giovedì 15 dicembre 2016

DIARIO OLOGRAFO DEL GENERALE AUSTROUNGARICO URBANSKI VON OSTRIMIECS




COMUNICATO



Tanto per informare che i miei interessi vanno oltre alle argomentazioni della seconda guerra, vicende dei Balcani e dell’Est rendo noto che ritengo di portare a conclusione, anche se occorrerà ancora un  certo tempo, la versione in italiano dell’imponente diario olografo inedito del generale austroungarico AUGUST URBANSKY von OSRIMIECS, che contiene le memorie del medesimo quale capo dell’Evidenz Bürau austroungarico (Servizi Segreti) con  riferimento al periodo che portò all’inizio della prima guerra mondiale e quale comandante di unità, nel corso della guerra, evidenziando vicende inerenti al fronte russo, sfondamento di Caporetto, avanzata sul Friuli e Veneto, fronte del Piave con descrizioni particolareggiate inerenti alla Strafexspedition. Hurbanski era cognato del generale Conrad von Hoetzendorff, e fu colui che trattò il caso del colonnello Redl, reo di tradimento ed altro. Diario di eccezionale alto interesse storico con delucidazioni sull’ attentato di Serajevo (assassinio del principe Ferdinando), reso con scrupolosità nella stesura e del quale, circa trent’anni fa ed anche più recentemente pubblicai giornalisticamente degli stralci e tenni anche una conferenza nell’importante Centro culturale Aldo Moro di Cordenons, motivata dal fatto che Urbanski, dopo lo sfondamento di Caporetto ebbe a stazionare con la sua divisione nella cittadina, passando poi ad insediare il suo comando a Villa Varda , dopo di che fu sul Piave, argomento sul quale il  generale riferisce dettagli di eccezionale delicato rilievo.



NOTA
Tornando al diario URBANSKY, di cui conobbi la stupenda figlia Haidi Heiny che venne anche a trovarmi a Pordenone, donna di alta classe e di famiglia vicina agli Asburgo, indubbiamente rilevanti gli accadimenti, dovuti alle forze austriache sciamate nel Friuli e nel Veneto, scese col travolgimento del fronte Carnico e quelle austroungariche-tedesche affluite con lo sfondamento di Caporetto. Fatti e vicende che mai si finirà di raccontare. Infine preziosa l’analisi strategica di Urbanski sul fallimento della Strafexspedizion diretta da Conrad von Hoezendorff con l’appoggio di Boroevic ( quest’ ultimo avrebbe però desiderato gestirla e vi furono difficoltà da parte del nuovo imperatore Carlo nel prendere un decisione sull’ affidamento...). Di eccezionale interesse la controffensiva austroungarica del Piave, con particolare riferimento all’ azione degli Honved ungheresi appartenenti alla divisione di Budapest, splendide truppe che assieme a forze austriache riuscirono a piazzarsi sul Montello in condizioni proibitive e che poi si ritirarono con metodo magistrale degno da manuale, in seguito all’ ordine dell’ imperatore Carlo diramato il 29 giugno da Spilimbergo. Li ricordo sempre con affetto gli ungheresi in quanto mia madre era figlia di padre ungherese (ungarisce Vater...). Spesso sono tornato sul Montello a controllare in silenzio i luoghi...
Desidero aggiungere che, da superstiti civili rimasti rischiosamente in quei luoghi (villaggi del Montello, Nervesa, Collalto) durante l’infernale periodo di battaglie del 1918, ebbi delle testimonianze, mi riferisco al 1970 e quindi a 46 anni fa, che ungheresi ( gli Honved) ed austriaci, cioè le unità austroungariche impegnate in guerra soffrivano ormai la fame per forte carenza di viveri, essendo venuta anche quasi a mancare la razione del pane. L’ardita azione del Montello, orchestrata dal generale Goiginger che, per la stessa, ricevette poi dall’ imperatore le più alte onoreficenze militari, venne quindi realizzata in condizioni di vettovagliamento tragiche. Sulla vicenda Montello scrissi, negli anni settanta, un caro articolo diffuso allora dai quotidiani “L’Arena di Verona” e “Giornale di Vicenza” a cui corrisponevo. Non posso dimenticare che, sull’argomento del fronte austroungarico del Piave, mi intrattenni alcune volte, a Mauthen-Koetschach, parlare con il dott. Georg Weinländer medico nell’ Obergail che, in qualità di combattente aveva vissuto le vicende di quel fronte e gli era nota l’azione del Montello. Rammento che, nel rievocare talune circostanze, gli scendevano le lacrime dagli occhi.

17 dicembre 2016                                    
                                                                              PIER ARRIGO CARNIER 


















15 dicembre 2016
                                                        PIER ARRIGO CARNIER

2 commenti:

  1. Ho rilevato molto interesse al fatto che io possegga il Diario del generale URBANSKI von OSTRIMIECS, cognato del generale CONRAD von OETZENDORF che, su affidamento dell' imperatore Karl, programmò la Strafexspedition che però si concluse ell' insuccesso e URBANSKI spiega le motivazioni. 23 luglio 2020 CARNIER PIER ARRIGO

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  2. Sempre vivo anzi vivissimo l' interesse per questo documento che io posseggo. Come storico basandomi sul realismo staccato da tendenze ideologiche, ma trascinato dal fascino dei fatti, ho vissuto particolarità dell' esercito austroungarico, nel loro autentico effetto, una delle quali l' azione degli ungheresi della divisione Budapest che, nella fase della Strafexspedition, superando la linea del fronte italiano del Piave, si piazzarono sul Montello. Molti di questi ungheresi, gli Honved, in base a testimonianze autentiche erano giovani, si e non ventenni, affamati perchè mancava loro la razione del pane, ma fedeli alla monarchia degli Asburgo, scrissero una gloriosa pagina e, a volte mi parve quasi di sentire il loro respiro !!! 24 LUGLIO 2020 CARNIER PIER ARRIGO

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