L’ ipotesi
riferitami da un amico della Carnia, dal medesimo ascoltata via radio o
televisione locale, che la strage dei circa 100 cosacchi tra cui donne e
bambini, uno o due in fasce, possa trovare qualche motivazione nella
rappresaglia tedesca su Avasinis, del 2 maggio 1945, provocata da un attacco
partigiano con conseguenti vittime tedesche, è del tutto assurda, priva di ogni
fondamento. Lo vorrebbero far credere certe teste lontane anni luce dai
principi che regolano la verità e la storia, trattandosi di fatti assolutamente
indipendenti l’uno dall’ altro e potrei spiegarne minuziosamente le ragioni
anche sotto il profilo giuridico. L’argomento già comunque è stato
esaurientemente trattato nel mio post del 29 giugno, sotto il titolo “
INTERVENTO AGGIUNTIVO AL POST SPIGOLATURE DA INTERMEZZO” che sta raccogliendo
vasti consensi.
Non posso, in ogni caso, non denunciare tale
dimostrazione di rudimentale cinico tentativo di mistificazione dei fatti,
strumento quotidiano di un’ impositiva linea politica di parte che piccoli
esecutori, uomini e donne, perseguono credendo di essere coperti da protezione…
Voglio ricordare ancora una volta che se non fossi stato io a rendere pubblico,
nel mio volume “Lo Sterminio Mancato”-Mursia 1982, il crimine della barbara
strage dei circa 100 cosacchi il tutto sarebbe finito sepolto nel silenzio e
questo, in una società civile, è vergognoso e gravemente inedificante!!
* * *
Quello che io sto scrivendo è storia riferita a ciò che realmente accadde, monda di stimoli di parte e spinte agiografiche. Ho riconosciuto nel mio ultimo libro “COSACCHI CONTRO PARTIGIANI”- Mursia 2016 che, la resistenza partigiana , era rossa, cioè comunista o diciamo progressista, sotto la guida del leader Togliatti.Un mio precedente volume “LO STERMINIO MANCATO”-Mursia 1982, è stato assunto come prova storica dalla Suprema Corte di Giustizia di Israele che ha poi inviato a contattarmi in Italia, nella mia residenza di Porcia, una missione guidata dal giudice dott. Michael Horowitz, presente il capo della DIGOS di Trieste, dott. Abbate. Il volume “LO STERMINIO MANCATO”, prescindendo dal fatto che io ne sono l’autore, essendo libro edito da casa editrice nazionale storicamente specializzata ,
1° luglio 2017 PIER ARRIGO CARNIER
Pier Arrigo Carnier BREVE
LETTERA APERTA. Grazie a tutti i lettori per l’attenzione all’ argomento
scottante. Sulla prova agghiacciante delle richieste dell’Osoppo dei
bombardamenti terroristici su Udine del 20 marzo 1945, silenzio assoluto. Ho
comunque altre prove gravi da pubblicare, dico prove non chiacchiere. Mi chiedo
se valga la pena. Non posso evitare peraltro di rendermi conto che, in regione,
non vi sono forze morali, sul piano storico scientifico, in grado di aprire e tener testa a un dialogo con me su una gamma di vasti argomenti, non ne parliamo poi della
Carnia . Mi consola il fatto che i miei genitori se di fatto erano carnici, mia madre però era figlia di padre ungherese (ungarische vater) un
popolo fiero. Ogni volta che in passato passavo i confini per l’est dove ho
avuto grandi rapporti e dove tengo delle indimenticabili amicizie, questo
pensiero mi compiaceva e spronava e non mi vergogno a dire che persino versai delle lacrime.
Chiudo qui. Ho speso queste poche frasi per fare un accenno a ciò che regna
dentro il mio animo. Scusatemi !!
1° luglio 2017
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