giovedì 23 gennaio 2020

CARNIER PIER ARRIGO

MI RIFERISCO  A VOCI   PAESANE DI CUI HO AVUTO NOTIZIA E PROVA  CERTA, E CHE PER ORA  NON RACCOLGO,  TRATTANDOSI DI NORMALE FENOMENO  PER CHI, COME ME, SCRIVE E TRATTA  VICENDE STORICHE ',  MA IN OGNI CASO  QUANTO VENGO AD ESPORRE COSTITUISCE UN AVVERTIMENTO....



MI RIFERISCO  A VOCI   PAESANE DI CUI HO AVUTO NOTIZIA E PROVA  CERTA, E CHE PER ORA  NON RACCOLGO,  TRATTANDOSI DI NORMALE FENOMENO  PER CHI, COME ME, SCRIVE E TRATTA  VICENDE STORICHE ',  MA IN OGNI CASO  QUANTO VENGO AD ESPORRE COSTITUISCE UN AVVERTIMENTO....
Scorrendo argomenti che mi riguardano a scopo di ricerca su pubbliche posizioni informative,  mi è capitato di leggere che, una persona (donna)   della Carnia,  ha espresso nei miei riguardi non so da quale pulpito, riferendosi  a miei scritti storici  dei giudizi dal tono allusivo, uno dei quali....<<....perchè anche PIER ARRIGO CARNIER per sua stessa ammissione ha frequentazioni di ex.....>>
Non so a quali  frequentazioni di ex si riferisca, ma se si tratta di  miei rapporti, a fini di indagine e di amicizia con ex nazisti, fascisti  ustascja ed altri,  tranquillamente li confermo, trattandosi  di rapporti motivati dall' obbiettivo di ottenere informazioni  che interessano la mia attività  sotto il profilo storico. Dal tono della  citata donna, che assume  veste puritana  pare che queste mie frequentazioni siano viste come un reato, il che sinceramente  mi fa sorridere. Ho.avuto in tal senso  rapporti ad altissimo livello,  ad esempio  con Erich Rajakowitsch avvocato tedesco,  delegato da Hitler  al  realizzo del  piano programmatico di deportazione dei sedici (16) milioni di ebrei d' Europa nel  Madagascar, per volontà del quale e  tramite il  suo legale italiano Fabio Lonciari di Trieste, fui nominato estensore del testo su base storica per la transazione di una sua nota querela alla Mondadori, motivata dal fatto che, la rivista Epoca, in un articolo lo aveva definito <<Boia di Eichmann>>. Si  trattava di argomento che esigeva peculiari conoscenze riguardo il quale fu ritenuto che io ero uno dei pochi all' altezza del compito e questo è e rimane un onore L' atto da me predisposto fu accettato bilateralmente dalle parti legali e   risolse transattivamente la causa tra la Mondadori e Rajakowitsch . Il documento fu poi  pubblicato, a mia firma, su  alcune testate  della stampa italiana.
Ho  anche avuto rapporti con comunisti stalinisti, uno dei quali Toffanin Mario "Giacca", esecutore del' azione su  Porzus.  Dal medesimo  ricavai  la convinzione  suffragata da altre prove che,  l' azione esecutiva di condanna a morte dei  circa  venti osovani appollaiati a Porzus, argomento per il quale andai pure a parlare col ministro della Federativa jugoslava   Edward  Kardelj  , fu esecuzione motivata e non strage  ed in tal senso pubblicai vasti articoli su L'Arena di Verona, Il Gazzettino, La voce di Mantova.....  sui cui contenuti si fece un assoluto silenzio, tant'è che il direttore del Gazzettino, che si aspettava una forte reazione da fonte politica e da ex osovani, rimase di stucco  a fronte di tale mutismo e, in una conversazione d'ufficio mi  disse : <....vedo che, veramente, non hanno argomenti per contestarla  ed hanno paura di lei >.
L' austriaco Ernst Lerch, ex capo di Stato maggiore dell' Alto comando SS. e Polizia di Trieste  col quale ero veramente  amico, come scrissi a pagina nr.292 del mio libro, LO STERMINIO MANCATO, riconobbe che, nel film AUSGELIEFERT che tratta la forzata consegna dei cosacchi  ai sovietici,  diffuso a suo tempo dalla televisione austriaca e nel quale risultavo  intervistato,  riconobbe con gratitudine che, per la prima volta, in quel documentario era stato rispettato l' onore del soldato tedesco. Si trattò di constatazione che mi lasciò soddisfatto  poichè  probatoria che, la regia, in tempi di ampia ingiusta diffamazione dell' esercito tedesco uscito sconfitto dalla guerra, aveva creduto nella validità delle mie affermazioni. Si trattò di affermazioni,  da parte mia espresse  sulla base della reale convinzione di che cos’ era e cos’è il principio d’ onore del soldato  tedesco  !!!
