RIGUARDO TALUNE VICENDE STORICHE SI APPROSSIMA IL TEMPO DELLA VERITA'.
Giorni fa ricevetti una telefonata.da uno sconosciuto di cui non mi riuscì di capire il nome. Mi disse di essere un ricercatore credo dell' alto Friuli. ed accennò, se ho capito bene, al nome di Zovello, dicendo di desiderare un incontro con me onde conoscere la verità. Immaginai che si riferisse al fatto, da me diffuso via Internet, dei circa 15 giovani cavalleggeri calmucchi, fatti prigionieri dai partigiani durante la ritirata cosacca lungo la val Gorto, il 2-3 maggio 1945, uccisi poi in un bosco alle falde del monte "Piz di Mede", abbandonando i loro corpi sul luogo senza sepoltura. Mi trovavo in ospedale, a causa di un' infezione dove passai nove giorni durissimi. Lì per lì mi balenò in mente lo sgradevole ambiente, per me di prevalenti discutibili inattendibili notizie frutto di taluni pennaioli avventuristi, di quando in quando comparso, mediante interviste. in trasmittenti TV ambientali e di cui non voglio nemmeno sentire parlare. Credo pertanto di avere detto istantaneamente, come consiglio, di tenersi fuori da una tale consorteria..,,,, Saputo che mi trovavo in ospedale l' interlocutore disse che mi avrebbe richiamato dopo alcuni giorni, ma in realtà non si fece più sentire.. Forse era uno agganciato a tale consorteria. Di quando in quando ricevo anche messaggi con mittenti di comodo, pensando che io ci caschi, taluni fatti partire addirittura dall' estero, in cui mi si chiede delle precisazioni su particolarità storiche. consapevoli che io le conosca. E' tutta gente rannicchiata sotto le ali del patrocinio politico della resistenza che ha anche messo a disposizione del denaro pubblico, buttato lì per incoraggiare ricerche..... Si tratta di sedicenti storici resi pubblici da un' editoria tenuta in piedi ugualmente con sussidi di pubblico. denaro. Questo l' effettivo andazzo, una specie di " dran, dran " di cultura paesana che si barcamena entro limiti ambientali. Forse sanno o forse no che io conosco e posseggo prove schiaccianti su quale fu la vera resistenza e quale fu l’ effettiva spinta politica su cui, in parte, ho scritto e pubblicato su elementi probatori staccato da ogni propensione personale e di parte. Lo riconobbe senza indugi un noto valido commissario partigiano e personalità politica di rilievo, “ Andrea” (Mario Lizzero). In risposta a richieste di delucidazioni sul piano storico del laureando Gregorio Venire che , come elemento base della sua tesi di laurea in storia contemporanea, discussa presso l’ Università di Bologna nel 1994, aveva scelto il mio volume “L’ Armata Cosacca in Italia 1944-1945” , il parlamentare comunista Mario Lizzero, come risulta a pag. 88 della tesi menzionata, pubblicata con successo verso fine anni novanta, col titolo “I COSACCHI IN CARNIA 1944-1945”, rispose : “” Carnier ha preso una posizione precisa e va rispettato””.
02 luglio 2019
CARNIER PIER ARRIGO
POST SCRIPTUM
Difenderò senz’ altro, su basi concrete, tracciando il profilo politico dei tempi e momenti da me vissuti e non su chiacchiere, difenderò “Giacca”( Toffanin Mario), motivando, sulla base dei fondamentali principi storici “ Causali ed effetti” le effettive cause dell’ eliminazione senza attenuanti del nucleo osovano di Porzus.
Con assoluta onestà d’ animo intendo inoltre ottenere chiarezza sull’ osovano don Lino (Aldo Moretti) medaglia d’ oro che non mi spiego, autore della blanda tesi di comportamenti attendisti dell’ Osoppo, incomprensibile sotto il profilo delle circostanze e tensioni della guerriglia, ma soprattutto perchè, avendo avuto il medesimo parte direttiva e responsabile, posseggo prova incontestabile della duplice richiesta osovana all’ aviazione alleata, del bombardamento terroristico della città di Udine- Ma vi è ben altro !!!
CARNIER PIER ARRIGO
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