CARNIER PIER ARRIGO
VI PARLO DEI VIDEO, CHE NASCONO COME I FUNGHI SOTTO IL TITOLO I COSACCHI IN CARNIA.
Navigando di recente su YOU TUBE , al dilà del Film documentario COSSACKJA, propostomi dalla Direzione RAI-TV( RAI 2) di Roma, e girato con tutte le carte in regola da un' Equipe sotto la guida di Sergio Tau negli anni novanta con la mia personale assistenza,, ho rilevato l' esistenza di
vari video nati come i funghi in date successive sotto il comune titolo di copertura I COSACCHI IN CARNIA, come sempre scimmiottando il film COSSACKJA nato fondamentalmente dal mio impegno storico.
Ho subito rilevato, in detti video, una forte palese carenza di contenuti storici con dizione illustrativa affidata a voci paesane, in genere prive dell' appropriata qualità di recita, con notizie rabberciate. Emerge sovente, anzi spesso, l' utilizzo di materiale fotografico del mio archivio, diffuso nelle mie varia pubblicazioni editoriali e quindi protetto da Copiright e non utilizzabile da chichessia, ma del quale si è abusivamente approfittato argomento su cui tengo ferma la mia riserva legale. Le testimonianze addotte risultano poco eloquenti, donne addirittura con voci sguaiate. Riassumendo ho constatato pertanto l' esistenza di vari video intesi a testimonianza della vicenda cosacca, ma che tali non lo sono, evidenzianti innanzitutto mancanza di professionalità in materia per cui, l' odissea cosacca, da me curata con grande impegno sotto il profilo editoriale storico, esce da tali video pietosamente sbalestrata e svilita, ridondante di falsi attributi denigratori a favore resistenziale. Purtroppo scorrendo a stralci detti video, ho vissuto una sensazione penosa e sgradevole, qualcosa di raffazzonato che, in certo senso, mi ha fatto paura. Mi fa paura il fatto che, se questo genere di video rudimentali esiste a fine culturale, evidenzia in quale clima di retrocessione morale siamo precipitati e stiamo vivendo.
31 gennIO 2020 CARNIER PIER ARRIGO
giovedì 30 gennaio 2020
martedì 28 gennaio 2020
TARDIVO RISVEGLIO RIGUADO LA MERITORIA PERSONALITA' DELLO ZANELLA "Ors di Pani"
PIER ARRIGO CARNIER·MARTEDÌ 28 GENNAIO 2020·
Grazie ai molti lettori che hanno espresso gradimento al chiarimento nella vicenda dello Zanella Ors di Pani, sull' argomento tovaglia da me riportato doverosamente alla verità, rispetto alle versioni falsate messe in giro da voci paesane raccolte poi, in buona fede, da ignari. In ogni caso il volume, L'ORS di PANI, contiene molte precisazioni utili alla chiarezza dovute al fatto che io, autore, sono testimone e la stesura si basa sull' impegno di edificare l' immagine autentica e viva dello Zanella, Ors di Pani, colta nella sua arcaica rudezza e remota sensibilità umana, sfrondata da banalità paesane di quei luoghi e dintorni dove taluni, saputo verso fine agosto 2019 dell' imminenza dell' edizione da parte della Mursia editrice-Milano, da me ufficialmente annunciata ed ovviamente dall' editore, si sono improvvisamente destati da un lungo letargo ravvisando con immenso ritardo la meritoria personalità dello Zanella e cercando , maldestramente, di porvi riparo con precipitosa fretta come chi ha paura di perdere il treno. Carnici.... !!!
29 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
Nota aggiuntiva
sabato 25 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
ORS DI PANI - LA VICENDA DELLA TOVAGLIA
Ho avuto ieri 25 gennaio una conversazione con un cittadino della Carnia, della zona Raveo, Enemonzo, Socchieve, il quale si dichiarato compiaciuto anche a nome di altri abitanti dei suoi luoghi nell' apprendere, dalla lettura del mio libro l' ORS DI PANI. STORIE E RACCONTI DELLA CARNIA, la verità su vari punti, essendo io testimone, uno dei quali la vicenda della tovaglia tolta da un cameriere dal tavolo accanto al quale, Antonio Zanella "Ors di Pani", si era seduto, avendolo preso per un barbone e, per reazione, lo Zanella, aveva coperto la superficie del tavolo con carta moneta, AM lire delle Forze d' occupazione alleate. in quanto eravamo nel 1945-1946. Il fatto, che io appresi direttamente dallo Zanella e sul quale tornammo più volte, in una delle quali nel suo casolare era presente anche mia moglie Wanda , avvenne nel ristorante di un hotel di Cortina d' Ampezzo in Cadore dove lo Zanella si recava per acquisti di bestiame, di cui già nel 1957 detti notizia a pagina nr..92 del mio caro primo libro VENTO DI CARNIA. Cadono quindi nel vuoto le invenzioni fiorite e propagate via via nel tempo collocando il fatto in altri luoghi, Udine, Venezia etc., frutto di fantasia dei soliti ciarlatani pressapochisti.
Molto interesse ha sollevato nei lettori anche ala figura dello Zanella padre, Ors dell' Amariana che, un po' motivatamente, ho lasciato in ombra, immagine di personaggio da Far-West sul quale resta ferma la mia riserva di una possibile appendice in future riedizioni, in cui darò vita alle sue storie che gelosamente e segretamente custodisco quasi come per difenderle....
Come anticipai già in altro post, i contenuti del volume L' ORS di PANI, assumono veste storico letteraria, di vicende carniche e non carniche, su piano nazionale, rimosse quindi dall' immobilismo ambientale. Si tratta di constatazione rilevante dal punto di vista culturale che verte sull’ interpretazione di fatti, vicende e strutturazione lessico letteraria di un’ opera su principi accademici e classici, valutazione che consente di imprimere alla stessa ampio respiro.
26 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
giovedì 23 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
MI RIFERISCO A VOCI PAESANE DI CUI HO AVUTO NOTIZIA E PROVA CERTA, E CHE PER ORA NON RACCOLGO, TRATTANDOSI DI NORMALE FENOMENO PER CHI, COME ME, SCRIVE E TRATTA VICENDE STORICHE ', MA IN OGNI CASO QUANTO VENGO AD ESPORRE COSTITUISCE UN AVVERTIMENTO....
MI RIFERISCO A VOCI PAESANE DI CUI HO AVUTO NOTIZIA E PROVA CERTA, E CHE PER ORA NON RACCOLGO, TRATTANDOSI DI NORMALE FENOMENO PER CHI, COME ME, SCRIVE E TRATTA VICENDE STORICHE ', MA IN OGNI CASO QUANTO VENGO AD ESPORRE COSTITUISCE UN AVVERTIMENTO....
Scorrendo argomenti che mi riguardano a scopo di ricerca su pubbliche posizioni informative, mi è capitato di leggere che, una persona (donna) della Carnia, ha espresso nei miei riguardi non so da quale pulpito, riferendosi a miei scritti storici dei giudizi dal tono allusivo, uno dei quali....<<....perchè anche PIER ARRIGO CARNIER per sua stessa ammissione ha frequentazioni di ex.....>>
Non so a quali frequentazioni di ex si riferisca, ma se si tratta di miei rapporti, a fini di indagine e di amicizia con ex nazisti, fascisti ustascja ed altri, tranquillamente li confermo, trattandosi di rapporti motivati dall' obbiettivo di ottenere informazioni che interessano la mia attività sotto il profilo storico. Dal tono della citata donna, che assume veste puritana pare che queste mie frequentazioni siano viste come un reato, il che sinceramente mi fa sorridere. Ho.avuto in tal senso rapporti ad altissimo livello, ad esempio con Erich Rajakowitsch avvocato tedesco, delegato da Hitler al realizzo del piano programmatico di deportazione dei sedici (16) milioni di ebrei d' Europa nel Madagascar, per volontà del quale e tramite il suo legale italiano Fabio Lonciari di Trieste, fui nominato estensore del testo su base storica per la transazione di una sua nota querela alla Mondadori, motivata dal fatto che, la rivista Epoca, in un articolo lo aveva definito <<Boia di Eichmann>>. Si trattava di argomento che esigeva peculiari conoscenze riguardo il quale fu ritenuto che io ero uno dei pochi all' altezza del compito e questo è e rimane un onore L' atto da me predisposto fu accettato bilateralmente dalle parti legali e risolse transattivamente la causa tra la Mondadori e Rajakowitsch . Il documento fu poi pubblicato, a mia firma, su alcune testate della stampa italiana.
