISSIMO INTERESSE, NON SOLO ITALIANO MA ESTERO, ALLE DICHIARAZIONI, DA ME RESE PUBBLICHE A SUO TEMPO SULL' ARGOMENTO. DARO' IN SEGUTOI PIU' ACCURATE PRECISAZIONI NELL' INTERESSE DELLA VERITA' STORICA EFFETTIVA SPESSO MANIPOLATA ALL' ITALIANA DA POLITICI E SEDICENTI STORICI RANNICCHIATI NELL' OMBRA-.

Pier Arrigo Carnier
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DONAZIONE DI UN MILIONE DI LIRE A DON LUDOVICO MORASSI, PARROCO DI TIMAU (CARNIA) IL 2 MAGGIO 1945.

Torno in argomento su tale vicenda perchè, proprio ieri dalla Russia, il cosacco Vlado Vasilijevic, in relazione alla mia rievocazione del caso il 7 aprile corr. mi scrive un po' genericamente, non conoscendo la lingua taliana, dicendo : ""..... i cosacchi non hanno dato niente a Timau tutto è finito a Lienz,"". In realtà a Lienz, in base a prove a me risulta che i britannici, dopo la resa dell' Armata cosacca col seguito dei profughi civili, sequestrarono tutto il denaro depositato dai cosacchi in custodia nella cassa detta Banca di campo, si disse sedici milioni.. Questa precisazione già è stata fatta da me nel mio volume ""L' Armata cosacca in Itallia 1944-1945 "".
Sulla vicenda donazione di Timau da parte del SS. Gruppenfuehrer Otto Gustaw Wachter ho un grosso involucro cartaceo probatorio, con dichiarazioni, nomi, date etc. etc. Come scrissi sulla stampa e in un vasto articolo sul periodico di Timau "" asou geats "", nel numero di agosto 2010, in base a quanto dichiarato da don Ludovico Morassi, con scarne parole nel diario parrocchiale, la donazione fu fatta "" .. come compenso per la sepoltura di diverse vittime della ritirata"". Era ed è quindi tutto chiaro ma si volle radicalmente modificare la verità, , falsarla, forse con mentalità filopartigiana , togliere l' onore al donatore che era un comandante tedesco e fui io a scoprire chi effettivamente era, cioè l' SS. Gruppenfuehrer Otto Gustav Wachter, ex governatore della Galizia, uomo cattolicissimo. Ho tutto in mano per scrivere la sua biografia ma sinceramente non so dove arrivare data la mia età e i miei molti impegni storici e letterari da chiudere. Non posso però evitare di esprimere il mio biasimo su chi manipolò questa vicenda, girando il merito in senso generico ai cosacchi per vederli arrivare a spendere qualche soldo a Timau o per richiamare, in senso storico, dei turisti a conoscere la chiesa di CHRISTO RE, bellissima, ma nella cui realizzazione i cosacchi non centrano per nulla !!!
Provai profondo disgusto, a suo tempo quando dopo il decesso di don Ludovico Morassi, il sostituto don Attilio Balbussi che, passando per Timau e facendo una breve sosta nel locale noto ristorante-bar, lo vedevo sempre giocare a carte con paesani , a mia richiesta si rifiutò di darmi copia della pagina del diario parrocchiale contenente la dichiarazione probatoria della donazione, avvenuta il 2 maggio 1945. Cambiando metodo ne feci poi richiesta tramite una donna timauese che era " membro servente del consiglio parrocchiale", ma il rifiuto si ripetè. Una terza volta un' amico di Verzegnis mobilitò per me don Bellina, noto parroco carnico, che si presentò personalmente da don Balbussi, a Timau e poi mi dette una risposta scritta senza soluzione del caso...
Essendo il fatto divenuto noto, mediante miei articoli sulla stampa mai contestati, con la dichiarazione provata che non furono i cosacchi autori della donazione, ciò che mi stupisce in senso morale, è che nessuno abbia preso posizione per una doverosa rettifica della falsa versione. Tutto è rimasto inerte, dominato da indifferenza e disinteresse. Un vecchio amico che aveva vissuto l' emigrazione oltreoceano e si era creato, con sacrifici, una situazione meritevolmente benestante, a fronte della flemmaticità e indifferenza di certa gente carnica, soleva dire : ""...gente da polenta e jota !! "" e jota era una minestra paesana dei tempi poveri, fatta di zucca di campo.
9 aprile 2021 CARNIER PIER ARRIGO
Commenti: 1

Pier Arrigo Carnier
Come già scrissi il 7 corr. nel ringraziare i lettori, in conseguenza alle mia dichiarazioni diffuse sulla stampa regionale e sul periodico di Timau, dal titolo " asou geats", fui convocato a Vienna, all Hotel Imperial, dal grande storico austriaco Portisch che, della donazione, volle prendere atto con tutti i dettagli. L' oasi paesana di Timau rimase invece inerte, insensibile a un chiarimento culturale, chiusa nel suo guscio, interessata a tenere in piedi un' invenzione nata da un intrigo di ragioni di comodo, contro la verità scritta sul diario parrocchiale da don Ludovico Morassi e da me confermata.!!!
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1 commento:

  1. Buongiorno Pierarrigo,
    ho avuto modo di leggere in un suo post del 2017 la bella analisi dei fatti verificatisi a Timau sul finire della guerra. Premetto che conoscevo il parroco don Morassi (era cugino di mia madre) ma non ho mai avuto modo di parlare con lui dei fatti da lei esposti. Invece mi sento in dovere di sottolineare una cosa, ovvero che per la realizzazione della mastodontica chiesa le cui dimensioni contrastano con quelle del paesino di Timau e con l'orografia ristretta della vallata, la somma donata fosse stata poi del tutto insufficiente alla completa realizzazione della chiesa stessa. Come conseguenza il menzionato parroco dovette rivolgersi a chi qualche soldo lo aveva racimolato andando in giro a guadagnarsi il pane e cioè i molti emigranti timavesi. Fu certamente un errore di valutazione quello del parroco, avrebbe potuto realizzare una chiesa molto più piccola, con meno oneri da lasciare ai posteri per la sua manutenzione e magari realizzare qualcosa per la comunità timavese come ad esempio un centro sociale di aggregazione per i giovani.
    Un saluto cordiale

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