giovedì 10 settembre 2020


CARNIER  PIER  ARRIGO



LE  COSAQUE

Il cosacco, Immagine di copertina di un vecchio libro diffuso in Francia nel 1933...Vecchio il libro ma l' immagine del cosacco sempre rimuove sensazioni. E' un' immagine che parla nel silenzio, contiene un elemento epico e suggerisce scene : iL cosacco è uomo leggenda di cui rammento lo scalpiccio dei loro cavalli, a volte frenetico, a volte felpato, allorchè passavano d' inverno sulla strada adiacente alla mia casa nella mia valle in Carnia, nell' ultimo periodo della seconda guerra. La politica di comodo si è sbizzarrita a definirli quali occupatori, ma tali non erano- Erano in realtà, in quel momento storico, truppe di presidio in regola, motivatamente collaborazioniste della Germania e la Germania era alleata dell' Italia. Vallo a spiegare a qualcuno ? Cade dalle nuvole ! La versione imperante, compresa quella che sussiste nelle redazioni di taluni giornali, quasi come un ordine, onde non sgarrare e stare in linea con la politica, è di denigrazione. Punto e basta. Io e non solo io, testimone del tempo, non la vedo così. I cosacchi non li giudico subendo l' influenza di ragioni di comodo e politiche, ma li rammento nella realtà dei fatti, anche se taluni furono inevitabilmente spiacevoli. Rivedo l' immagine della ritirata sotto pioggia e neve, fine aprile inizio maggio 1945 : cupe colonne che procedevano in silenzio, si sentiva solo il rumore delle ruote delle tipiche carrette e qualche nitrito dei cavalli. Era un' immagine opprimente ma allo stesso tempo, credetemi, aveva un suo fascino una sua ineguagliabile grandiosità......
 
                                                                           CARNIER  PIER  ARRIGO



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