Ho anche avuto rapporti con comunisti stalinisti, uno dei quali Toffanin Mario "Giacca", esecutore del' azione su Porzus. Dal medesimo ricavai la convinzione suffragata da altre prove che, l' azione esecutiva di condanna a morte dei circa venti osovani appollaiati a Porzus, argomento per il quale andai pure a parlare col ministro della Federativa jugoslava Edward Kardelj , fu esecuzione motivata e non strage ed in tal senso pubblicai vasti articoli su L'Arena di Verona, Il Gazzettino, La voce di Mantova..... sui cui contenuti si fece un assoluto silenzio, tant'è che il direttore del Gazzettino, che si aspettava una forte reazione da fonte politica e da ex osovani, rimase di stucco a fronte di tale mutismo e, in una conversazione d'ufficio mi disse : <....vedo che, veramente, non hanno argomenti per contestarla ed hanno paura di lei >.
L' austriaco Ernst Lerch, ex capo di Stato maggiore dell' Alto comando SS. e Polizia di Trieste col quale ero veramente amico, come scrissi a pagina nr.292 del mio libro, LO STERMINIO MANCATO, riconobbe che, nel film AUSGELIEFERT che tratta la forzata consegna dei cosacchi ai sovietici, diffuso a suo tempo dalla televisione austriaca e nel quale risultavo intervistato, riconobbe con gratitudine che, per la prima volta, in quel documentario era stato rispettato l' onore del soldato tedesco. Si trattò di constatazione che mi lasciò soddisfatto poichè probatoria che, la regia, in tempi di ampia ingiusta diffamazione dell' esercito tedesco uscito sconfitto dalla guerra, aveva creduto nella validità delle mie affermazioni. Si trattò di affermazioni, da parte mia espresse sulla base della reale convinzione di che cos’ era e cos’è il principio d’ onore del soldato tedesco !!!
Sempre la citata persona (donna) ha ritenuto, in altra parte, di qualificarmi <dissacratore della resistenza....> e in altra ancora, nel dialogo con persona di mia conoscenza che in via confidenziale volle riferirmi, mi definì < uomo di parte>.
Si tratta di particolarità che mi lasciano del tutto indifferente, ma mi ritengo in diritto di dare una risposta. Io non mi vedo < dissacratore della resistenza> poichè col mio operato, frutto di annose lunghe indagini al dilà di essere testimone del tempo, ho ritenuto di riferire un assieme di fatti e di comportamenti resistenziali, deliberatamente ignorati, o falsificati a fine politico, da sedicenti storiografi, fatti che qui di seguito vengo a citare :
1)- le oltre trecento denunce penali ignorate dalla storiografia, rubricate per reati e delitti della resistenza, risultanti a fine guerra nella Sezione penale del Tribunale di Tolmezzo ;
2)- il massacro taciuto di un centinaio di prigionieri cosacchi arresisi ai partigiani ad Avasinis e Oncedis, sulla parola d' onore di avere salva la vita, ed i cui corpi dopo la brutale esecuzione violativa di precise orme di legge, vennero abbandonati senza sepoltura ;
3)- l' eliminazione, passata sotto silenzio, di una quindicina di giovani prigionieri calmucchi visti coi miei occhi, eliminati a guerra finita alla falde del monte Piz di Mede in Carnia ed i cui corpi, come nel caso Avasinis-Oncedis, abbandonati senza sepoltura ;
4)- l ' assassinio di 6 membri delle missioni alleate accreditate presso le formazioni partigiane, argomento pubblicato nel mio libro LO STERMINIO MANCATO, cui si aggiungono altri due membri di dette missioni, eliminati a località Malga Cercenaats di Forchia, fatto reso pubblico nel mio recente libro L’ORS di PANI ;
5)- l' uccisione del capo partigiano Olmo ( Casali Enore ), dovuta allo scopo di eliminare un testimone scomodo a conoscenza dell' uccisione dei due membri di missione alleata a località Cercenaats di Forchia ed altre oscure vicende ;
6)- Ho inoltre denunciato, sulla base di elementi probatori e come diretto testimone, l' invenzione delle Zona libera della Carnia o Repubblica della Carnia mai esistita autentica favola.
7)- Ricordo infine che da lungo tempo il mio volume, LO STERMINIO MANCATO, ha rivelato elementi probatori che, la Risiera di San Sabba a Trieste, fu semplicemente campo di transito ma non di sterminio, definizione quest’ ultima del tutto ormai accantonata nelle celebrazioni che si tengono annualmente.
Il mio lavoro, in ogni caso, non è finito. Restano da pubblicare ad avvenuta accurata riletture di testi in bozza, sulle argomentazioni seguenti :
A)- il retroscena della battaglia di Ovaro, capitolo storicamente di notevole rilevanza in quanto probatorio di quali forze, ad iniziare dall estate 1944, era gestita la resistenza
B)- i rapporti riservati tra l’ ing. Gnadlinger commissario tedesco- l’ing. Cioni membro C..N Val Gorto e dei Capi partigiani. Trattasi di argomento rilevante, riguardo il quale posseggo un nutrito carteggio dell' ing. Cioni, gentilmente a suo tempo inviatomi dalla vedova, signora Rossana con lettere di accompagnamento in cui, nei miei riguardi esprimeva preziosa fiducia. Tale documentazione venne poi cortesemente integrata da uno dei figli.
C)- la rappresaglia tedesca, del luglio 1944, nella zona malghe al confine orientale della Carnia, con l' intervento di controbande, Waffen SS. travestite da partigiani slavi. L’ argomento, anni addietro fu bistrattato in video DVD per cui merita spiegare gli autentici motivi dell' intervento punitivo tedesco, inteso come atto deterrente anche verso la popolazione carnica dovuto a ragioni strategiche non limitate a punizione delle rapine partigiane di bovini e cavalli nelle malghe austriache della Gailtal.
D)-vi è poi dell' altro.
Dall' esposizione degli elementi di cui sopra risulta evidente che, il mio operato, non assume affatto posizione di parte ma persegue il metodo "causali ed effetti", supportato da valutazioni basate sulla panoramica degli eventi. Resta ferma la riserva, qualora emergano lesioni e permissività al mio danno d' immagine, che io agisca per via legale.
24 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
MI RIFERISCO A VOCI PAESANE DI CUI HO AVUTO NOTIZIA E PROVA CERTA, E CHE PER ORA NON RACCOLGO, TRATTANDOSI DI NORMALE FENOMENO PER CHI, COME ME, SCRIVE E TRATTA VICENDE STORICHE ', MA IN OGNI CASO QUANTO VENGO AD ESPORRE COSTITUISCE UN AVVERTIMENTO....
MI RIFERISCO A VOCI PAESANE DI CUI HO AVUTO NOTIZIA E PROVA CERTA, E CHE PER ORA NON RACCOLGO, TRATTANDOSI DI NORMALE FENOMENO PER CHI, COME ME, SCRIVE E TRATTA VICENDE STORICHE ', MA IN OGNI CASO QUANTO VENGO AD ESPORRE COSTITUISCE UN AVVERTIMENTO....
