mercoledì 30 gennaio 2019

ANNIVERSARIO DI PORZUS . 7.02.1945




PORZUS : 07 FEBBRAIO 1945

CONVERSAZIONI CHE POTREBBERO INTERESSARE

TERASSO. Dove posso trovare diffusamente quanto leggo qui ? Grazie. "Un altro gruppo di autori concentrò la propria attenzione sulle responsabilità degli osovani in relazione ai loro contatti con la Decima Mas, che avrebbe quindi, se non giustificato, quanto meno reso comprensibile la reazione di Toffanin e i suoi: su tale aspetto insistettero per esempio Pierluigi Pallante (1980) [21] e Pier Arrigo Carnier (1982)

____________________________

Risposta di CARNIER

La pagina nr. 181 del mio volume "Lo Sterminio Mancato-Mursia 1982, di cui copia in mano alla Suprema Corte di Giustizia di Israele, trasmesso alla stessa dal mio amico grande storico britannico e docente ad Oxford, prof. Gerard Fleming, ed alle varie università europee, contiene le mie precisazioni storiche, su cui sono documentato. Lerch, capo si Stato maggiore dell alto comando SS: ed Polizia tedesco a Trieste a fianco di Globocnik, e pure mio caro amico, testimonia che von Alvensleben, Platzkommandantur ad Udine, aveva annodato le fila con L'Osoppo mediante collegamenti, per cui l'Osoppo  rappresentava un pericolo costante. Si dice.poi, nella stessa pagina, dei contatti del principe Valerio Borghese tramite il colonnello Morelli con l'Osoppo per una fusione con la Xa MAS.. Su questi argomenti sono stati pubblicati miei grandi articoli su cui gli osovani hanno fatto silenzio. Ultimo mio articolo pubblicato su Trentino Indipendente un anno due fa, rivelava il documento del Prefetto di Udine dove risulta che l' Osoppo chiese due volte agli alleati il bombardamento terroristico della città di Udine ( documento di cui ti ho dato fotocopia in occasione alla mia intervista - in data 8 novembre 2018). Su Porzus ho ben altri documenti che smantellano le invenzioni via via sbandierate dai soliti pennaioli. Con Giacca (Toffanin Mario) ho avuto molti incontri a Scoffie in Slovenia e quindi vagliato la vicenda Porzus in tutte le sue angolazioni. Giacca ha agito esecutivamente, ma coscienziosamente consapevole di compiere un ' azione motivata perchè sapeva molte cose, di cui io stesso sono a conoscenza. Vikipedia è informata di questa mia conoscenza di argomentazioni riservate e mi ha invitato a parlare. Altre vicende pesano sull' operato dell' Osoppo, fatta di attendisti e che io rivelerò se il Padre eterno mi conserva in salute. Parlerò ancora, come ho già fatto nel mio ultimo libro "Cosacchi contro Partigiani", di quel banale programma dell' Osoppo, concepito da partigiano don Lino ( don Moretti ). Fosse solo per la richiesta dei due bombardamenti terroristici l' Osoppo (medaglie d' oro??) dovrebbe uscire di scena dalla storia...
.29 gennaio 2018 - CARNIER PIER ARRIGO

Commento conclusivo

Cari lettori, degnatevi di leggere queste mie precisazioni fatte ieri sera tardi 29 gennaio, in risposta a richiesta del conduttore TV. Terasso - Canale 110-Udine il quale, evidentemente intende trattare l' argomento in coincidenza dell' imminente 07 febbraio, ricorrenza dell' azione su Porzus attuata sotto il comando di "Giacca"(Toffanin Mario) che personalmente conobbi e col quale, a più riprese, affrontai in Slovenia l' accurata disamina dei fatti. Le mie precisazioni contengono le motivazioni che costituirono la causale, verificatesi nel quadro degli eventi di quel momento storico carico di tensioni, che Giacca, capo di  formazioni GAP  ( Guardia Armata Partigiana) operanti nell' area del Friuli orientale, conosceva (come io stesso conobbi mediante accurate informazioni e riservate confidenze). Fu lui ad informare i vertici del P.C. sulle ragioni punitive avverse ai principi resistenziali, voglio dire cioè che non fu semplice strumento esecutivo ed ebbe poi l' ordine di agire. Porzus, sotto il profilo storico, fermo restando il rispetto per le vittime, non fu un eccidio, ma un' esecuzione ampiamente motivata. Al riguardo naturalmente la storiografia ufficiale ha costruito la sue versioni di comodo redatte a tavolino dalla consueta consorteria.
30 gennaio 2019 CARNIER PIER ARRIGO.

