giovedì 12 settembre 2019


CARNIER PIER ARRIGO

UNA  DATA DOLOROSA DA RICORDARE

Oggi, 12 settembre, ricorre purtroppo la dolorosa data in cui mia moglie WANDA, alcuni anni fa , è mancata.Era una donna dalla straordinaria giovialità diplomatica e, con  lei al mio fianco, ebbi all' estero, soprattutto all' Est degli importanti incontri con personalità,  in particolare ai tempi dell'instaurata influenza sovietica e del regno di  Josip  Broz Tito, ma anche dopo.
Voglio ricordare, per lei, la figura del grande regista internazionale Fred Zinnemann che pure lei conobbe, perchè venne in casa nostra a Porcia di Pordenone, dopo un primo incontro con me all' Hotel Post di Lienz nell' Osttirol (Austria), per concordare la regia del film evocativo della  tragedia cosacca della Drava, da realizzare sul filone storico del mio libro "L' Armata Cosacca in Italia 1944-1945" . Si tratta di argomento sul quale ho scritto ancora parecchie volte, per cui non voglio tediare nessuno nel ripetermi e mi limito
quindi all' essenziale. Quando già eravamo avanti nella regia, ed io ero  riuscito ad ottenere per le comparse, grazie ai suggerimenti della Scuola militare (la migliore d'Europa) di cavalleria italiana di Pinerolo, la concessione di forze di un reggimento di cavalleria dal Governo della Danimarca, l' operazione fu sospesa a seguito a forti pressioni politiche degli ex alleati anglo-americani sulla Centuri Fox Francese, che si era impegnata a produrre il film.
Ora veniamo al dunque. Zinnemann non ne volle sapere dell' introduzione nel film di vicende partigiane. La regia partiva dalla ritirata cosacca che, da Timau,  saliva lungo il calvario dei tornanti della strada che porta al passo del Plocken e  immette  quindi  nell' Austria. Onde rendere l' immagine della Carnia, che aveva subito il presidio delle forze cosacco-caucasiche, Zin1nemann aveva accolto la scena  introduttiva , da me elaborata  dell' abbandono anticipato delle malghe carniche da parte dei mandriani, verificatosi su disposizione  tedesca. Pattuglie della Wehrmacht, infatti,  verso fine agosto si presentarono nelle malghe di confine e, in termini non proprio perentori, dissero ai malgari di lasciare le malghe e scendere a valle, essendo imminenti delle azioni di rastrellamento anti partigiane. Scopo evidente era di sottrarre ai partigiani, di cui si prevedeva il travolgimento, dei  punti di rifugio e ristoro, Le malghe dell' arco di confine vennero quindi immediatamente abbandonate con   celeri partenze. La scena avrebbe colto  le mandrie lungo l' alta val di Gorto,  incupita in ore antelucane  scendere con frastuono di campanacci, dopo Forni Avoltri, coi capi mandria in testa. Agli stessi, al loro passaggio nei villaggi,valligiani usciti dalle case avrebbero chiesto nell' idioma carnico :"...Cemut mai smonteaiso cusì adora ? Da ce mont vegniso ? (Come mai smonticate in anticipo ? Da quale malga venite?). E la risposta era : " I todeschs a nus han ordenat di smontea. I vegnin da casera Chiaula Granda,.. da Plumbs,.. da Scissanes,.. da Mont di Tierc,..da Ombladeet, .. da Navanza...(I tedeschi ci hanno ordinato di smonticare. Veniamo da casera Chiaula Granda,.. da Plumbs,.. da Sissanis,..da Mont di Tierc,..da Ombladeet, .. , ...da Chianaleta, ...da Avanza...).
Care montagne della Carnia ( monts da Chiargnia ) di quegli anni lontani, dove siete ? 12 settembre 2019                           CARNIER  PIER ARRIGO

Nessun commento:

Posta un commento