sabato 18 luglio 2015

RIACCESO UN FORTE INTERESSE SU TALUNI ARGOMENTI RESISTENZIALI DELLA CARNIA (1944-1945) DA ME TRATTATI

COMUNICATO

Cari amici e simpatizzanti della Carnia, val Canale, Slovenia ed ex Jugoslavia, non posso evitare di informarvi che ieri, nel tardo pomeriggio, ma soprattutto oggi già dal  primo mattino mi sono giunti sorprendenti segnali via Internet di un riacceso forte interesse su taluni argomenti resistenziali della Carnia da me trattati editorialmente e giornalisticamente e motivatamente ripresi da qualche tempo, sotto i titoli seguenti, sui miei siti Blogger e Facebook:
-IL CASO MAGRINI-“OLMO” DAL PUNTO DI VISTA STORICO…- pubblicato il  27 settembre 2014
-ANCORA SUL CASO “OLMO” IL CAPO PARTIGIANO GIUSTIZIATO E POI RIABILITATO…pubblicato il 27 gennaio 2015
-BOCCHE CUCITE SUL CASO DEL CAPO PARTIGIANO ”OLMO”…pubblicato il 4 febbraio 2015
-MIRKO e KATIA-MONOPOLI (Bari)…pubblicato il 29 ottobre 2014 

Premetto che ad  oggi, 18 luglio 2015, il grafico statistico di Internet relativamente ai due siti Blogger e Facebook, registra la visualizzazione raggiunta di complessive 25.674 mie pagine, ivi comprese quelle degli argomenti  di cui sopra.
Tale riacceso forte risveglio su scottanti  vicende risalenti ad anni lontani ( 1944-1945), ha senza dubbio una qualche ragione, che anche suppongo  di intuire,  e può darsi che  lo stimolo di tale interesse mi sia avverso per l’aver rimosso  argomenti che si preferiva restassero sepolti nell’ ombra, oppure mi sia favorevole per l’avere, per motivate ragioni, riproposto fatti  e circostanze.
Sul caso Magrini –“Olmo” è chiaro che quanto da me sollevato imprime  una nuova linea storica ai fatti mentre sul caso Mirko-Katia, il mio ultimo intervento del 28 ottobre 2014  dal titolo “MIRKO-KATIA-MONOPOLI (Bari)" completa a consolida miei precedenti vari scritti.
Non posso non ribadire che, su Mirko e Katia, mi è stato riferito da più fonti che molte sciocchezze sono state dette su per la Carnia per non conoscenza dell’effettiva realtà ed insipienza storica, e sono stati profanati e volgarizzati i luoghi vincolati alla loro storia che andavano rispettati, avvolti nel mistero che suggellò la loro fine romantica legata con assoluta fedeltà all’ideale di un disegno politico. Purtroppo l’indelicatezza e la volgarità paesana hanno fatto questo.
18 luglio 2015


PIER ARRIGO CARNIER 

NOTA


.Desidero aggiungere che mi sono giunte telefonate di approvazione e congratulazione dalla Carnia, Slovenia e Bosnia riguardo la mia condanna delle veramente risibili sciocchezze dette su per la Carnia per insipienza alterando e danneggiando l'immagine di Arko Mirko su cui posseggo, quale storico e procuratore, prove documentali schiaccianti sulla sua posizione di studente ed allievo ufficiale nella Scuola militare dell'idroaviazione di Divulje presso Spalato di Re Karagiorgevic, nella quale lo zio era ufficiale, prima di essere fatto prigioniero dall'esercito italiano e come tale trasferito in Italia. Fu qui che egli riuscì ad evadere da un ospedale collegato al lager dove era stato concentrato (altra prova scritta in mie mani) per darsi alla macchia ed assumere la veste di partigiano e poi comandante di rigida fede stalinista che mantenne fino al momento del suo assassinio assieme alla compagna di lotta ed amante Katia etc. etc. Questi i fatti incontrovertibili su basi documentali e testimoniali.
21 luglio 2015

PIER ARRIGO CARNIER






     

mercoledì 15 luglio 2015

INTERESSANTE APERTURA DI CONTATTI A LIVELLO INTERNAZIONALE

COMUNICATO AD AMICI E CENTRI DIREZIONALI DI RICERCA STORICA DI ARCHIVI,  IN PARTICOLARE RUSSI, STATUNITENSI, FRANCESI, TEDESCHI.