Scorrendo argomenti che mi riguardano a scopo di ricerca su pubbliche posizioni informative, mi è capitato di leggere che, una persona (donna) della Carnia, ha espresso nei miei riguardi non so da quale pulpito, riferendosi a miei scritti storici dei giudizi dal tono allusivo, uno dei quali....<<....perchè anche PIER ARRIGO CARNIER per sua stessa ammissione ha frequentazioni di ex.....>>
Non so a quali frequentazioni di ex si riferisca, ma se si tratta di miei rapporti, a fini di indagine e di amicizia con ex nazisti, fascisti ustascja ed altri, tranquillamente li confermo, trattandosi di rapporti motivati dall' obbiettivo di ottenere informazioni che interessano la mia attività sotto il profilo storico. Dal tono della citata donna, che assume veste puritana pare che queste mie frequentazioni siano viste come un reato, il che sinceramente mi fa sorridere. Ho.avuto in tal senso rapporti ad altissimo livello, ad esempio con Erich Rajakowitsch avvocato tedesco, delegato da Hitler al realizzo del piano programmatico di deportazione dei sedici (16) milioni di ebrei d' Europa nel Madagascar, per volontà del quale e tramite il suo legale italiano Fabio Lonciari di Trieste, fui nominato estensore del testo su base storica per la transazione di una sua nota querela alla Mondadori, motivata dal fatto che, la rivista Epoca, in un articolo lo aveva definito <<Boia di Eichmann>>. Si trattava di argomento che esigeva peculiari conoscenze riguardo il quale fu ritenuto che io ero uno dei pochi all' altezza del compito e questo è e rimane un onore L' atto da me predisposto fu accettato bilateralmente dalle parti legali e risolse transattivamente la causa tra la Mondadori e Rajakowitsch . Il documento fu poi pubblicato, a mia firma, su alcune testate della stampa italiana.
Ho anche avuto rapporti con comunisti stalinisti, uno dei quali Toffanin Mario "Giacca", esecutore del' azione su Porzus. Dal medesimo ricavai la convinzione suffragata da altre prove che, l' azione esecutiva di condanna a morte dei circa venti osovani appollaiati a Porzus, argomento per il quale andai pure a parlare col ministro della Federativa jugoslava Edward Kardelj , fu esecuzione motivata e non strage ed in tal senso pubblicai vasti articoli su L'Arena di Verona, Il Gazzettino, La voce di Mantova..... sui cui contenuti si fece un assoluto silenzio, tant'è che il direttore del Gazzettino, che si aspettava una forte reazione da fonte politica e da ex osovani, rimase di stucco a fronte di tale mutismo e, in una conversazione d'ufficio mi disse : <....vedo che, veramente, non hanno argomenti per contestarla ed hanno paura di lei >.
L' austriaco Ernst Lerch, ex capo di Stato maggiore dell' Alto comando SS. e Polizia di Trieste col quale ero veramente amico, come scrissi a pagina nr.292 del mio libro, LO STERMINIO MANCATO, riconobbe che, nel film AUSGELIEFERT che tratta la forzata consegna dei cosacchi ai sovietici, diffuso a suo tempo dalla televisione austriaca e nel quale risultavo intervistato, riconobbe con gratitudine che, per la prima volta, in quel documentario era stato rispettato l' onore del soldato tedesco. Si trattò di constatazione che mi lasciò soddisfatto poichè probatoria che, la regia, in tempi di ampia ingiusta diffamazione dell' esercito tedesco uscito sconfitto dalla guerra, aveva creduto nella validità delle mie affermazioni. Si trattò di affermazioni, da parte mia espresse sulla base della reale convinzione di che cos’ era e cos’è il principio d’ onore del soldato tedesco !!!
Sempre la citata persona (donna) ha ritenuto, in altra parte, di qualificarmi <dissacratore della resistenza....> e in altra ancora, nel dialogo con persona di mia conoscenza che in via confidenziale volle riferirmi, mi definì < uomo di parte>.
Si tratta di particolarità che mi lasciano del tutto indifferente, ma mi ritengo in diritto di dare una risposta. Io non mi vedo < dissacratore della resistenza> poichè col mio operato, frutto di annose lunghe indagini al dilà di essere testimone del tempo, ho ritenuto di riferire un assieme di fatti e di comportamenti resistenziali, deliberatamente ignorati, o falsificati a fine politico, da sedicenti storiografi, fatti che qui di seguito vengo a citare :
1)- le oltre trecento denunce penali ignorate dalla storiografia, rubricate per reati e delitti della resistenza, risultanti a fine guerra nella Sezione penale del Tribunale di Tolmezzo ;
2)- il massacro taciuto di un centinaio di prigionieri cosacchi arresisi ai partigiani ad Avasinis e Oncedis, sulla parola d' onore di avere salva la vita, ed i cui corpi dopo la brutale esecuzione violativa di precise orme di legge, vennero abbandonati senza sepoltura ;
3)- l' eliminazione, passata sotto silenzio, di una quindicina di giovani prigionieri calmucchi visti coi miei occhi, eliminati a guerra finita alla falde del monte Piz di Mede in Carnia ed i cui corpi, come nel caso Avasinis-Oncedis, abbandonati senza sepoltura ;
4)- l ' assassinio di 6 membri delle missioni alleate accreditate presso le formazioni partigiane, argomento pubblicato nel mio libro LO STERMINIO MANCATO, cui si aggiungono altri due membri di dette missioni, eliminati a località Malga Cercenaats di Forchia, fatto reso pubblico nel mio recente libro L’ORS di PANI ;
5)- l' uccisione del capo partigiano Olmo ( Casali Enore ), dovuta allo scopo di eliminare un testimone scomodo a conoscenza dell' uccisione dei due membri di missione alleata a località Cercenaats di Forchia ed altre oscure vicende ;
6)- Ho inoltre denunciato, sulla base di elementi probatori e come diretto testimone, l' invenzione delle Zona libera della Carnia o Repubblica della Carnia mai esistita autentica favola.
7)- Ricordo infine che da lungo tempo il mio volume, LO STERMINIO MANCATO, ha rivelato elementi probatori che, la Risiera di San Sabba a Trieste, fu semplicemente campo di transito ma non di sterminio, definizione quest’ ultima del tutto ormai accantonata nelle celebrazioni che si tengono annualmente.
Il mio lavoro, in ogni caso, non è finito. Restano da pubblicare ad avvenuta accurata riletture di testi in bozza, sulle argomentazioni seguenti :
A)- il retroscena della battaglia di Ovaro, capitolo storicamente di notevole rilevanza in quanto probatorio di quali forze, ad iniziare dall estate 1944, era gestita la resistenza
B)- i rapporti riservati tra l’ ing. Gnadlinger commissario tedesco- l’ing. Cioni membro C..N Val Gorto e dei Capi partigiani. Trattasi di argomento rilevante, riguardo il quale posseggo un nutrito carteggio dell' ing. Cioni, gentilmente a suo tempo inviatomi dalla vedova, signora Rossana con lettere di accompagnamento in cui, nei miei riguardi esprimeva preziosa fiducia. Tale documentazione venne poi cortesemente integrata da uno dei figli.
C)- la rappresaglia tedesca, del luglio 1944, nella zona malghe al confine orientale della Carnia, con l' intervento di controbande, Waffen SS. travestite da partigiani slavi. L’ argomento, anni addietro fu bistrattato in video DVD per cui merita spiegare gli autentici motivi dell' intervento punitivo tedesco, inteso come atto deterrente anche verso la popolazione carnica dovuto a ragioni strategiche non limitate a punizione delle rapine partigiane di bovini e cavalli nelle malghe austriache della Gailtal.
D)-vi è poi dell' altro.
Dall' esposizione degli elementi di cui sopra risulta evidente che, il mio operato, non assume affatto posizione di parte ma persegue il metodo "causali ed effetti", supportato da valutazioni basate sulla panoramica degli eventi. Resta ferma la riserva, qualora emergano lesioni e permissività al mio danno d' immagine, che io agisca per via legale.
24 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
martedì 21 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
SEMPRE SULLA FIGURA LEGGENDARIA DEGLI ZANELLA.
