giovedì 6 marzo 2014

COMUNICATO AD AMICI E SIMPATIZZANTI.

 Mi permetto di esprimere, sotto il profilo storico,  un breve assunto  in riferimento a quanto è accaduto in Ucraina e alla situazione della Crimea.


                                  IL CASO CRIMEA E PUTIN


Putin, presidente della Federazione russa, è uomo molto abile. Egli proviene dalla Polizia segreta comunista e, nell’ attuale situazione di rovesciamento del governo ucraino, sta valutando  quanto  può cogliere di utile nell’interesse della potenza russa che  ha una sua sfera di influenza e fu in passato, come ritengo lo sia nuovamente,  "longa mano" del Kremlino sui Balcani attraverso la Serbia.
Nell’immedato dopo seconda guerra, quale conseguenza dell’ostilità dei tartari (o tatari) della Crimea dimostrata contro Stalin a favore dei tedeschi allorchè questi la invasero, la stessa  subì una forte russificazione per cui l’attuale misura di sicurezza disposta da Putin dislocando in Crimea, a scopo cautelativo alcune forze militari russe, appare giustificata.
L’Ucraina ha pagato nel tempo un alto prezzo per la sua indipendenza e vi sarebbe un’eroica lunga affascinante storia da raccontare, che io conosco molto bene, sulla quale ho anche scritto. L’Ucraina comunque, per motivate ragioni  storiche, etniche e linguistiche non può  sottrarsi alla sua naturale consolidata posizione nella sfera orientale ed aspirare ad un’aggregazione all’Europa Unita,  ma deve stare dalla parte della Federazione Russa.

06 marzo 2014

                                                               PIER ARRIGO  CARNIER

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