Cari amici , simpatizzanti ed interessati comunque alla storia, non posso evitare di segnalarvi il crescente vorticoso interesse alle argomentazioni e puntualizzazioni  da me pubblicate via Facebook e Blogger delle quali, ad oggi, il grafico Blogger registra visualizzazioni di mie pagine nr 12.737 ed altrettante su Facebook per cui complessivamente le visualizzazioni di mie pagine raggiunte sono oltre 25.000 dovute all’interesse non solo di italiani, ma soprattutto di statunitensi, russi, ucraini, brasiliani, tedeschi, francesi, britannici…..Conservo da tempo, a documentazione,  le segnalazioni grafiche giornaliere.
 Al dilà delle note che riguardano la piccola Carnia ed il Friuli nelle loro querule vicende resistenziali da me  ridimensionate, su base documentale e d’indagine, alla loro effettiva realtà, ivi compresa l’invenzione di Carnia Libera, autentica squallida menzogna,  si è aperto quindi nei miei riguardi, via Internet stante la disponibilità documentale archivistica che detengo, un ampio dialogo internazionale con vicendevole scambio di notizie e valutazioni, con studiosi di varie nazionalità ed archivi e musei internazionali. Trattasi di risultato indiscussamente rilevante. Tutto questo, ovviamente,  mi è costato tempo e denaro e non chiacchiere. senza mai alcun ricorso ad appoggi finanziari di denaro pubblico di cui, invece, hanno largamente beneficiato editori della Regione Friuli Venezia Giulia, di cui faccio parte come cittadino e come storico, ed elementi rannicchiati sotto lo scudo politico dominante il che, come rovescio della medaglia, mi ha consentito e mi consente, sul piano storico, di esercitare un’ inesorabile critica e demolizione delle menzogne. Prescindendo da ciò mi è caro riportare un prezioso messaggio inviatomi, in occasione alle celebrazioni della tragedia cosacca  della Drava in data 1.06.2015, fatto storico assunto a conoscenza universale grazie anche e molto a quanto da me divulgato editorialmente e giornalisticamente ad iniziare da oltre sessant’anni fa, stante la mia acquisizione conoscitiva e testimoniale dei fatti. Svetlana Egorova, giovane cosacca di Rostow  legata ad interessi storico culturali, da tempo a me collegata via Internet, fisicamente presente alle commemorazioni della Drava, quale portavoce di un’ampia fascia del sensibile mondo cosacco vincolato  alla verità di sofferte ferite e vicende storiche, ha dichiarato via Internat nei miei riguardi : -Stimatissimo Pier Arrigo Carnier a Lei grandi auguri ed inchino profondo !!! ( è modo di esprimersi in maniera religiosa manifestando il grande rispetto personale). Lei è la storia pura e viva e anche il testimone di quella tragedia dei cosacchi sulle rive di Drava nel 1.06.1945. Non perdo la speranza di incontrarLa ancora una volta nell’anno prossimo.
Che Dio La benedica !
Si tratta di dichiarazione che ho riportato, non per spirito di autoesaltazione, ma perchè si tratta della verità.
Dal resto il grande atamano e generale del Kuban W. G. Naumenko, che mi volle al suo fianco nella ricognizione sui luoghi della tragedia cosacca della Drava, così si espresse in una dedica nei miei riguardi :
-29 marzo 1971- A buon ricordo al molto riverito Pier Arrigo Carnier, in segno della mia amicizia per il suo vero cameratismo verso il popolo cosacco e per la sua instancabile dedizione alla causa della tragedia cosacca.

Seguirà la pubblicazione di foto.
15 luglio 2015

PIER ARRIGO CARNIER