Roner Stafler, caro amico dell' Osttirol , memore delle mi ricognizioni nelle articolate valli austriache, avendo recepito un messaggio televisivo che riferiva sulla pubblicazione del libro L' ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia, ha ritenuto di telefonarmi per chiedere se, nel volume, avessi riferito le vicende del montanaro che scendeva dalle Alpi sul versante austriaco in sella ad un cavallo o ad un mulo delle cui vicende aveva sentito parlare con interesse. Si tratta esattamente dello Zanella padre, Ors dell' Amariana, figura dall' aria da Far-west che, ovviamente, non poteva passare inosservata. Risposi che all' argomento dello Zanella padre avevo motivatamente solo accennato, avendo dato ampio spazio alla figura del figlio Ors di Pani, ma in modo che, tuttavia, lasciasse intendere che si tratta di un personaggio che aveva una storia argomento che intendo riaprire sul quale, in Carnia, nessuno sa niente. Quindi le voci girano e vi è interesse a conoscere l' impianto informativo da me creato e che, improvvisamente, ha risvegliato l' atavico immobilismo della valle di Pani e dei villaggi contermini (Raveo, Enemonzo Socchieve ). Forte l' interesse all' argomento del libro in Carnia, secondo notizie pervenutemi confermato dalle vendite, ovviamente motivato non solo dalla figura etico ed epico leggendaria dell'ORS di PANI con l' intreccio di vicende partigiane (1944-1945), ma pure con effetto rilevante delle rimanenti parti costituenti la strutturazione del libro, quale ad esempio ODONE E LA PADRONA.
In sintesi il libro, dal titolo lasciato motivatamente grezzo senza una più definita specificazione e cioè L'ORS DI PANI (L' ORSO DELLA VALLE DI PANI), e anche in questo particolare risiede una ragione di sottili intendimenti intellettuali, in quanto nei contenuti va oltre il criterio espositivo, delineando sensazioni a livello umanistico. Superando l' empirismo con accostamenti filosofici il testo si apre quindi a un dialogo di ampio respiro, valutazioni queste della giuria editoriale e di lettori letterariamente qualificati, che mi ha lasciato soddisfatto.
Con interesse e forte sensibilità le vendite procedono nel Veneto con particolare riferimento al Cadore e, in generale positivamente su piano nazionale. In relazione a ciò l'editrice MURSIA ha ritento di inviare istanza con il libro alla Giuria competente proponendo sul mio nome il riconoscimento di uno dei massimi premi letterari nazionali 2020, su cui darò appropriate notizie in seguito.
Dopo la presentazione del libro, alla nota libreria Tarantola di Udine, sto accingendomi a presentarlo alla biblioteca Guarneriana di San Daniele, luogo di cultura indubbiamente di alta qualificazione e in altri centri, altrettanto importanti, su piano nazionale.
Mi soddisfa il fatto che molti lettori via Internet hanno manifestato compiacenza nell 'apprendere da me, legato da profonda amicizia allo Zanella "Ors di Pani" e testimone del suo assassino assieme a Maria la figlia, nella notte del 5 marzo 1955, dei precisi chiarimenti su vicende biografiche e fatti di cui il medesimo fu protagonista, fra i quali una chiara versione di quanto accadde a Cortina d Ampezzo dove, lo Zanella, offeso da un cameriere che, avendolo preso per un barbone aveva tolto la tovaglia dal tavolo accanto accanto al quale si era seduto, per reazione egli aveva coperto la superficie del tavolo con carta moneta che teneva nel tascapane, esattamente con AM Lire delle forze di occupazione alleate in quanto eravamo nel 1945-1946. La versione del fatto da parte di ciarlatani, fonti pressapochiste e disinformate era stata alterata nei dettagli e, falsamente, figurava avvenuta a Venezia.
Credo che nelle prossime presentazioni, in base a quanto ho recepito dal pubblico, parlerò a fondo di vicende partigiane verificatesi nell' alta valle di Pani nel 1944-1945 alle quali lo Zanella dette assistenza. Parlerò con estrema chiarezza dell' assassinio di vari membri delle missioni alleate per mano dei partigiani della Garibaldi, due dei quali a localiità Malga Cercenaats di Forchia ed altro, argomenti profondamente ignorati dalla storiografia ufficiale di comodo secondo la quale tutto è glorioso, perfetto, non fa una grinza ...Parlerò ancora del duplice assassinio di Mirko (Arko Mirko) e Katia (Gisella Bonanni) dei quali lo Zanella fu depositario di preziose confidenze di cui fui reso partecipe. Parlerò di Katia audace stupenda partigiana rivoluzionaria di Raveo, villaggio dai tesi silenzi .... Parlerò del padre della stessa, Giuseppe Sante, che mi rilasciò carte scritte riferendo, fra l' altro, le circostanze in cui, nel 1945, assieme a dei compaesani raccolse il corpo assassinato della figlia, in posizione che dava prova di seduzione, nell' alta valle di Pani....
21 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
SEMPRE SULLA FIGURA LEGGENDARIA DEGLI ZANELLA.
Roner Stafler, caro amico dell' Osttirol , memore delle mi ricognizioni nelle articolate valli austriache, avendo recepito un messaggio televisivo che riferiva sulla pubblicazione del libro L' ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia, ha ritenuto di telefonarmi per chiedere se, nel volume, avessi riferito le vicende del montanaro che scendeva dalle Alpi sul versante austriaco in sella ad un cavallo o ad un mulo delle cui vicende aveva sentito parlare con interesse. Si tratta esattamente dello Zanella padre, Ors dell' Amariana, figura dall' aria da Far-west che, ovviamente, non poteva passare inosservata. Risposi che all' argomento dello Zanella padre avevo motivatamente solo accennato, avendo dato ampio spazio alla figura del figlio Ors di Pani, ma in modo che, tuttavia, lasciasse intendere che si tratta di un personaggio che aveva una storia argomento che intendo riaprire sul quale, in Carnia, nessuno sa niente. Quindi le voci girano e vi è interesse a conoscere l' impianto informativo da me creato e che, improvvisamente, ha risvegliato l' atavico immobilismo della valle di Pani e dei villaggi contermini (Raveo, Enemonzo Socchieve ). Forte l' interesse all' argomento del libro in Carnia, secondo notizie pervenutemi confermato dalle vendite, ovviamente motivato non solo dalla figura etico ed epico leggendaria dell'ORS di PANI con l' intreccio di vicende partigiane (1944-1945), ma pure con effetto rilevante delle rimanenti parti costituenti la strutturazione del libro, quale ad esempio ODONE E LA PADRONA.
In sintesi il libro, dal titolo lasciato motivatamente grezzo senza una più definita specificazione e cioè L'ORS DI PANI (L' ORSO DELLA VALLE DI PANI), e anche in questo particolare risiede una ragione di sottili intendimenti intellettuali, in quanto nei contenuti va oltre il criterio espositivo, delineando sensazioni a livello umanistico. Superando l' empirismo con accostamenti filosofici il testo si apre quindi a un dialogo di ampio respiro, valutazioni queste della giuria editoriale e di lettori letterariamente qualificati, che mi ha lasciato soddisfatto.
Con interesse e forte sensibilità le vendite procedono nel Veneto con particolare riferimento al Cadore e, in generale positivamente su piano nazionale. In relazione a ciò l'editrice MURSIA ha ritento di inviare istanza con il libro alla Giuria competente proponendo sul mio nome il riconoscimento di uno dei massimi premi letterari nazionali 2020, su cui darò appropriate notizie in seguito.
Dopo la presentazione del libro, alla nota libreria Tarantola di Udine, sto accingendomi a presentarlo alla biblioteca Guarneriana di San Daniele, luogo di cultura indubbiamente di alta qualificazione e in altri centri, altrettanto importanti, su piano nazionale.
