mercoledì 15 marzo 2017

VERSIONE NON VERITIERA SULLA DONAZIONE DI DENARO AL PARROCO DI TIMAU DURANTE LA RITIRATA TEDESCA E COSACCA NEL MAGGIO 1945.




COMUNICATO

LA PRECISAZIONE CHE SEGUE INTENDE SFATARE, ANCORA UNA VOLTA, GENERICHE CHIACCHIERE CHE RIAFFIORANO DIREI DEBOLMENTE, SENZA ALCUN COSTRUTTO, SULLA SPLENDIDA STORIA DELLA CHIESA CRISTO RE DI TIMAU, OPERA ALTAMENTE MERITORIA DI DON LUDOVICO MORASSI

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Mi telefonano amici da Udine, da  Tolmezzo, dalla Val Canale , da Tarvisio… precisando che  il 12 marzo corr. , sulla cronaca di un quotidiano regionale sarebbe apparso un articolo riferito alla Chiesa di Timau  nel quale si asserisce che, la stessa, fu costruita  stante la donazione di denaro di un Cosacco. L’articolo però  io non l’ho letto, ma per ciò che  intendo dire mi bastano le assicurazioni verbali ricevute telefonicamente.
I  Cosacchi, durante la  ritirata, non fecero alcuna donazione di denaro  alla  Chiesa di Timau. Su questa vicenda tengo un carteggio documentale veramente voluminoso e, via via negli anni,  ho pubblicato grandi articoli sulla stampa ed anche sul periodico di Timau dal titolo “Asou Geats:::”,  ho parlato alla Televisione e tenuto conferenze ai cosacchi delle associazioni russe giunte  in Austria in varie occasioni, precisando che, il donatore di un milione di lire, il giorno 2 maggio 1945, a don Ludovico Morassi, parroco di Timau,  fu il Gruppenfuehrer SS. Otto Gustav Wächter , ex governatore di Cracovia, in ritirata da Trieste.
In un lungo colloquio nella canonica di Timau, nel primo dopoguerra, testimone un mio amico di studi del luogo, Norberto Di Centa, don Morassi dichiarò energicamente e tassativamente che, con tale donazione, i Cosacchi non hanno nulla a che vedere e in nome di Dio mi rassicurò che, nel diario parrocchiale, di cui  ottenni copia autentica egli annotò personalmente  che, la  somma di 1.000.000 di lire, gli  fu offerta da un comandante germanico. La stessa dichiarazione mi fu fatta, alla presenza di testimoni,  dalla madre del parroco. Al dilà di questo, in una lunga e costosa mia indagine durata degli anni,  senza chiedere appoggio finanziario ad alcun Ente pubblico com’è mia tradizione, raccolsi  da alti ufficiali tedeschi la conferma che,  la donazione va attribuita al citato SS. Gruppenfuehrer Otto Gustav Wächter, barone austriaco ed alta personalità politica nazionalsocialista notevolmente  stimata dal Vaticano, in particolare dall’Arcivescovo Bucko nel corso della seconda guerra, per motivazioni rilevanti e di grande interesse storico di cui sono a conoscenza e  talune  sono il solo a  saperle. Queste mie precisazioni   sono note, ad alto livello ai vertici della direzione degli archivi storici di  Mosca e  Washington. Di Wächter ebbe a parlarmi il generale ucraino Pavlo Schandruk, comandante dell’ Armata Nazionale Ucraina, unità fondata in Galizia, per volontà di Wächter,  durante l’occupazione tedesca dell’Ucraina e costituita in prevalenza da Ruteni e Galiziani. Nel 1945 in ritirata dalla Russia, in seguito alla retrocessione del fronte orientale, l’ Armata ucraina raggiunse Klagenfurt nell’Austria e, per intervento del  Vaticano  in particolar modo tramite il  menzionato Arcivescovo Bucko, fu sottratta dai britannici alla consegna ai sovietici e trasferita in Italia a Rimini, Riccione e Bellaria. Schandruck, emigrato nel dopoguerra nel Canada, tornando in Italia per rivisitare i luoghi di soggiorno dell’Armata di cui conservo preziosi cari documenti, avendo letto ed apprezzato  miei consistenti articoli  sulla vicenda della resistenza ucraina antisovietica, a lui recapitati ed essendo stato con lui in corrispondenza, volle incontrarmi. Ci vedemmo a Venezia in un incontro che per entrambi fu memorabile. Rammento che pranzammo al ristorante La Colomba, posto nelle vicinanze del ponte di Rialto, luogo  di  appuntamenti per attori ed artisti.
Tornando alla vicenda di Timau la  menzionata somma con altri finanziamenti , che don Morassi riuscì a ad ottenere da Enti e benefattori, venne avviata e portata a felice compimento la costruzione della Chiesa CRISTO RE. Si trattò di  progetto che pretese lunghi anni  di impegno col fattivo lavoro dei suoi parrocchiani, muratori, carpentieri,  falegnami  che dettero gratuitamente la loro opera.
Merita accennare che, da parte delle solite consorterie di paese, a proposito della donazione iniziale di un milione di lire del Gruppenfuerer SS, si tentò di cammuffare il fatto attribuendo genericamente la donazione ai cosacchi sulla base dell'idea  che, tale versione  avrebbe favorevolmente alimentato  le visite di turisti italiani  e stranieri ed anche di comitive di cosacchi a Timau, soprattutto dopo  la liberalizzazione delle frontiere, portando presumibili  offerte di denaro alla chiesa e dei quattrini ai pubblici locali del villaggio. Questo è tutto.

15  marzo 2017


PIER ARRIGO CARNIER

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