domenica 27 gennaio 2019

27 GENNAIO - IL GIORNO DELLA MEMORIA





       27 GENNAIO : IL GIORNO DELLA MEMORIA

27 GENNAIO : IL GIORNO DELLA MEMORIA

Ieri, 24 gennaio 2019, in un articolo del Messsaggero Veneto, dal titolo " SAN SABBA, IL CUORE DELLA MEMORIA. Campo di concentramento e poi centro di smistamento dei deportati è un luogo simbolo per il Nordest". Nei dettagli, oltre al titolo ampiamente significativo,si precisa che la Risiera non fu campo di sterminio, il che conferma quanto da sempre fu da me dichiarato nei decorsi decenni e nel recente mio VIDEO INTERVISTA del 9 gennaio corr., diffuso su JOU-TUBE e nei miei siti Facebook e Blogger.
A proposito di tale video-intervista ringrazio i molti lettori , italiani, tedeschi ed austriaci, slovacchi, russi, cosacchi che hanno letto anche il testo delle delucidazioni integranti pubblicato nei menzionati miei siti. In dette delucidazioni, al dilà della vicenda Risiera, ritengo rilevanti le precisazioni sui fatti di Avasinis, e cioè sul barbaro massacro del centinaio di cosacchi arresisi ai partigiani ( due dell' Osoppo ed uno della Garibaldi, di cui conservo i nomi), abbandonati senza sepoltura ed i cui resti rimasero sul luogo per quattro anni, dall' aprile 1945 alla fine del 1949 finchè il 15 ottobre 1949 la Pretura competente di Gemona del Friuli, con ordinativo diretto alla Stazione Carabinieri di Osoppo ed al Sindaco di Trasaghis, disponeva la ricognizione, identificazione etc. e sepoltura. Sempre a proposito di precisazioni ritengo di sottolineare il motivo che fu causale della rappresaglia tedesca con vittime sulle malghe della Carnia confinanti con la Gailtal (Lanza, Cordin, Promosio ) e nella valle del But, nel senso che si trattò di un' azione deterrente quale monito alla stessa popolazione, ritenuta falsamente fiancheggiatrice dei partigiani, per accertate infiltrazioni nell' Obergail e per l' intento dichiarato di un collegamento con le bande slave di Josip Broz Tito già operanti con infiltrazioni nel sud Carinzia con l' obbiettivo, presumendo imminente la vittoria, di un' annessione di parte della stessa fino al Grossglocner, alla nascente Federativa Iugoslava. Vi si aggiungeva l' accertata presenza in Carinzia di elementi della missione britannica S.O.E., che aveva base in Carnia, voluta dallo stesso Winston Churcill e dal medesimo seguita, finalizzata a provocare una sollevazione in Austria per un ritorno all' indipendenza, iniziativa che, in ogni caso, fallì. Un video già diffuso da qualche anno riferisce che, la menzionata rappresaglia fu un’ esagerata punizione motivata dai prelievi di bestiame a mano armata, da lato partigiano, in misura non rilevante nelle malghe austriache dell' Obergail asserendo che le vittime causate furono minime. Le cose stanno invece diversamente. Riassumendo, mediante azioni dell' Osoppo e Garibaldi, furono prelevati 145 bovini e 62 cavalli pregiati, provocando diverse vittime. Vero è che, con la rappresaglia da parte tedesca, del luglio 1944, fu prelevato totalmente il bestiame delle malghe italiane Lanza e Cordin che fu portato in Austria, per cui praticamente vi fu una rivalsa sui prelievi da parte partigiana nelle malghe austriache di modo che il conto bestiame potrebbe ritenersi pareggiato. Le vittime della rappresaglia, operazione che , come già scrissi, fu eseguita da controbande formate da membri Waffen SS., divisione Brandenburg e probabili altri elementi, furono complessivamente quarantotto (48). si tratta di argomento delicato e complesso su cui mi riservo di produrre un rapporto conclusivo. Sempre sulla vicenda malghe, in riferimento all' azione partigiana della formazione Gramsci di Paularo, attuata il 20 luglio 1944 con l'attacco alla malga austriaca Rattendorf, conclusosi con l' incendio dell' annessa casa doganale, provocando la morte di un funzionario, mi limito a ricordare che la targa posta sul luogo a memoria su errata indicazione , nella cui epigrafe è citato il nome del capo partigiano Augusto Bellina, che non ebbe alcun che' da vedere, senza con questo nulla togliere all' operato del medesimo. L' epigrafe di detta targa va quindi modificata togliendo il nome del Bellina ed indicando i nomi del triumvirato guida, formato dai capi partigiani Buzzi Simone, Menean Luigi e Tarussio Antonio, che condussero realmente l' azione. In questo senso intendo riaprire il caso, già comunque avviato a suo tempo con motivata mia istanza al Burgermeister di Hermagor, affinchè sia concluso con la correzione sopramenzionata.