Mi soddisfa il fatto che molti lettori via Internet hanno manifestato compiacenza nell 'apprendere da me, legato da profonda amicizia allo Zanella "Ors di Pani" e testimone del suo assassino assieme a Maria la figlia, nella notte del 5 marzo 1955, dei precisi chiarimenti su vicende biografiche e fatti di cui il medesimo fu protagonista, fra i quali una chiara versione di quanto accadde a Cortina d Ampezzo dove, lo Zanella, offeso da un cameriere che, avendolo preso per un barbone aveva tolto la tovaglia dal tavolo accanto accanto al quale si era seduto, per reazione egli aveva coperto la superficie del tavolo con carta moneta che teneva nel tascapane, esattamente con AM Lire delle forze di occupazione alleate in quanto eravamo nel 1945-1946. La versione del fatto da parte di ciarlatani, fonti pressapochiste e disinformate era stata alterata nei dettagli e, falsamente, figurava avvenuta a Venezia.
Credo che nelle prossime presentazioni, in base a quanto ho recepito dal pubblico, parlerò a fondo di vicende partigiane verificatesi nell' alta valle di Pani nel 1944-1945 alle quali lo Zanella dette assistenza. Parlerò con estrema chiarezza dell' assassinio di vari membri delle missioni alleate per mano dei partigiani della Garibaldi, due dei quali a localiità Malga Cercenaats di Forchia ed altro, argomenti profondamente ignorati dalla storiografia ufficiale di comodo secondo la quale tutto è glorioso, perfetto, non fa una grinza ...Parlerò ancora del duplice assassinio di Mirko (Arko Mirko) e Katia (Gisella Bonanni) dei quali lo Zanella fu depositario di preziose confidenze di cui fui reso partecipe. Parlerò di Katia audace stupenda partigiana rivoluzionaria di Raveo, villaggio dai tesi silenzi .... Parlerò del padre della stessa, Giuseppe Sante, che mi rilasciò carte scritte riferendo, fra l' altro, le circostanze in cui, nel 1945, assieme a dei compaesani raccolse il corpo assassinato della figlia, in posizione che dava prova di seduzione, nell' alta valle di Pani....
21 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
venerdì 17 gennaio 2020
RISPOSTE AD ALCUNE DOMANDE SUL LIBRO L'ORS DI PANI
Rispondo ad alcuni messaggi inviatimi da lettori via telefono, in riferimento ai contenuti del mio libro L'ORS DI PANI, riferiti ad alcune motivazioni.
Premetto che molti lettori, non solo italiani ma stranieri, serbi, sloveni, statunitensi, attraverso i rapidi moderni strumenti di traduzione del testo, hanno espresso valutazioni compiacenti, ravvisando che, i contenuti di fondo, vanno oltre il senso espositivo, delineando sensazioni a livello umanistico. Superando l' empirismo con accostamenti filosofici il testo si apre quindi a un dialogo di ampio respiro. Resto soddisfatto di queste valutazioni e vengo quindi alle annunciate risposte.
Il fatto riferito sullo Zanella Ors di Pani a pag. nr.118 è senza dubbio molto significativo. Avvenne infatti a Cortina d' Ampezzo nel ristorante di un hotel dove, offeso da un cameriere che lo aveva considerato un barbone ed aveva tolto la tovaglia dal tavolo accanto al quale si era seduto, per reazione lo Zanella aveva estratto dal tascapane un pacco di carta moneta (AM Lire delle forze di occupazione alleate, eravamo nel 1945-1946) e, con le stesse, aveva coperto la superficie del tavolo.
Come già riferito nella mia pubblicazione diffusa nel 1957, dal titolo VENTO DI CARNIA, opera giovanile che tengo cara come un gioiello, a pag. 92 precisavo che, allo Zanella Ors di Pani, piacevano gli affari di grossa taglia, vendite ed acquisti di armente. Per tale motivo, sovente, egli lasciava la valle diretto sulla via del Cadore e quindi aveva modo di fermarsi a Cortina d' Ampezzo. Ricordo che lo interessava molto il bestiame bovino di razza Norica, in quanto agevole sui pascoli delle malghe carniche.
Sul caso di Cortina tornammo più volte, anche quando assieme a me veniva Wanda mia moglie. Poco tempo fa, nei giorni di lancio del libro, a un vecchio montanaro di Presanaio nel Comelico, come già scrissi da qualche parte, piacque telefonarmi per rimembrare il fatto di Cortina d' Ampezzo che lui conosceva. Sempre del fatto si parlò a lungo nelle casere delle malghe. Io stesso ricordo di averne parlato, ad esempio. a casera Naverzauta nella valle Naverza con un vecchio casaro e, a malga Vielma col malghese Concina Mario di Invillino che poi, per lunghi anni, passò ad alpeggiare malga Pieltinas.
Per le solite inevitabili ciarlatanerie valligiane l' argomento finì per essere bistrattato e snaturato dai soliti chiacchieroni da osteria che sanno tutto e non sanno nulla. Mi risulta che lo facessero risultare avvenuto a destra e a manca a Udine, a Venezia ed anche altrove. Peccato che non sia più in vita Aristide, arguto trafficante di bestiame e di malghe uomo preciso, da me citato nel libro, che ricostruiva l' episodio di Cortina mimandolo.
Certo vi sono altre risposte da dare a domande. Chi era Adamo, l' uomo dalla mantella nera citato a pagine 155, 156 161. Adamo era colui che, amico e non amico dello Zanella, gli aveva fatto perdere l' acquisto di malga Avedrugno col grande bosco che si espandeva in un profondo vallone. Adamo, Maria figlia dell’ Ors, lo detestava ed al riguardo mi aveva confidato dei segreti....
Altro vi sarebbe da dire, sempre in risposta a domande, ad esempio su malga Cercevesa posta e brevi passi dal confine itali-austriaco: malga leggendaria su cui so molte cose, ormai caduta in distruzione e credo nemmeno più risulti indicata topograficamente.
Interesse e domande mi sono state rivolte sull' Ors de l' Amariana, personaggio ugualmente leggendario, uomo dalle sfumature diverse rispetto all' Ors di Pani, entrambi in ogni caso figure importanti che emergono nel mondo etico della vecchia Carnia da me vissuto. Io so che sono l' ultimo testimone in vita di quel mondo. I valligiani miei pari classe, della media Val Gorto, sono tutti morti. Sono morti anche i pochi scrittori e poeti carnici più o meno della mia generazione, per cui data la mia età avanzata mi sento come in licenza premio prolungata. Su Zanella Tommaso certo vi sono cose da dire che meriterebbero una trattazione e che io custodisco. Dette cose assieme ad altre credo che signori di Raveo e dintorni assolutamente non conoscano. A pag. nr. 104 del libro scrissi che Tommaso Ors de l' Amariana non aveva paura di nulla e che sprazzi di sue vicende, dette in modo allusivo, li ascoltai fra le montagne dell' Austria da vecchi trafficanti austriaci. Ma conclusi di lasciarli fra quelle montagne, care montagne austriache. Deciderò il da farsi.
17 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
mercoledì 15 gennaio 2020
ANCORA SULL' ORS DI PANI ALCUNE CONSIDERAZIONI
Taluni , sempre pronti a cogliere occasioni propizie dovute all' intuito ed alla genialità inventiva e creativa altrui, allorchè via Internet con anticipo di mesi ritenni di far conoscere l'imminente lancio dalla Mursia-Milano del mio libro , L' 0RS di PANI. Storie e racconti della Carnia, in base a segnalazioni pervenutemi, risulta si siano affannati a dar vita con frenesia una pubblicazione locale con immagini, facendo prima circolare, dopo l' effettiva uscita del mio volume avvenuta su data certa a fine agosto 2019 radicato su un contratto di edizione ufficiale sottoscritto da tempo col mio editore MURSIA, un volantino diffuso nell' area dei comuni limitrofi alla valle di Pani, annunciante essere in stampa. disponibile prossimamente, una pubblicazione ambientale
ambientale sullo Zanella "Ors di Pani".
