mercoledì 7 agosto 2019
CARNIER PIEDR ARRIGO
Rispondo a Marco Simonini che, via Facebook, mi ha sottoposto l' osservazione seguente sul film PENNE NERE, girato nel 1952 in Carnia.
"Ho visto per caso questo film su you tube, e sono rimasto sorpreso dal vedere che parla un po’ dei cosacchi. https://youtu.be/5U6Y-yey7xU-"
L' argomento meriterebbe una risposta accurata, ma in questo periodo sono molto impegnato per cui, se l 'osservazione mi sarà riproposta, potrò rispondere esaurientemente in seguito.
Ho visto di persona, a suo tempo, il film. A prescindere dal Mastroianni, allora giovane ed altri, indubbiamente bravi, il filmato non ha profondità storica il che dipende dalla regia. Personalmente ho lavorato in un importante progetto, a fianco di Fred Zinnemann per cui conosco le regole ed il metodo per trarre effetti coerenti e meritevoli.
Il film PENNE NERE girato nel villaggio di Sauris, oasi dall' idioma tedescofono, e in parte nella zona della diga omonima del lago, detto di Sauris, si limita a suscitare piccoli effetti patetici paesani con richiami di circostanze di guerra, ma su immagini misere, senza alcuna proiezione incisiva. Il rientro di un gruppo di alpini dal fronte iugoslavo, dopo l' armistizio dell' Italia con gli alleati, dell' 8 settembre 1943, è piuttosto vagheggiante e riempitivo. Dalla Iugoslavia dopo l' irresponsabile
abbandono delle nostre truppe a sè stesse, rientrarono con estreme difficoltà, sacrifici e rischi, non solo gli alpini.....La presenza dei Cosacchi nel film, senza una doverosa minima introduzione, è stata buttata lì a casaccio, all' italiana. I Cosacchi realmente si insediarono nel Friuli e parte in Carnia con incarico di presidio, nell' estate autunno 1944. La Carnia prevalentemente fu affidata ai Caucasici. Si tratta di vicenda che ho vissuto direttamente.....Mi fermo qui e penso di aver dato il senso di come stavano le cose......Cordiali saluti
7 agosto 2019 CARNIER PIER ARRIGO
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