sabato 28 dicembre 2019

   
JOSIP  BROZ   TITO
       

    Ho pubblicato nel diario alcuni link riproducenti l’ immagine di Josip Broz Tito uno dei quali contiene la piacevole canzone Zivela Jugoslavija, espressione della giovialità iugoslava che la mia sensibilità avverte. In altro link appare la foto di Tito assieme a Winston Churchill, col quale nel corso della resistenza iugoslava, egli ebbe un incontro e un lungo colloquio a Bari . Vi si recò assieme a una splendida amante che servì come lusinga e di giovamento agli obbiettivi da raggiungere col premier britannico, dall' eterno sorriso diplomatico. Scrissi a suo tempo dei vasti articoli su questo argomento e potrei citare nomi e circostanze. Tito con la resistenza iugoslava effettivamente motivata, diversa da quella italiana, dette un appoggio consistente alla vittoria alleata. Conosco le vicende, i contrasti, i massacri avvenuti in Iugoslavia, i momenti e le ragioni che orientavano valutazioni, condanne ed apprezzamenti in un senso e nell'altro, argomento "Foibe" compreso quello ben maggiore, dell' immane massacro e infoibamento a fine guerra, ad opera dei partigiani di Tito, di decine e decine di migliaia di prigionieri croati, sloveni ed anche serbi nella foresta di "Kocevje" e nei dintorni di Maribor, argomento allucinante su cui ho scritto e pubblicato per primo in Italia. Sono stato stretto amico, ricambiato da stima e fiducia di Branco Jelic, tribuno croato guida degli "Ustascia" in esilio nel dopo seconda guerra ed ho allora condiviso teoricamente ed appoggiato la sue tesi di secessione anche in senso pratico , negli anni 60-70 (1960-1970). Jelic, medico che conosceva sette lingue, fu in precedenza stretto aiutante di Ante Pavelic, Poglavnik della Croazia, col quale, a suo tempo nel 1934, preparò nei dettagli l' attentato di Marsiglia motivato da irrinunciabili finalità politiche, al re Alessandro Karagiorgevic, che costò la vita anche del ministro francese Barthu. Aggiungo che, per mie indagini su vicende partigiane iugoslave, ho corso dei seri rischi. Fui anche informato e sono uno dei pochi a saperlo, che a Friedrich dott. Rainer, Supremo commissario dell' Adriatisches Kustenland, condannato alla pena di morte dal Tribunale iugoslavo di Lubiana nel 1947, fu risparmiata l' esecuzione convertita con destinazione in un lager della Serbia !!!
Per concludere conosco, come storico, le vicende iugoslave per cui non c'è bisogno che taluno, servendosi di particolarità personali, voglia un po' ricordarmele e, quasi delicatamente, ammonirmi ad usare prudenza nel citare Josip Broz Tito ritenendolo gravido di colpe, così come talun’ altro usa il metodo di giudizio di comodo nel dire che, avendo io portato a pubblica conoscenza le nascoste malefatte e certe criminali inutili stragi compiute dalla resistenza friulana e carnica, lo abbia fatto su stimoli di parte, cioè per coscienza fascista.
Non è così !!! Si tratta delle solite chiacchiere, sempre esistite dovute a una forma di sfogo da parte di chi, carente di cultura , non ha argomenti per formulare un' osservazione appropriata, metodo di cui fa sfoggio anche una farfalla dalle ali tarpate (donna effettivamente di parte impegolatasi in vicende più grandi di lei) che lancia grida nel deserto, in qualche luogo, su per la Carnia.

28 dicembre 2019                                                    CARNIER PIER ARRIGO

Nessun commento:

Posta un commento