mercoledì 30 ottobre 2013

LA NOSTRA ECONOMIA STA CADENDO A PEZZI

30 ottobre 2013 alle ore 13.14
COMUNICATO AD AMICI, SIMPATIZZANTI


LA NOSTRA ECONOMIA STA CADENDO A PEZZI


Tralascio per un momento gli argomenti di interesse storico per soffermare seriamente l’attenzione sulla gravi notizie esplose in questi ultimi tempi sulla stampa della nostra regione Friuli Venezia Giulia, riferite al davvero preoccupante andamento economico e alla minaccia di licenziamento da parte dell’Elettrolux (ex Zanussi Rex) di 400 dipendenti ritenuti in esubero cui si aggiunge  la ventilata intenzione di chiudere l’azienda per trasferirla all’estero. Oltre a ciò sussiste da tempo la tribolata vicenda di altre aziende che, nel pordenonese, minacciano la chiusura il che significa far crollare l’economia della città di Pordenone e dintorni con coinvolgimento anche di Conegliano. Mentre esplodono tali notizie, seriamente preoccupanti, al Governo ci si disinteressa e tiene banco la  logorata maleodorante vicenda di Berlusconi attorniato dai suoi ruffiani e relative pitonesse e  si  registra la totale indifferenza sul problema, della massima urgenza, di una proporzionale riduzione delle tasse che incidono in misura insostenibile sul costo del lavoro. Siamo di fronte a un comportamento irresponsabile del governo su decisioni ed interventi di carattere indilazionabile ma sui quali non si prende alcun provvedimento. Secondo dati accertati  e resi pubblici, 13.000 aziende hanno già chiuso i battenti in Italia.  E’ doloroso e, per certi versi incredibile,  constatare il declino in cui sta precipitando verticalmente l’imprenditoria, l’industria e nondimeno l’ artigianato italiano  a causa di una  gestione governativa che, da lungo tempo,  ha trascurato deliberatamente i veri e reali interessi del paese. E’ una vergogna indegna di un popolo civile mentre i politici se ne fregano e continuano ad incassare i loro lauti immeritati spropositati compensi. In  contrapposizione le retrobuzioni dei prestatori d'opera sono tra le più basse dell'Europa occidentale e vi sono pensionati costretti a vivere con 500 euro al mese…Un’Italia del genere è meglio che finisca in sfacelo e  si riparta da zero!!! 

30 ottobre 2013

PIER ARRIGO  CARNIER

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