Non sfugge l' obbiettivo di chi ha operato in tal senso con aria da sottobosco, di entrare nella sfera della mia iniziativa quasi di assumere illusoriamente una veste parallela il che però mi lascia del tutto indifferente perchè l’ impianto del mio libro evidenzia degli aspetti e valori ben oltre il limite di una ricostruzione puramente espositiva da cui nettamente si stacca Ho voluto, in ogni caso, rilevare il fatto e l’indelicatezza usata col totale silenzio nei miei riguardi, anche da parte di chi pretende di esercitare autorità di una gestione morale su quei luoghi, preti compresi.. E’ in ogni caso sempre accertabile se sussista azione lesiva nei miei confronti stante l’ iniziativa culturale, Ors di Pani, nei termini da me posta in essere.
Io sono uno, stretto amico dell' Ors e di Maria, come nessun altro, conoscitore e fondo delle loro vicende e di quelle dell' Ors de l' Amariana. Sulla saga degli Zanella, nel corso di decenni successivi alla tragedia di Pani da me vissuta, unico teste ampiamente sentito nel 1956 al processo contro l' omicida Romano Lorenzini. Sono colui che ha dato vita sulla stampa all' edificazione etica ed epico leggendaria dell' Ors di Pani e nondimeno dell' Ors dell' Amariana. Basti ricordare fra i tanti, il mio articolo del 4 maggio 2008 su Il Gazzettino, un' intera pagina dal titolo STORIA DELL' ORS DI PANI. NON TOCCATE LA TOMBA DEL PATRIARCA e, risalendo al 1957,la
a mia pubblicazione giovanile VENTO DI CARNIA, già tracciava il solco biografico dello Zanella.
La tomba del Patriarca e di Maria, inumati nella stesa fossa, sulla quale una splendida donna di grande eleganza giunta da lontano depose delle rose nel giorno del funerale, lasciando attoniti i paesani che non capirono chi fosse..., dico la tomba è stata toccata e demolita con scrupolo, ovviamente in funzione di regola cimiteriali, ma con un po' di genialità poteva essere conservata nel nome di valori etici ambientali, e così quella della partigiana stalinista KATIA (Gisella Bonanni) che, assieme a Mirko (Arko Mirko) è parte inscindibile delle vicende dello Zanella "Ors di Pani".
Detto questo mi chiedo che senso aveva quella premura di parallelismo se non quello di giovarsi della mia pubblicazione. Trattasi di un tardivo risveglio riparatore direi del mancato riconoscimento a livello etico storico della figura dello Zanella la cui edificazione e questo è il punto chiave, lo dico con onestà d' animo, senza togliere nulla ad alcuno, è opera del sottoscritto ed il mio libro, L' ORS di PANI, ha messo radici e va avanti su un programma storico letterario a livello nazionale.
15 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
SULL'INIZIATIVA PRESA IN QUEL DI RAVEO A MOLTO TARDIVA MEMORIA DELL' ORS DI PANI
Con piacere ho letto i nomi di care amiche lettrici e lettori grato del fatto che hanno ritenuto di leggere quanto da me riferito, coincidente all' uscita del mio libro "L'Ors di Pani":Storia e racconti della Carnia". e ritengo che rifletteranno e trarranno i propri giudizi. Ovviamente io proseguo il mio cammino molto distante da questo tipo di gente......Ringrazio quindi Elettra Paresi Barbaro Pegoraro, Daniela Radulovic, Luca Leita, Miurin Francesca, Bruno De Anna, Alida Carlevaris, Edith Da Col, Stojka Radulovic, Monica Di Vora, Antonietta Teon.
17 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
giovedì 9 gennaio 2020
ALTA VALLE DI PANI, IL CASOLARE DELL' ORS di PANI, cav. ANTONIO ZANELLA, VISTO DI
Il libro, come prevedevo. è lavoro che, assieme ad altre precedenti mie pubblicazioni, stabilisce una base costruttiva storico letteraria e se il destino mi manterrà in salute ho dell' altro lavoro fermo, circa duemila pagine, da perfezionare e pubblicare....
10 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
SPALLE. SULLO SFONDO IL MONTE LOVINZOLA (LUVINZOLE). Foto Alida Carlevaris.
A sinistra del casolare la chiesetta dove Maria, figlia dell' Ors mi raccontava che, i Carabinieri, avevano deposto la piccola bara in legno coi resti di Mirko (Arko Mirko), comandante partigiano assassinato, per le formalità di riconoscimento. Sul luogo pertanto convennero dei testi, fra i quali Puicher Maria in Bonanni di Raveo che assieme alle figlie Santina e Teresa aveva avvistato quei resti a località "Pala dei Zocs", dove si erano recate a sfalciare alla fine di luglio 1946. I poveri resti furono poi sepolti all' esterno dei muri perimetrali del cimitero di Castoia in comune di Socchieve, dove per certa sciatteria e irresponsabilità, a seguito di modifiche cimiteriali, andarono dispersi (pagina 221 de L' Armata Cosacca....)
Dietro il casolare dipartiva la strada (nella foto non si vede) che, salendo il costone prativo, scendeva poi a un certo punto con biforcazione verso Muina e Raveo. L' Ors (Zanella) allorchè mi portavo nell'alta valle, se in estate- autunno sovente assieme a Wanda mia moglie, dopo una giornata passata sul luogo, con alterne conversazioni e rievocazioni di passate vicende, allorchè lo lasciavo e, tanto più quando c'era Wanda, saliva ad accompagnarci lungo la strada del costone fino ad una svolta e qui ci si salutava. Nel lasciarci,, sinceramente, provavo emozione riconoscendo nello Zanella una grande personalità interiore. Qualche tempo fa, dopo l' uscita del libro , L' ORS di PANI, un vecchio montanaro del Comelico, di Presanaio, tramite un mio conoscente di S. Piero di Cadore che aveva il mio numero di telefono, volle chiamarmi rievocando la vicenda di Cortina d' Ampezzo, che lui conosceva, dove lo Zanella in un Hotel, offeso da un cameriere che lo aveva preso per un barbone, aveva coperto la superficie del tavolo accanto al quale si era seduto, con della carta moneta che teneva nel tascapane, esattamente con delle AM. Lire dell' occupazione alleata. Eravamo nel 1946.
Dietro il casolare dipartiva la strada (nella foto non si vede) che, salendo il costone prativo, scendeva poi a un certo punto con biforcazione verso Muina e Raveo. L' Ors (Zanella) allorchè mi portavo nell'alta valle, se in estate- autunno sovente assieme a Wanda mia moglie, dopo una giornata passata sul luogo, con alterne conversazioni e rievocazioni di passate vicende, allorchè lo lasciavo e, tanto più quando c'era Wanda, saliva ad accompagnarci lungo la strada del costone fino ad una svolta e qui ci si salutava. Nel lasciarci,, sinceramente, provavo emozione riconoscendo nello Zanella una grande personalità interiore. Qualche tempo fa, dopo l' uscita del libro , L' ORS di PANI, un vecchio montanaro del Comelico, di Presanaio, tramite un mio conoscente di S. Piero di Cadore che aveva il mio numero di telefono, volle chiamarmi rievocando la vicenda di Cortina d' Ampezzo, che lui conosceva, dove lo Zanella in un Hotel, offeso da un cameriere che lo aveva preso per un barbone, aveva coperto la superficie del tavolo accanto al quale si era seduto, con della carta moneta che teneva nel tascapane, esattamente con delle AM. Lire dell' occupazione alleata. Eravamo nel 1946.