27 gennaio 2019                                      CARNIER PIER ARRIGO                                               















mercoledì 23 gennaio 2019

RETTIFICA DI ERRATA EPIGRAFE SU TARGA PARTIGIANA POSTA A MEMORIA


CARNIER PIER ARRIGO

Ritengo di dare pubblicazione a quanto segue,e cioè al mio post diffuso su Facebook, il 27 dicembre 2018, con relativi messaggi preliminari, che riferisce su una targa dall'errata epigrafe posta a memoria di un'azione partigiana verificatasi il 20 luglio 1944 nella malga austriaca di RATTENDORF


RAPPRESAGLIA TEDESCA SULLE MALGHE CARNICHE : LANZA, CORDIN, PROMOSIO... LUGLIO 1944.


Terasso .Ciao Carnier, buon proseguimento. Venerdì andrà in onda la puntata dedicata alle stragi nelle malghe carniche. Ci saranno anche altri spezzoni della tua intervista. Ti segnalo che mi hanno mandato copia di una tua lettera al Burgmeister di Hermagor per far togliere una lapide a malga Rattendorf dedicata ai partigiani della Gramsci. Vuoi mandarmi una precisazione in merito? Grazie e ancora auguri.
Caro Terasso, ho ricevuto tuo messaggi pervenutomi ieri 26 dicembre. L' argomento in causa , riguardante le malghe, avendo comportato anni di dedizione con sopralluoghi nell' Obergail, in particolare a malga Rattendorf e su quelle frontaliere italiane, Lanza, Cordin, Ramaz, Promosio..., con riunioni riservate oltre confine con ex membri delle Waffen SS. intese a raccogliere e coordinare elementi probatori ed altro, mi impegnerebbero in lunghe spiegazioni che devo tralasciare per cui mi limito ad evidenziale l'essenziale. E' vero che io, a conclusione di accertamenti incontestabili, accennati in miei articoli uno dei quali sul Gazzettino di Pordenone , pagina XVII del 19 giugno 2008, ma vi sono altri di contenuto rilevante, girai un' istanza, già trasmessa al Burgermeister di Kirchbach ( Kartnen) datata del 20 luglio 2010, al Burgermeister di Hermagor. Nella stessa, sotto il profilo fattuale, esposi il risultato di miei accertamenti supportati da testimonianze e certezze in senso storico e chiesi non di far togliere una lapide a malga Rattendof dedicata ai partigiani del Gramsci (affermazione falsa dei soliti ) ma di correggere l' epigrafe indicando, al posto di un nome che non aveva avuto nulla a che fare con l' azione su Rattendorf, i nomi di tre capi partigiani che come guida collegiale propulsiva del Gramsci avevano realisticamente condotto l' attacco, il 20 luglio 1944, alla stazione doganale e relativa malga di Rattendorf. Trascrivo qui di seguito la conclusione dell' istanza:
CONCLUSIONE

Questa mia istanza, motivata dal solo interesse alla verità storica, è radicata su dati storici e di fatto. E' apparso evidente che l' errore nell' epigrafe della lapide (Inscrift unwahr in Gedenktafel) è dovuto ad informazioni sbagliate, chiunque ne sia la fonte. Mi attendo quindi che l'Onorato Burgermeister, intervenga in base alla sua autorità e dispnga la correzione dell' epigrafe posta in località Rattendorf con l' indicazione dei nomi dei tre effettivi protagonisti guida dell' azione condotta il 20 luglio 1944, e cioè Buzzi Simone "Nitti", Tarussio Antonio fu Leonardo classe 1922 e Menean Luigi "Bigio" ed in tal senso
resto in attesa di riscontro e ringrazio.
A disposizione per eventuali ulteriori precisazioni.- Notizie sulla mia attività storico letteraria sono disponibili, sotto il mio nome, su INTERNET e FACEBOOK.-
Con osservanza





Porcia (PN)- 20 Luglio 2010 PIER ARRIGO Pier Arrigo Carnier