COMUNICATO
Agli interessati alle vicende storiche
della seconda guerra mondiale nell’Adriatisches Küstenland.
Al
museo-archivio di Mosca, RUSSY MOSKOVSKAJ Ob1–Poldolskij raion, al museo-archivio
di Oremburg, capitale dell’oblast omonima. Alle associazioni cosac- che delle
comunità ZAPOROGHI (Zaporoz’e) del basso Dnieper,di ROSTOV(Rostovna-Donu)
e KRASNO-
DAR (Kuban), nonché alle associazioni delle comunità cosacche presenti in Germania, Francia, Serbia, Slovacchia, Stati Uniti, Canada, ed a quelle caucasiche del Nord Caucaso e Monaco di Baviera.
DAR (Kuban), nonché alle associazioni delle comunità cosacche presenti in Germania, Francia, Serbia, Slovacchia, Stati Uniti, Canada, ed a quelle caucasiche del Nord Caucaso e Monaco di Baviera.
* * *
E' inammissibile che si
tolleri l'invenzione di "Carnia libera o Repubblica della Carnia"
fatta circolare da taluno o taluni rannicchiati presumibilmente sotto la
protezione politica, definizione palesemente basata su insipienza storica o per
azzardati fini agiografici, nel qual caso ove fosse accertata la consapevolezza,
potrebbe assumere la vesta di reato...Come testimone degli accadimenti
verificatisi in Carnia nel 1944-1945,considero lo slogan "Carnia libera o
Repubblica della Carnia" una grave lesione della verità storica che io
conosco incontestabilmente e documentalmente, atto che deploro riguardo il quale
mi adopererò per la sua estromissione dalla conoscenza storica sul piano cele- brativo e storiografico.
!!!
Ritengo che l’opinione
pubblica meriti sull’argomento alcune informazioni.
Il Consiglio regionale, in
base alla legge regionale 11/2011 (articolo 7, commi 71-73) ha previsto il “Finanziamento all’Università
degli Studi di Udine per la realizzazione di iniziative nell’ambito del
progetto Repubblica della Carnia 1944: le radici della libertà e della
democrazia. Il finanziamento ammonta a 50.000 euro per l’anno 2011 e 50.000 per
il 2012.
Beneficiando di parte di tale finanziamento ritengo sia stato posto in essere il video “ Carnia 1944.Un’estate di libertà”, realizzato su scritti di pubblicazione ambien- tale, che ritengo non avallati da un placet storiografico di editore autorevole e quindi presuntivamente non assumiibili come veste storica
Con mio scritto pubblicato via Internet, in data 27.07.2013, inviato per conoscenza alla competente
Sezione dell’Università di Udine, ho ripetuto un mio intervento di bocciatura del
menzionato video, consistente in 13 ampi paragrafi di radicale contestazione
(32.226 caratteri) basati su certezze
probatorie, trovando motivato e legittimo persistere nel far capire ai giovani,
che l’immagine storica del filmato è impropria e gravemente lesiva della
verità, in quanto opportunisticamente travisata per propensione a un adattamento
politico reso favoleggiante per
probabile insipienza, intesa come non conoscenza dei fatti. La Resistenza, radicata in senso predominante su principi di giustizia ed equità sociale, con risvolti tipici dovuti al carattere insurrezionale, era ed è altra cosa la cui trattazione rientra ovviamente nell' interesse della sua oggettiva assunzione nella storia..
Ho esposto col mio post “LA
DIFFICILE STRADA
DELLA VERITA” diffuso
via Internet il 7 settembre corr.,
l’inesistenza assoluta, nel 1944, di una Carnia libera o di parte di essa,
situazione da me vissuta in carne ed ossa, che sono in grado di provare in
qualsiasi sede.
Mi sono rivolto a dei legali stranieri, specialisti in diritto
internazionale, per capire il da farsi, onde avere consigli per
delegittimare ed anzi stroncare il
tentativo di promuovere la conoscenza storica dell’esperienza della “Repubblica
della Carnia” 1944” ,
una realtà mai esistita ed attendo utili indicazioni.
08 settembre 2016
PIER ARRIGO CARNIER
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