Notevole interesse ha
sollevato il post del 26 gennaio dal titolo “ Esecuzione a Porzûs : 7 febbraio 1945” inteso a precisare lo
status di fatto del caso, secondo i
termini del rigore storico, libero da
inutili valutazioni agiografiche e di parte.che si continuano a sfornare
in regione.
Mentre si verificava la
motivata spedizione su Porzûs, punto arrischiato sul territorio di confine italo-slavo dove il nucleo osovano di
una ventina di elementi, guidato da “Bolla” ed “Enea”, aveva scelto di in insediarsi mentre l’intera organizzazione “Osoppo”già
nell’autunno si era sciolta rispondendo alle disposizioni impartite dal maresciallo britannico Alexander, la linea
del fronte dall’Istria a Tolmino - Kraniska Gora, era tenuta da unità tedesche, reparti fascisti
della Repubblica Sociale Italiana e cosacchi. Si tratta di forze che lasciarono sul terreno gran numero di morti, nell’ordine di centinaia (Nota
n.1), nel rigettare i ripetuti tentativi di sfondamento degli slavi di Tito
finalizzati a realizzare il progetto di occupare Trieste ed alcune aree del Friuli.orientale
ritenute di antica etnia slava.
28 gennaio 2016
PIER ARRIGO CARNIER
Nota n.1
I caduti cosacchi e gran
parte dei tedeschi riposano nel grande cimitero miliare tedesco di Costernano
sul Garda.
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