FOTO DELLA PRESENTAZIONE.
Ha avuto luogo ieri, 9 giugno,con inizio alle 17,30 la presentazione del mio ultimo volume, edito di recente dalla Mursia, dal titolo “Cosacchi contro Partigiani” nella sede bibliotecaria della città. Mi permetto di ricordare che, nel mio precedente volume “L’Armata Cosacca in Italia 1944-
L’introduzione del volume, presente l’assessore alla cultura
Beatrice Follador, è stata trattata con evidente, gradita competenza
dal relatore dott. Bruno Bonetti, bibliotecario responsabile della città, con
la citazione in premessa, sotto il profilo biografico, di miei interventi in
campo internazionale su rilevanti vicende storiche talune in sede processuale.
Ha pure ricordato il mio ruolo nella veste di procuratore irrevocabile, con
delega da fonte della Federativa iugoslava, per gli accertamenti e
responsabilità sull’assassinio, in Carnia,del capo partigiano Mirko (Arko
Mirko) e della sua compagna Katia (Gisella Bonanni). Giustamente il relatore ha
poi rilevato che, il volume, pur partendo da fatti accaduti nel Friuli
occidentale, va ampiamente oltre entrando nel vivo di vicende storiche e,
passandomi la parola, ha accennato alla mia presa di posizione sui contenuti
del programma dell’organizzazione partigiana Osoppo (don Moretti). L’argomento
come mi aspettavo, ha dato luogo a un intervento basato, a mio giudizio, su
motivazioni inconsistenti e speciose a me già note e contestate, forse
suggerite da qualche fonte di parte, ed al riguardo ho fermamente precisato che
la mia presa di posizione sul programma osovano fu e rimane motivata e
sostenuta , sotto il profilo storico, da testimonianze italiane, tedesche ed
altre talune, del resto, prodotte anche nel volume quale prova di grave riprovevole
alterazione di fatti.Ho anche aggiunto, a proposito dell’ Osoppo, di aver diffuso via Internet in data 29. 04 .2017 copia di un documento originale ineccepibile di rilevante importanza ai fini di una valutazione storica,dove risulta che, in data 20.03.1945, il Questore di Udine comunica al Prefetto : "Nota fonte confidenziale informa che da parte della brigata "Osoppo" è stato chiesto altro bombardamento terroristico su Udine". Lascio quindi ai lettori la deduzione di giudizio.
Il dibattimento è poi proseguito con interesse, con risposte da me date credo esaurientemente su domande rivoltemi dal pubblico. E stata pure da me illustrata la sempre interessante figura dell’atamano generale cosacco PIOTR NIKOLAEVIC KRASSNOFF, con la precisazioni riportate nel volume, della sua destituzione dai poteri di comando sull’Armata cosacca, passati definitivamente al generale Domanow. La rimozione dal comando si verificò il 14 febbraio 1945 ad Artegna, due giorni dopo il suo arrivo a Gemona da Berlino, assieme alla consorte Lidia Fedeorovna. Krassnoff insedio la sua sede a Villa di Verzegnis, in Carnia, strettamente vigilato su disposizione tedesca, per ragioni che qui tralascio di esporre, per cui tenne un comportamento rigorosamente riservato evitando assolutamente contatti e colloqui con civili ed altri non facenti parte al suo entourage. Ritengo necessarie queste precisazioni, nella definizione della figura dell’atamano da consegnare alla storia, onde sfatare talune scialbe fantasie. Perdonatemi se mi fa piacere far presente che, per ascoltare la presentazione avendo appreso notizia dalla Televisione regionale, scese dall’alta Carnia la giovane signora Antonietta Teon, pronipote del famoso patriarca delle montagne, cav, Antonio Zanella “Ors di Pani”, alla cui memoria resto legato non solo da profonda reciproca amicizia e stima, ma quale testimone del suo assassinio assieme alla figlia Maria, nella nevosa notte sul 5 marzo 1955.
Il dibattimento è poi proseguito con interesse, con risposte da me date credo esaurientemente su domande rivoltemi dal pubblico. E stata pure da me illustrata la sempre interessante figura dell’atamano generale cosacco PIOTR NIKOLAEVIC KRASSNOFF, con la precisazioni riportate nel volume, della sua destituzione dai poteri di comando sull’Armata cosacca, passati definitivamente al generale Domanow. La rimozione dal comando si verificò il 14 febbraio 1945 ad Artegna, due giorni dopo il suo arrivo a Gemona da Berlino, assieme alla consorte Lidia Fedeorovna. Krassnoff insedio la sua sede a Villa di Verzegnis, in Carnia, strettamente vigilato su disposizione tedesca, per ragioni che qui tralascio di esporre, per cui tenne un comportamento rigorosamente riservato evitando assolutamente contatti e colloqui con civili ed altri non facenti parte al suo entourage. Ritengo necessarie queste precisazioni, nella definizione della figura dell’atamano da consegnare alla storia, onde sfatare talune scialbe fantasie. Perdonatemi se mi fa piacere far presente che, per ascoltare la presentazione avendo appreso notizia dalla Televisione regionale, scese dall’alta Carnia la giovane signora Antonietta Teon, pronipote del famoso patriarca delle montagne, cav, Antonio Zanella “Ors di Pani”, alla cui memoria resto legato non solo da profonda reciproca amicizia e stima, ma quale testimone del suo assassinio assieme alla figlia Maria, nella nevosa notte sul 5 marzo 1955.
Sono consapevole che i contenuti del libro “Cosacchi Contro
Partigiani” sintesi per certi versi di molte esperienze e lontano da ogni
tendenza agiografica, affronta senza preamboli la collocazione delle vicende
storiche nella loro effettiva realtà. Nelle presentazioni o conferenze
prossime e future in materia mi aspetto quindi, come norma, momenti d’ impatto
e discussione, il che è positivo essendo prova
che la vecchia scuola di compiacenze e falsità intellettuali, germinata da
velenose vecchie consorterie, si sente aggredita e da qualche tempo comincia a
perdere colpi.
10 giugno 2017
PIER ARRIGO CARNIER
PIER ARRIGO CARNIER
La presentazione mi ha lasciato soddisfatto per quello che ho potuto dire. Le mie sono presentazioni costruttive di fatti e vicende se capita senza cuscinetti ammortizzatori. Mi piace l'attrito che creano certi fatti che certa società vorrebbe fossero taciuti, ma io amo stare al fronte, sono sempre stato al fronte. MI è piaciuta molto Beatrice Follador, assessore alla cultura, mi sono piaciute alcune domande dei convenuti che ti fanno capire cosa sta al dilà dei tuoi pensieri, il che ti fa ragionare e valutare, mi ha reso felice l'imprevista presenza di Antonietta Teon, venuta giù dalle montagne della Carnia per ascoltare quello che avrei detto e la ringrazio pubblicamente.
Nessun commento:
Posta un commento