COMUNICATO
Tanto
per informare che i miei interessi vanno oltre alle argomentazioni della
seconda guerra, vicende dei Balcani e dell’Est rendo noto che ritengo di
portare a conclusione, anche se occorrerà ancora un certo tempo, la versione in italiano
dell’imponente diario olografo inedito del generale austroungarico AUGUST
URBANSKY von OSRIMIECS, che contiene le memorie del medesimo quale capo
dell’Evidenz Bürau austroungarico (Servizi Segreti) con riferimento al periodo che portò all’inizio
della prima guerra mondiale e quale comandante di unità, nel corso della
guerra, evidenziando vicende inerenti al fronte russo, sfondamento di
Caporetto, avanzata sul Friuli e Veneto, fronte del Piave con descrizioni
particolareggiate inerenti alla Strafexspedition. Hurbanski era cognato del
generale Conrad von Hoetzendorff, e fu colui che trattò il caso del colonnello
Redl, reo di tradimento ed altro. Diario di eccezionale alto interesse storico
con delucidazioni sull’ attentato di Serajevo (assassinio del principe
Ferdinando), reso con scrupolosità nella stesura e del quale, circa trent’anni
fa ed anche più recentemente pubblicai giornalisticamente degli stralci e tenni
anche una conferenza nell’importante Centro culturale Aldo Moro di Cordenons,
motivata dal fatto che Urbanski, dopo lo sfondamento di Caporetto ebbe a
stazionare con la sua divisione nella cittadina, passando poi ad insediare il
suo comando a Villa Varda , dopo di che fu
sul Piave, argomento sul quale il
generale riferisce dettagli di eccezionale delicato rilievo.
NOTA
Tornando al diario
URBANSKY, di cui conobbi la stupenda figlia Haidi Heiny che venne anche a
trovarmi a Pordenone, donna di alta classe e di famiglia vicina agli Asburgo,
indubbiamente rilevanti gli accadimenti, dovuti alle forze austriache sciamate
nel Friuli e nel Veneto, scese col travolgimento del fronte Carnico e quelle
austroungariche-tedesche affluite con lo sfondamento di Caporetto. Fatti e vicende
che mai si finirà di raccontare. Infine preziosa l’analisi strategica di
Urbanski sul fallimento della Strafexspedizion diretta da Conrad von
Hoezendorff con l’appoggio di Boroevic ( quest’ ultimo avrebbe però desiderato
gestirla e vi furono difficoltà da parte del nuovo imperatore Carlo nel
prendere un decisione sull’ affidamento...). Di eccezionale interesse la
controffensiva austroungarica del Piave, con particolare riferimento all’
azione degli Honved ungheresi appartenenti alla divisione di Budapest,
splendide truppe che assieme a forze austriache riuscirono a piazzarsi sul
Montello in condizioni proibitive e che poi si ritirarono con metodo magistrale
degno da manuale, in seguito all’ ordine dell’ imperatore Carlo diramato il 29
giugno da Spilimbergo. Li ricordo sempre con affetto gli ungheresi in quanto
mia madre era figlia di padre ungherese (ungarisce Vater...). Spesso sono
tornato sul Montello a controllare in silenzio i luoghi...
Desidero aggiungere
che, da superstiti civili rimasti rischiosamente in quei luoghi (villaggi del
Montello, Nervesa, Collalto) durante l’infernale periodo di battaglie del 1918,
ebbi delle testimonianze, mi riferisco al 1970 e quindi a 46 anni fa, che
ungheresi ( gli Honved) ed austriaci, cioè le unità austroungariche impegnate
in guerra soffrivano ormai la fame per forte carenza di viveri, essendo venuta
anche quasi a mancare la razione del pane. L’ardita azione del Montello,
orchestrata dal generale Goiginger che, per la stessa, ricevette poi dall’
imperatore le più alte onoreficenze militari, venne quindi realizzata in
condizioni di vettovagliamento tragiche. Sulla vicenda Montello scrissi, negli
anni settanta, un caro articolo diffuso allora dai quotidiani “L’Arena di
Verona” e “Giornale di Vicenza” a cui corrisponevo. Non posso dimenticare che,
sull’argomento del fronte austroungarico del Piave, mi intrattenni alcune
volte, a Mauthen-Koetschach, parlare con il dott. Georg Weinländer medico nell’
Obergail che, in qualità di combattente aveva vissuto le vicende di quel fronte
e gli era nota l’azione del Montello. Rammento che, nel rievocare talune
circostanze, gli scendevano le lacrime dagli occhi.
17 dicembre 2016
PIER ARRIGO CARNIER
15 dicembre 2016
PIER ARRIGO CARNIER
Ho rilevato molto interesse al fatto che io possegga il Diario del generale URBANSKI von OSTRIMIECS, cognato del generale CONRAD von OETZENDORF che, su affidamento dell' imperatore Karl, programmò la Strafexspedition che però si concluse ell' insuccesso e URBANSKI spiega le motivazioni. 23 luglio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
RispondiEliminaSempre vivo anzi vivissimo l' interesse per questo documento che io posseggo. Come storico basandomi sul realismo staccato da tendenze ideologiche, ma trascinato dal fascino dei fatti, ho vissuto particolarità dell' esercito austroungarico, nel loro autentico effetto, una delle quali l' azione degli ungheresi della divisione Budapest che, nella fase della Strafexspedition, superando la linea del fronte italiano del Piave, si piazzarono sul Montello. Molti di questi ungheresi, gli Honved, in base a testimonianze autentiche erano giovani, si e non ventenni, affamati perchè mancava loro la razione del pane, ma fedeli alla monarchia degli Asburgo, scrissero una gloriosa pagina e, a volte mi parve quasi di sentire il loro respiro !!! 24 LUGLIO 2020 CARNIER PIER ARRIGO
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