MERAVIGLIOSO CAUCASO
Non posso evitare di riportare alcune frasi del mio libro “L’Armata Cosacca in Italia 1944-1945” , lanciato nel 1965 dal
grande editore svizzero De Vecchi con sede a Milano. Molte furono le riedizioni.
Non posso evitare di riportare alcune frasi del mio libro “L’Armata Cosacca in Italia 1944-
Mi riferisco al barone Tomas Ibrahim Kapitovic della Gendarmeria
caucasica il quale, assieme ad altri, era spesso a casa mia..”...Parlava, il vecchio
gendarme (pagine 94-95), molto spesso della Crimea (Crim) dei suoi grappoli d’uva e dei
suoi vini, di Kerc e delle bellissime donne cosacche e caucasiche ed allorché
descriveva quelle figure femminili, dai capelli corvini e dagli occhi chiari,
il suo volto assumeva un’espressione furbesca ed ammiccante.Le donne ricorrevano con una certa frequenza nei suoi ricordi e
il significato dei suoi racconti si riassumeva pressappoco così : < Le
donne del Caucaso sono le più belle del mondo. Tra le montagne
caucasiche, dove l’ estate diffonde milioni di fiori, vivono delle meravigliose
fanciulle. Esse assomigliano a Liuba e Navieska, che tu conosci. E le più belle
costano, per poterle sposare, un branco di cavalli cosacchi. Con un branco dei
migliori cavalli cosacchi da donare ai genitori della ragazza, puoi farti
sposa la più bella fanciulla del Caucaso>.
<A guerra
cessata tu verrai nella Caucasia : Istambul-Adies-Kislawuoskj
(Costantinopoli-Odessa-Kislawuoskj), sono le tappe del tuo lungo viaggio ed io
sarò ad aspettari. Ti porterò nelle stanitse e nelle misteriose città del Mar
Nero>.E ciò dicendo, Kapitovic si alzava in piedi. Sotto la labile
luce della lampada la sua figura si faceva maestosa, e io pensavo che quel
mondo pieno di fascino doveva essere effettivamente così…>
Altro vi sarebbe da
aggiungere, ma mi fermo qui.
Non nascondo che
questi ricordi vissuti in quella Carnia lontana, con mia generosa
sensibilità, mi commuovono. Sulla mia lunga attività culturale vi è comunque,
da tempo, vivo interesse da
parte dei dirigenti degli archivi e musei di Mosca e nondimeno da parte di Vashinton. Non
posso evitare di riferire con mia ovvia soddisfazione che, il dott. Piga Petrenko Serghei
assieme ad altri, delegato del Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma e
rappresentante dell’organizzazione di riconoscimento dello spazio culturale dei
Cosacchi come patrimonio immateriale dell’umanità presso l’ UNESCO, facendomi
di recente un nuova visita presso la mia residenza nel pordenone- se, mi
riferì che, in occasione all’ uscita su piano nazionale del mio ultimo libro
della Mursia-Milano “Cosacchi contro Partigiani”,era salito di di proposito in Carnia al mio paese a fotografare la mia casa natale ed i luoghi dei
dintorni, essendo interessati in tal senso, per la mia lunga attività culturale
nella veste di storico e giornalista gli archivi e Musei di Mosca, stante il proposito di traduzione in russo
dell’intera mia opera culturale.
30 dicembre 2016
PIER ARRIGO CARNIER
PIER ARRIGO CARNIER