domenica 27 gennaio 2019

27 GENNAIO - IL GIORNO DELLA MEMORIA





       27 GENNAIO : IL GIORNO DELLA MEMORIA

27 GENNAIO : IL GIORNO DELLA MEMORIA

Ieri, 24 gennaio 2019, in un articolo del Messsaggero Veneto, dal titolo " SAN SABBA, IL CUORE DELLA MEMORIA. Campo di concentramento e poi centro di smistamento dei deportati è un luogo simbolo per il Nordest". Nei dettagli, oltre al titolo ampiamente significativo,si precisa che la Risiera non fu campo di sterminio, il che conferma quanto da sempre fu da me dichiarato nei decorsi decenni e nel recente mio VIDEO INTERVISTA del 9 gennaio corr., diffuso su JOU-TUBE e nei miei siti Facebook e Blogger.
A proposito di tale video-intervista ringrazio i molti lettori , italiani, tedeschi ed austriaci, slovacchi, russi, cosacchi che hanno letto anche il testo delle delucidazioni integranti pubblicato nei menzionati miei siti. In dette delucidazioni, al dilà della vicenda Risiera, ritengo rilevanti le precisazioni sui fatti di Avasinis, e cioè sul barbaro massacro del centinaio di cosacchi arresisi ai partigiani ( due dell' Osoppo ed uno della Garibaldi, di cui conservo i nomi), abbandonati senza sepoltura ed i cui resti rimasero sul luogo per quattro anni, dall' aprile 1945 alla fine del 1949 finchè il 15 ottobre 1949 la Pretura competente di Gemona del Friuli, con ordinativo diretto alla Stazione Carabinieri di Osoppo ed al Sindaco di Trasaghis, disponeva la ricognizione, identificazione etc. e sepoltura. Sempre a proposito di precisazioni ritengo di sottolineare il motivo che fu causale della rappresaglia tedesca con vittime sulle malghe della Carnia confinanti con la Gailtal (Lanza, Cordin, Promosio ) e nella valle del But, nel senso che si trattò di un' azione deterrente quale monito alla stessa popolazione, ritenuta falsamente fiancheggiatrice dei partigiani, per accertate infiltrazioni nell' Obergail e per l' intento dichiarato di un collegamento con le bande slave di Josip Broz Tito già operanti con infiltrazioni nel sud Carinzia con l' obbiettivo, presumendo imminente la vittoria, di un' annessione di parte della stessa fino al Grossglocner, alla nascente Federativa Iugoslava. Vi si aggiungeva l' accertata presenza in Carinzia di elementi della missione britannica S.O.E., che aveva base in Carnia, voluta dallo stesso Winston Churcill e dal medesimo seguita, finalizzata a provocare una sollevazione in Austria per un ritorno all' indipendenza, iniziativa che, in ogni caso, fallì. Un video già diffuso da qualche anno riferisce che, la menzionata rappresaglia fu un’ esagerata punizione motivata dai prelievi di bestiame a mano armata, da lato partigiano, in misura non rilevante nelle malghe austriache dell' Obergail asserendo che le vittime causate furono minime. Le cose stanno invece diversamente. Riassumendo, mediante azioni dell' Osoppo e Garibaldi, furono prelevati 145 bovini e 62 cavalli pregiati, provocando diverse vittime. Vero è che, con la rappresaglia da parte tedesca, del luglio 1944, fu prelevato totalmente il bestiame delle malghe italiane Lanza e Cordin che fu portato in Austria, per cui praticamente vi fu una rivalsa sui prelievi da parte partigiana nelle malghe austriache di modo che il conto bestiame potrebbe ritenersi pareggiato. Le vittime della rappresaglia, operazione che , come già scrissi, fu eseguita da controbande formate da membri Waffen SS., divisione Brandenburg e probabili altri elementi, furono complessivamente quarantotto (48). si tratta di argomento delicato e complesso su cui mi riservo di produrre un rapporto conclusivo. Sempre sulla vicenda malghe, in riferimento all' azione partigiana della formazione Gramsci di Paularo, attuata il 20 luglio 1944 con l'attacco alla malga austriaca Rattendorf, conclusosi con l' incendio dell' annessa casa doganale, provocando la morte di un funzionario, mi limito a ricordare che la targa posta sul luogo a memoria su errata indicazione , nella cui epigrafe è citato il nome del capo partigiano Augusto Bellina, che non ebbe alcun che' da vedere, senza con questo nulla togliere all' operato del medesimo. L' epigrafe di detta targa va quindi modificata togliendo il nome del Bellina ed indicando i nomi del triumvirato guida, formato dai capi partigiani Buzzi Simone, Menean Luigi e Tarussio Antonio, che condussero realmente l' azione. In questo senso intendo riaprire il caso, già comunque avviato a suo tempo con motivata mia istanza al Burgermeister di Hermagor, affinchè sia concluso con la correzione sopramenzionata.

27 gennaio 2019                                      CARNIER PIER ARRIGO                                               















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