Sempre la citata persona (donna)  ha ritenuto, in altra parte,   di qualificarmi <dissacratore della resistenza....> e in altra ancora, nel dialogo con persona di  mia conoscenza che in via confidenziale volle riferirmi, mi  definì  < uomo di parte>.
Si tratta di particolarità che mi lasciano del tutto indifferente,  ma  mi ritengo in diritto di dare una risposta. Io non mi vedo < dissacratore della resistenza> poichè  col mio operato, frutto di annose lunghe indagini al dilà di essere testimone del tempo, ho ritenuto di  riferire un assieme di fatti e di comportamenti resistenziali,  deliberatamente ignorati, o falsificati a fine politico, da sedicenti storiografi, fatti che qui di seguito vengo a citare :
1)- le oltre trecento denunce penali  ignorate dalla storiografia, rubricate per reati e delitti della resistenza, risultanti  a fine guerra nella Sezione penale  del Tribunale  di Tolmezzo ;
2)- il massacro taciuto di un  centinaio di prigionieri cosacchi arresisi ai partigiani ad Avasinis e Oncedis,  sulla parola d' onore di avere salva la vita, ed  i cui corpi dopo la brutale esecuzione violativa di precise orme di legge, vennero abbandonati senza sepoltura ;
3)- l' eliminazione, passata sotto silenzio,  di una quindicina di giovani prigionieri calmucchi visti coi miei occhi, eliminati a guerra finita  alla falde del monte Piz di Mede in Carnia ed i cui  corpi, come nel caso Avasinis-Oncedis, abbandonati senza sepoltura ;
4)- l ' assassinio di 6 membri delle missioni alleate accreditate presso le formazioni partigiane, argomento pubblicato nel mio libro LO STERMINIO MANCATO,  cui si aggiungono altri due membri di dette  missioni, eliminati a località Malga  Cercenaats di Forchia, fatto reso pubblico nel mio recente libro L’ORS di PANI ;
5)- l' uccisione del capo partigiano Olmo ( Casali  Enore ),  dovuta allo scopo di eliminare un  testimone scomodo a conoscenza dell' uccisione dei due membri di missione alleata a località Cercenaats di Forchia ed altre oscure vicende ;
6)- Ho inoltre denunciato, sulla base di elementi probatori e come diretto testimone,  l' invenzione delle Zona libera della Carnia o Repubblica della Carnia mai esistita autentica favola.
7)- Ricordo infine che  da lungo tempo il mio volume, LO STERMINIO MANCATO, ha rivelato  elementi probatori che, la Risiera di San Sabba a Trieste,   fu semplicemente campo di transito ma non di sterminio, definizione quest’ ultima del tutto ormai accantonata nelle  celebrazioni che si tengono annualmente.
Il mio lavoro, in ogni caso, non è finito. Restano da pubblicare ad avvenuta accurata riletture di testi in bozza, sulle argomentazioni seguenti :
A)- il retroscena della battaglia di Ovaro, capitolo storicamente  di notevole rilevanza in quanto probatorio di quali forze, ad iniziare dall estate 1944, era  gestita la resistenza
B)- i rapporti  riservati tra l’ ing. Gnadlinger commissario tedesco- l’ing. Cioni  membro C..N  Val Gorto  e  dei  Capi partigiani.  Trattasi di  argomento rilevante,  riguardo il quale  posseggo un  nutrito carteggio dell' ing. Cioni,  gentilmente a suo tempo inviatomi  dalla vedova, signora Rossana con lettere di accompagnamento in cui,  nei miei riguardi esprimeva  preziosa fiducia. Tale documentazione  venne poi cortesemente   integrata  da uno dei figli.
C)-  la rappresaglia tedesca, del luglio 1944,   nella zona malghe  al confine orientale della Carnia, con  l' intervento  di controbande,  Waffen SS. travestite da partigiani slavi. L’ argomento,  anni addietro fu  bistrattato in video  DVD per cui merita spiegare gli autentici motivi dell' intervento punitivo tedesco,  inteso  come atto deterrente  anche verso la popolazione carnica dovuto a ragioni strategiche non limitate a punizione delle rapine partigiane di bovini e cavalli nelle malghe austriache della Gailtal.
D)-vi è poi dell' altro.
Dall' esposizione degli elementi di cui sopra  risulta evidente che,  il mio operato, non  assume affatto posizione di parte ma   persegue il metodo  "causali ed  effetti", supportato da  valutazioni  basate sulla  panoramica degli  eventi. Resta ferma la riserva, qualora emergano  lesioni  e  permissività al mio danno d' immagine,  che io agisca  per via legale.


24 gennaio  2020                                               CARNIER PIER ARRIGO











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