A PROPOSITO DI BERLUSCONI
9 ottobre 2013 alle ore 16.33
COMUNICATO CONFIDENZIALE AD AMICI E SIMPATIZZANTIA PROPOSITO DI BERLUSCONI
Da decenni a partire dall'epoca Craxi le gestioni di governo hanno finito gradualmente per trascinare l'Italia nel fango e nella miseria. Berlusconi non è diverso della maggior parte di coloro che vivono per la poltrona che a lui è servita per quello che gli ha permesso di fare: nel giro di circa venti anni di potere, nella posizione di presidente del consiglio, ha operato essenzialmente per l'approvazione di leggi e leggine strettamente di suo interesse personale ed in difesa del suo immenso patrimonio e di interessi dal medesimo derivanti, ignorando deliberatamente le necessità della massa dei prestatori d'opera a qualsiasi livello onde migliorarne le condizioni salariali adeguandole, com’era suo dovere, alle esigenze della vita e sociali. Ha insistito a lungo assieme a Maroni per liquidare l'articolo 18 dello Statuto del lavoro, onde togliere ai lavoratori il solo sacrosanto diritto cautelare e di difesa esistente, creato legittimamente con dure battaglie nel dopo seconda guerra, di cui sono stato io stesso testimone, per impaludare il più possibile i prestatori d’opera nel precariato riducendoli a una massa oscura ed anonima gestibile a piacimento dal capitale, in contraddizione coi principi della destra storica. Ha dimenticato senz’altro il concetto varato dai provvedimenti di legge della Repubblica Sociale nei 18 punti di Verona : “ Il lavoro non è più al servizio del capitale ma il capitale è al serivizio del lavoro”. Non ha posto alcun freno allo sperpero del denaro pubblico nei lauti compensi fissi ed aggiuntivi a deputati e senatori, e nemmeno gli è passata per la mente la necessità di ridimensionare con urgenza il colossale indefinibile spreco di denaro delle auto blu, la cui entità, com’ebbe ad osservata un giornalista, è tale da poter coprire la superficie dell’isola d’Elba, autentica vergogna nazionale. Ha tollerato, inoltre, che taluni carrieristi politici godano di pensioni d'oro ( corre voce che un tale, Amato, percepisca trentamila euro al mese….) autentico schiaffo morale per le pensioni, talune da fame, di prestatori d’opera che hanno lavorato un’intera vita. Detto in breve ha favorito la linea dissolutiva di un lusso sfrenato nella classe governante. Qualche anno fa addirittura, questo signore, negava l’esistenza della crisi com’ebbe a ricordarlo, in un’intervista pubblicata dal Corriere Della Sera, il suo deciso avversario Carlo De Benedetti. Ha poi deliberatamente ignorato il settore della cultura, come se la stessa fosse qualcosa di inutile, lasciando spazio incontrastato alla sinistra che infatti domina ormai l’intero impianto culturale nazionale : università, licei, scuole inferiori ed ben altro.
E’ giusto quindi che, in base alla recente condanna penale ( che pare non potrà essere forse la sola stanti altri procedimenti in corso) inflittagli con sentenza della Corte di Cassazione, per quanto io abbia sinceramente non molta stima della Giustizia italiana, questo signore dalle sterminate ville, stante il suo disinteresse, in base alle constatazioni di cui sopra, per quell’Italia onesta che lavora, esca dalla scena politica senza tanti piagnistei , come gli è stato intimato anche se, purtroppo, guardandoci attorno, gli altri che stanno nella “ greppia” del Governo, sono nella quasi totalità come lui e peggio di lui.
10 ottobre 2013
PIERARRIGO CARNIER
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