"L '" ORS di PAN I "
Si appresta il tempo in cui è programmato, da parte della MURSIA mio editore milanese, il lancio su piano nazionale,del mio ultimo libro, dal titolo parte L'"ORS di PANI", pseudonimo di ANTONIO ZANELLA, cavaliere Stella del Lavoro (1) assassinato assieme a Maria la figlia, nella notte sul 5 marzo 1955, tragedia di cui fui diretto testimone e che ha lasciato un segno nella mia esistenza. Credo sempre che, la mia presenza in quella notte di neve e di tormenta nell’ alta valle , non sia stata casuale ma regolata da un destino dettato da forze insondabili. Allo Zanella ero legato da cara profonda amicizia e nondimeno da stima ed affetto a Maria, la figlia. Sarà questo mio lavoro, frutto di una lunga silente meditazione, basato su principi di realismo storico, a far luce sulla vita dell ' "Ors", patriarca-pastore assurto, per spontaneo riconoscimento popolare, a simbolo etico dell' ambiente agreste-montanaro della Carnia.. Dello Zanella alle genti piaceva la sua posa, ruvida ma non rozza pervasa da un filo di regalità, uomo di malghe esprimente quel piglio tipico del potere contadino . L' "ORS" era uomo d' azione, dal carattere forte. Talvolta certe sue pose assumevano solennità profetica. L' esposizione narrativa contiene inevitabili riferimenti a vicende della resistenza, con particolare riferimento a Mirko (Arko Mirko) comandante partigiano iugoslavo e Katia (Gisella Bonanni) sua compagna di lotta, ai quali nell' inverno 1944.1945 lo Zanella dette generosa assistenza. Mirko e Katia, su mandato, furono proditoriamente assassinati da due sicari partigiani alla vigilia della liberazione. E' storia lunga che credo, dati i miei collegamenti informativi, quale procuratore irrevocabile sul caso, nominato nella Federativa Iugoslava, di essere il solo a conoscerla in tutti i suoi risvolti (2) . L'infiltrato sovietico Cernikow a cui Mirko era collegato, d' intesa con una missione alleata, aveva concordato il suo trasferimento assieme a Katia, per curare il suo stato di aggravata emottisi al Sud, a Monopoli e di là sarebbe stato trasferito nell' URSS. Ma vi fu l’ assassinio e un aereo specifico, un Westland Lysander MK. alla data prestabilita, giunse inutilmente a sorvolare la valle, fece diversi giri e poi andò via
Il libro,nella sua struttura organica, seguendo un ordine cronologico, fermo restando che l' argomento "Ors di Pani" costituisce parte portante si occupa pure di altre vicende : figure di contrabbandieri su cui riferisco sulla loro rischiosa attività attraverso valichi alpini. Segue un' analisi di vita nelle malghe, rievocando un' esperienza concretamente da me vissuta :. care malghe della Carnia, i cui nomi hanno un' eco antica: Pieltinas, Mont di Riu,Vinadia Grande,Litim , Malins , Arvenis ("Norvenas" nell' idioma carnico)., Chiaula Granda..Si passa quindi a LA CIRCASSA , parte che riassume vicende di guerra relative al periodo 1944-1945. La rievocazione di una serie di fatti è rafforzata da nuove conoscenze, frutto di studio e di indagini mai da me abbandonate. Sono anche aggiunti miei ricordi personali. Il titolo suggerisce l 'dea che possa trattarsi di Cosacchi, come infatti si tratta assieme a Caucasici. Viene poi la parte titolata ODONE E LA PADRONA, che affronta la trattazione di figure del mondo agreste delle genti carniche di montagna, con metodo esplorativo che va oltre il lato estetico, onde affrontare constatazioni di fatto intese a produrre valutazioni dal profilo filosofico quale risultato immateriale al di sopra di semplici constatazioni agiografiche. Credo lo si possa ritenere argomento di notevole interesse.Vi sono poi dei ricordi di caccia in cui rivivo momenti suggestivi e rammento figure particolari : un bracconiere e un commerciante di pelli da conciare del Comelico. FRAMMENTI DI RICORDI è la parte che chiude il libro evidenziando lontane sensazioni dei miei anni adolescenti e giovani: ricordi di vita di paese e di odiose prevaricazioni, di oscura umile gente delle montagne, dalle vite sofferte passata senza storia travolta dall' oblio, tempo di inevitabili emigrazioni in massa oltreoceano, disgrazie, funerali, corone di fiori offlociate sulle tombe dei cimiteri...E' il risultato del mio realismo storico, inteso come specchio della verità senza infingimenti. La bozza, già predisposta per la stampa, l' ho tenuta nel cassetto col proposito di rileggerla dopo un certo tempo per valutarne l' effetto mentre comunque lavoravo e molto su altre tematiche Secondo un detto tedesco ciò che impiega tempo lungo è buono ( das kostet lange Zeit ist gut ) ed io credo che questo mio lavoro lo sia.
2 maggio 2019 CARNIER PIER ARRIGO
( 1 ) = “Ors di Pani” = Orso della valle di Pani, soprannome del cav. Antoniio Zanella, tramandato dal padre Tomaso Zanella, detto “Ors dell’ Amariana. Antonio Zanella, come precisato nell’ introduzione era cavaliere Stella del Lavoro, titolo onorifico concesso nel periodo del regime fascista.
( 2 )= il caso MIRKO costituisce una monografia a sè in
Foto che mi ritrae assieme allo Zanella nell' inverno 1953.
Foto che mi ritrae assieme allo Zanella nell' inverno 1953.
Leggo di storie che conosco bene perché raccontate nei particolari dalla mia amata madre...complimenti per la grinta con cui continui a trattare argomenti che ti hanno accompagnato tutta la vita, storie che racconti con l'entusiasmo e la passione che ti appartengono. Continua così, non mollare mai.
RispondiEliminaFlora
Grazie per il commento anonimo del 12 maggio 2919 che ho letto in ritardo oggi 20 giugno 2020 e, sinceramente, mi ha commosso perchè ha confermato la mia fedeltà a quei lontani ricordi.
RispondiEliminaCARNIER PIER ARRIGO
Storie tramandate da una madre alle sue amate figlie ed a me in particolare, testimone fedele di vicende vissute standoti accanto..... nel leggere ciò che scrivi ritrovo una parte di lei!
RispondiEliminaFLORA