lunedì 1 maggio 2017

BOMBARDAMENTO TERRORISTICO DI UDINE. NOTA RISERVATA DELLA QUESTURA DI UDINE A SUA ECCELLENZA IL PREFETTO, DEL 20 MARZO 1945, RIFERITA ALLA BRIGATA "OSOPPO".


           
                   
L’ Organizzazione partigiana Osoppo, sorta ideologicamente nel 1944   a difesa del Friuli contro la minaccia  dell’ invadenza slava,  si insediò col il suo comando, nell’ estate,  nel sontuoso castello del conte Giacomo Ceconi a Pielungo nelle prealpi, scelta avventata e controversa rispetto gli elementari principi della guerriglia, come se i tedeschi non esistessero. Duramente e motivatamente criticati  i comportamenti di tale comando ed in genere del suo assieme organizzativo sul luogo, da uno dei suoi fondatori (Carlo Commessati “Spartaco”), riportati testualmente a pagine n.24-25   del mio recente volume “COSACCHI CONTRO PARTIGIANI”, l' organizzazione Osoppo si sciolse nell’ autunno 1944, dopo i grandi rastrellamenti tedeschi che avevano decisamente travolto e spezzato le reni alla resistenza, accogliendo la proposta del maresciallo britannico Alexander. 
In   data 20 marzo 1945, il Questore di Udine mediante lettera riservata personale  scriveva  all' Eccellenza il Prefetto, in riferimento all'attività partigiana:

"Nota fonte confidenziale informa che da parte della brigata "Osoppo" è stato chiesto altro bombardamento terroristico su Udine".

                                     firmato      Il Questore



Per quanto riguarda l'Osoppo, citata dal Questore, prescindendo dalla situazione della Garibaldi,  mi ricorre l'obbligo di precisare che, alla data del 20 marzo 1945,  mentre un nucleo di circa una ventina di osovani insediatosi a Porzus, il 7 febbraio 1945 era stato eliminato mediante esecuzione dai GAP comandati da "Giacca", esistevano residue  forze osovane costituite da  nuclei insediati in  zone isolate ed  alle stesse risultava ancora aggregato qualche esponente delle missioni alleate.


Riporto qui di seguito foto del testo originale.





 29 aprile 2017 
                                            PIER ARRIGO CARNIER


Nota importante. Il presente post è stato pubblicato il 21 giugno 2017 sul- importante quotidiano TRENTINO LIBERO ON LINE.


Pier Arrigo Carnier Ritengo che il documento di cui sopra con le relative precisazioni costituisca motivo di luce e reale conoscenza della verità sulle menzogne agiografiche che, nel corso del tempo, hanno infangato la storia. Mi auguro, fra l'altro, che cessino, come più volte ripetuto, le maleodoranti pietose falsità di "Carnia Libera 1944" o "Repubblica della Carnia" propagate da coalizioni paesane insipienti in quanto disinformate, da pennaioli di provincia e qualche vecchia farfalla. Mi permetto, con l'occasione, di segnalare l' incessante interesse dei lettori riguardo il post dal titolo COSACCHI: LO STRANO CONGRESSO DI VERZEGNIS, da me diffuso su questo sito il 12.09.2013 e ripubblicato , previa rilettura, il 5.08.2016. Trattasi di lavoro, da parte mia, inteso a fine costruttivo e correttivo delle pietose sciocchezze e storpiature emerse dalla pubblicazione degli atti di tale congresso che fu pagato con denaro pubblico...

12 ore fa



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