10 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
Riguardo il libro L' Ors di Pani, fermo restando il notevole interesse risultante in varie zone su piano nazionale, rilevo la squisita sensibilità ai contenuti del medesimo soprattutto dei veneti. Nonostante l' interesse dimostrato dalle vendite in Carnia, duro rimane lo spirito di apertura dei carnici ad instaurare un dialogo costruttivo, come scrisse in una sua pubblicazione dal titolo " Il popolo duro" un inglese che soggiornò anni addietro nei paesi di Clavais ed Ovasta e come scrisse scrisse ugualmente, a suo tempo, il narratore trevigiano Giovanni Comisso. Trattasi di immobilismo e di una mancanza di stimoli al dialogo culturale. E' una vecchia spiacevole realtà che conferma il solco di distacco dalle mie sensazioni !!!. !!!.
mercoledì 8 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
ELIMINAZIONE MUSSOLINI-PETACCI
Visto l' interesse dei lettori alla vicenda dell' eliminazione Mussolini.Petacci, su cui gli accertamenti dello storico Luciano Garibaldi hanno capovolto quanto per decenni pubblicato e ripubblicato da riviste, quotidiani, pubblicisti e storici dando credito alla falsa versione imbastita a copertura della verità, che riconosceva quale esecutore il partigiano colonnello Valerio ( Valter Audisio)
Si tratta di argomento sul quale, trattandosi di storia, ho dedicato io stesso interesse, per cui ritengo onestamente di riferire alcune considerazioni.
L' eliminazione di Mussolini e, inevitabilmente, della Petacci chiama in causa principalmente Winston Churcill stante l' effettiva esistenza, in mano di Mussolini, di prove scritte mediante le quali egli avanzava, al Premier britannico, proposte di possibili soluzioni legate alla guerra, a cui vi sarebbe stato riscontro, incentrate come motivazione sulla preoccupante minaccia della poderosa avanzata sovietica.
Mussolini, qualora rimasto in vita, avrebbe pubblicamente parlato, a sua difesa, evidenziando una situazione scomoda per il dittatore sovietico. Posto ovviamente sotto processo dai vincitori, egli avrebbe inevitabilmente rilevato l' esistenza del carteggio di cui si parla, evidenziante una situazione avversa agli interessi di Stalin effettivamente esistita e, a tal riguardo, riporto quanto scrissi nel mio libro "Lo Sterminio Mancato" volume che, per i suoi contenuti, sollevò l' interesse della Suprema Corte di Giustizia di Israele, tant'è che, come più volte ebbi a precisare, la stessa, previe trattative con me tramite l' Ambasciata di Tel Aviv, inviò un missione guidata dal Giudice Horowitz ad incontrarmi nella mia residenza a Porcia di Pordenone. A pagine nr. 269-270 , sulla base di fondate informazioni, in relazione al fatto che all' ex Gaulaiter Rainer già Supremo commissario dell' Adriatisches Kustenland, detenuto dai vincitori nel nel lager di Dachau, era stata offerta la possibilità di fuga, proposta che egli rifiutò, scrissi : <<...Rainer fantasticava dietro la tesi di Churcill che, agli inizi del 1946, in un famoso discorso, aveva accennato a un probabile conflitto Ovest-Est. Tale conflitto, secondo Rainer inevitabile, rendeva poco importante quanto s' era verificato nel corso della guerra e metteva fine ad ogni revisione e denazificazione...>>..In realtà quindi non solo nelle presunzioni e collegati propositi, oggetto dei rapporti segreti Mussolini-Churcill, il presumibile conflitto Ovest-Est ebbe addirittura una concreta premessa. A partire dal primo dopoguerra, trovò infatti attuazione un collegamento aereo britannico, che decollava dall' isola di Creta con l' invio di armi e rifornimenti a sostegno di forze russe resistenti alla macchia in Ucraina, finalizzate a provocare un' insurrezione antisovietica, argomento su cui pubblicai vari articoli.
08 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
ELIMINAZIONE MUSSOLINI-PETACCI
Visto l' interesse dei lettori alla vicenda dell' eliminazione Mussolini.Petacci, su cui gli accertamenti dello storico Luciano Garibaldi hanno capovolto quanto per decenni pubblicato e ripubblicato da riviste, quotidiani, pubblicisti e storici dando credito alla falsa versione imbastita a copertura della verità, che riconosceva quale esecutore il partigiano colonnello Valerio ( Valter Audisio)
Si tratta di argomento sul quale, trattandosi di storia, ho dedicato io stesso interesse, per cui ritengo onestamente di riferire alcune considerazioni.
L' eliminazione di Mussolini e, inevitabilmente, della Petacci chiama in causa principalmente Winston Churcill stante l' effettiva esistenza, in mano di Mussolini, di prove scritte mediante le quali egli avanzava, al Premier britannico, proposte di possibili soluzioni legate alla guerra, a cui vi sarebbe stato riscontro, incentrate come motivazione sulla preoccupante minaccia della poderosa avanzata sovietica.
Mussolini, qualora rimasto in vita, avrebbe pubblicamente parlato, a sua difesa, evidenziando una situazione scomoda per il dittatore sovietico. Posto ovviamente sotto processo dai vincitori, egli avrebbe inevitabilmente rilevato l' esistenza del carteggio di cui si parla, evidenziante una situazione avversa agli interessi di Stalin effettivamente esistita e, a tal riguardo, riporto quanto scrissi nel mio libro "Lo Sterminio Mancato" volume che, per i suoi contenuti, sollevò l' interesse della Suprema Corte di Giustizia di Israele, tant'è che, come più volte ebbi a precisare, la stessa, previe trattative con me tramite l' Ambasciata di Tel Aviv, inviò un missione guidata dal Giudice Horowitz ad incontrarmi nella mia residenza a Porcia di Pordenone. A pagine nr. 269-270 , sulla base di fondate informazioni, in relazione al fatto che all' ex Gaulaiter Rainer già Supremo commissario dell' Adriatisches Kustenland, detenuto dai vincitori nel nel lager di Dachau, era stata offerta la possibilità di fuga, proposta che egli rifiutò, scrissi : <<...Rainer fantasticava dietro la tesi di Churcill che, agli inizi del 1946, in un famoso discorso, aveva accennato a un probabile conflitto Ovest-Est. Tale conflitto, secondo Rainer inevitabile, rendeva poco importante quanto s' era verificato nel corso della guerra e metteva fine ad ogni revisione e denazificazione...>>..In realtà quindi non solo nelle presunzioni e collegati propositi, oggetto dei rapporti segreti Mussolini-Churcill, il presumibile conflitto Ovest-Est ebbe addirittura una concreta premessa. A partire dal primo dopoguerra, trovò infatti attuazione un collegamento aereo britannico, che decollava dall' isola di Creta con l' invio di armi e rifornimenti a sostegno di forze russe resistenti alla macchia in Ucraina, finalizzate a provocare un' insurrezione antisovietica, argomento su cui pubblicai vari articoli.
08 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
martedì 7 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
ELIMINAZIONE MUSSOLINI E PETACCI.
Cari amici e lettori, a proposito del video sulla fine di Mussolini, riporto tre commenti di fonti diverse che meritano di essere letti in quanto rafforzano le fondate precisazioni dello storico Luciano Garibaldi. Concludendo Mussolini e la Petacci, non furono uccisi dal partigiano colonnello Valerio ma su decisione alleata da uno specialista in materia di assassini di capi di Stato.
Al minuto 15' circa, si dice che a eseguire l'assassinio del Duce fu il capitano John. In realtà era l'agente inglese David Darrick Wilkinson,specialista in assassinio di capi di stato o membri di esso . Il caso della morte del deputato polacco Stanislaw Car (che voleva un riavvicinamento alla Germania della Polonia ) puzza di Intelligence Service britannico lontano mille miglia. E David Derrick Wilkinson è il più indiziato in tal senso. L' agente Wilkinson fu a sua volta ucciso a Londra,nel 1952, da un agente italiano,che fu sempre fedele al Duce. La caccia che l'agente italiano (allievo del grande maestro di Intelligence Pompeo Aloisi) fece a Wilkinson parti da Lugano pochi mesi dopo l'assassinio del Duce. Fu un'impresa ardua,difficilissima che solo l'incredibile tenacia di questo agente portò a compimento. Dall' archivio sono venuti fuori il nome di circa 500 persone, di cui la metà italiani, che erano al soldo britannico durante la II G.M. e anche prima Al nome di David Darrick Wilkinson appare la scritta "The most secret"....Chi vuole capire...
Le questioni della II GM che rimangono irrisolte sono tante. Quello che inquieta é il perché a distanza di quasi 80 anni ancora vengono mantenute secretate. E non mi riferisco solo alla morte del Duce, al carteggio con Churchill e ai documenti spariti quando venne catturato. Ma anche al volo di Hess in Inghilterra. Fu l'unico gerarca che venne tenuto in carcere in totale isolamento fino alla morte. A chi faceva paura da vivo?
La “vulgata” (non rispondente ai fatti) circa la fine di Mussolini, vista in ottica britannica, risulta funzionale all’interesse strategico di un’Italia subalterna all’Inghilterra, e questo si spiega.
Che la “vulgata” sia stata sostenuta, propalata, insegnata nel Nostro paese per decenni, questo è parimenti se non più grave della mistificazione stessa dei fatti in quanto rappresenta, in ottica italiana, un autogol storico, sociale e strategico non indifferente.
______________________________________
In consonanza al principio di ricerca della verità sto pensando se devo arrischiare lo smascheramento di alcune falsità su vicende partigiane della Carnia e a del millantato credito.
ELIMINAZIONE MUSSOLINI E PETACCI.
Cari amici e lettori, a proposito del video sulla fine di Mussolini, riporto tre commenti di fonti diverse che meritano di essere letti in quanto rafforzano le fondate precisazioni dello storico Luciano Garibaldi. Concludendo Mussolini e la Petacci, non furono uccisi dal partigiano colonnello Valerio ma su decisione alleata da uno specialista in materia di assassini di capi di Stato.
Ubaldo Croce10 mesi fa (modificato)
lunedì 6 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
COMUNICATO
Cari lettori ho preso atto con grande attenzione, esterrefatto per l' interesse, del Video intervista di YOU TUBE << Mussolini e i misteri inglesi. Luciano Garibaldi e Enrico Montermini >>. Nel medesimo Luciano Garibaldi, con argomenti incisivi, sostiene che, la versione dell uccisione di Mussolini e Claretta Petacci da parte del partigiano colonnello Valerio è completamente falsa. A parte questo egli riferisce sul carteggio segreto Mussolini-Churcill quale retroscena della ragione su cui si decise l' eliminazione del Duce. Le deduzioni e puntualizzazioni del Garibaldi coincidono con quanto io conosco attraverso informazioni dello storico britannico Richard Lamb, venuto a suo tempo apposta da Londra, per determinate motivazioni, ad incontrarmi nella mia residenza a Porcia di Pordenone.
Prescindendo da ciò la seria ricerca del Garibaldi incoraggia la mia volontà di andare a fondo su vicende storiche annebbiate da falsità, in riferimento al periodo 1943-1945, riguardanti in parte il Friuli e la Carnia.
05 gennaio 2019 CARNIER PIER ARRIGO
domenica 5 gennaio 2020
Amici italiani impegnati in attività culturali, con mia soddisfazione, hanno espresso in questi giorni valutazioni obbiettive e concrete fin troppo generose inerenti al mio ultimo lavoro, L' ORS di PANI, considerato che, in aggiunta alle mie precedenti pubblicazioni, stabilisce una un' edificazione culturale quale patrimonio del mondo LADINO- CARNICO, salvandolo dal caduco immobilismo ed irrancidimento ambientale. Anzi, discutendo, ho raggiunto la persuasione condivisa che, d' ora innanzi, parlando della Carnia e portando a conoscenza argomenti inediti rilevanti, userò l' aggettivazione ladino-carnico.
05 gennaio 2020 CARNIER PIER ARRIGO
venerdì 3 gennaio 2020
CARNIER PIER ARRIGO
VOLUME L' ORS DI PANI - MURSIA
Due parole di aggiornamento sugli effetti del volume. Ricevo messaggi e telefonate ed interesse al dialogo ed approfondimento. A livello culturale ho affrontato un interessante sviluppo di interlocuzioni promosse da varie fonti su piano nazionale a riprova che, il linguaggio del libro, staccandosi dall' intonazione ambientale, ha assunto ampio respiro.
Conversando mi ha colpito il fascino e l' alto apprezzamento destato dalla trattazione del fenomeno etico sensuale spinto a valutazioni delicate che vanno oltre il realismo storico del libro , riferito alla parte Odone e la Padrona. Ovvio interesse per il profilo dell' Ors di Pani e, nondimeno,dell' Ors de l' Amariana sul quale ho ventilato la conoscenza di suoi rischi e traffici oltre confine, dai quali venne il denaro ( argomento che piace ai lettori ), che gli permise di acquistare parte dell' alta valle di Pani, propriètà che poi il figlio', Ors di Pani, ingrandì. Per certi aspetti indomiti, come già scrissi in altro mio post, la storia degli Zanella è una saga, ed ha tutti gli ingredienti per esserlo.
03 gennaio 2020
giovedì 2 gennaio 2020
LIBRO L' ORS di PANI. L' AUTORE CARNIER PIER ARRIGO NELLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME AD UDINE, ALLA LIBRERIA TARANTOLA IL 10.12.2019, MENTRE AUTOGRAFA UNA COPIA.. IL VOLUME SOTTO IL PROFILO LETTERARIO E STORICO FISSA UN APERTURA ALLA CONOSCENZA DI VICENDE CARNICHE SU PIANO NAZIONALE
Pensiero dell' autore.
Molto c'è da fare ancora, ho circa 2.000 pagine ferme da portare a condizione di "editing" finalizzate in parte a trattare vicende umane sotto il profilo etico e in altra poderosa parte
, a far conoscere nel rispetto del codice storico, vicende inedite o lasciate incomplete quali : i tesori nascosti in Austria dal SS- Gruppenfuehrer GLOBOCNIK, l'operato della Controbande Waffen SS. sulle malghe carniche ( vicenda strapazzata da pennaioli incompetenti), i leggendari rivoluzionari filostalinisti Mirko e Katia, l' assassinio di "Olmo" per seppellire delle verità, i veri rapporti tra l'ing. Gnadlinger commissario tedesco, ing. Cioni membro del CLN val Gorto e Capi partigiani opportunamente annacquati da una certa donna impegolatasi in vicende più grandi di lei,
il retroscena dell' azione di attacco dell' Osoppo al presidio cosacco di Ovaro del 2.05.45, le false notizie e la favola dei dialoghi di Krassnoff mai esistiti a Villa di Verzegnis e molto, molto altro...
, a far conoscere nel rispetto del codice storico, vicende inedite o lasciate incomplete quali : i tesori nascosti in Austria dal SS- Gruppenfuehrer GLOBOCNIK, l'operato della Controbande Waffen SS. sulle malghe carniche ( vicenda strapazzata da pennaioli incompetenti), i leggendari rivoluzionari filostalinisti Mirko e Katia, l' assassinio di "Olmo" per seppellire delle verità, i veri rapporti tra l'ing. Gnadlinger commissario tedesco, ing. Cioni membro del CLN val Gorto e Capi partigiani opportunamente annacquati da una certa donna impegolatasi in vicende più grandi di lei,
il retroscena dell' azione di attacco dell' Osoppo al presidio cosacco di Ovaro del 2.05.45, le false notizie e la favola dei dialoghi di Krassnoff mai esistiti a Villa di Verzegnis e molto, molto altro...
E' comunque evidente che per raddrizzare le mendaci versioni diffuse da fonti prezzolate o comunque rannicchiate a recitare sotto dettatura,( gente dalla camicia bianca con cravatta che se sente un solo colpo di pistola se la dà a gambe levate) incompetenti, siamo in guerra o più chiaramente io sono al fronte.... CARNIER PIER ARRIGO
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