mercoledì 20 agosto 2014

INATTESO VASTO INTERESSE SUI FILOSTALINISTI, GARIBALDI ETC. ED UN ACCENNO CASUALE ALLA RAPPRESAGLIA SULLE MALGHE DEL LUGLIO 1944

COMUNICATI AD AMICI, SIMPATIZZANI ED INTERESSATI  A VICENDE STORICHE.

INATTESO VASTO INTERESSE SUSCITATO DAL  MIO SPOT : “”1944 - I FILOSTALINISTI, LA GARIBALDI ED UNA SIGNIFICATIVA TESTIMONIANZA“, DEL 2.07.2014.
                                        
UN ACCENNO CASUALE AD ALTRA ARGOMENTAZIONE : “ LA RAPPRESAGLIA TEDESCA SULLE MALCHE AL CONFINE ORIENTALE DELLACARNIA CON L’AUSTRIA, DEL LUGLIO 1944 “

Oggi 20 agosto 2014, il grafico statistico del mio sito Blogger indica 6.114 persone raggiunte, interessate  alle mie argomentazioni. Inatteso vasto  interesse ha suscitato lo spot dal titolo “I FILOSTALINISTI, LA GARIBALDI ED UNA SIGNIFICATIVA TESTIMONIANZA”,  reso pubblico sia su Blogger che su  Facebook in data 2.07.2014. Si tratta di effetto dovuto alle precisazioni sui filostalinisti visti sotto il profilo storico. Storicamente essi rientravano  nel disegno di Stalin ed è per tale motivo che  ho ritenuto di  parlarne. Al dilà di questo di grande effetto sono risultate le dichiarazioni del reverendo don Pietro Felice, che danno prova della motivazione per cui venne incendiato Forni di Sotto, vale a dire a punizione di un attentato contro i tedeschi che provocò delle vittime. Dalle note diaristiche di don  Felice emerge  un giudizio piuttosto severo sul  comportamento dei partigiani  della Carnia, ricondotto alla sua effettiva realtà ed a me personalmente nota. Don Felice, carnico nativo di Cella in comune di Ovaro,  nel quadro della realtà generale delle vicende della guerra, considerava l'iniziativa partigiana un qualcosa che non occorreva che vi fosse. Molto interesse ha sollevato e solleva quanto da me precisato su Mirko (Arko Mirko) che fu lo zenit del filostalinismo assieme alla compagna ed amante Katia. Di Mirko, come già reso pubblico, per volontà dei congiunti e di personalità dell’allora Federativa Iugoslava,  fui nominato procuratore per far luce  sull’ assassinio dei due  (Mirko e Katia). Fui  io ad informare i congiunti e chi altro necessario nella Federativa Iugoslava su come stavano le cose e non i  capi partigiani  responsabili della Carnia ai quali spettava di dovere dare informazione, che si chiusero invece nel loro guscio. Si tratta di particolarità che denotano, in realtà, com’era il clima resistenziale e questa è storia. Precisazioni essenziali  al riguardo, sempre su Mirko e Katia, risultano dai seguenti miei spot su cui mi permetto di  richiamare l’attenzione: ” ANCORA PARTICOLARI SULLA VICENDA DI MIRKO E KATIA..” del 28.05.2014 – “ ANCORA SULL’ASSASSINIO DI MIRKO E KATIA – CARNIA 1945 ”del 23.05.2014 – “ MIRKO E KATIA COMUNISTI FILOSTALINISTI “  del 15.05.2014. 

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Passando ad altro sarei tentato di ricostruire e pubblicare, impegni  permettendo, la vicenda della rappresaglia tedesca sulle malghe al confine orientale della Carnia con l’Austria, del luglio 1944, evidenziando  le causali e la cronaca effettiva dei fatti. Si tratta di riferire  sulla strategia dell’ azione tedesca  intesa a dare una lezione ai partigiani, come  ebbi già a precisare, non   per punire i loro prelievi a mano armata di vacche e di cavalli nelle malghe austriache,  ma per stroncare l’intesa o comunque la sospetta unione, sbandierata dagli stessi partigiani, con le forze partigiane slovene di Josip Broz Tito che operavano con infiltrazioni in Carinzia con l’obbiettivo di rivendicare quella regione come etnia slava e, a fine guerra, inglobarla nella nascente Federativa Iugoslava. Fu  messo in atto,  da parte tedesca,  un meccanismo tattico formato da contro bande dotate di avanzato addestramento antiguerriglia,  usando il metodo di sviare, aggirare e provocare sconcerto nelle bande partigiane carniche aggirantesi  nel menzionato territorio delle malghe, evitando ogni possibile scontro con le stesse. Ebbi sulle contro bande tedesche, definite “Zugsonderdienst Z.b.V.”,  preziose informazioni dall’ex SS. Hauptsturmführer Alois  Scintholzer già appartenente alla 7a Waffen SS. Gebirgs Division Prinz Eugen, dirigente responsabile della GEBIRGS- KAMPSCHULE (Scuola da combattimento da montagna) di Predazzo.
L’organizzazione partigiana della Carnia disponeva di scarsi armamenti. L’attività partigiana si risolveva in attentati ripiegando necessariamente nella fuga con la chiara consapevolezza che, le conseguenze, ricadevano sulla popolazione. L’argomento offrirebbe motivo per una vasta dissertazione critica oggettiva,  senza venir meno al rispetto del principio del diritto di insorgere per motivate causali e nel caso di lesa dignità,  ma  ritengo, per ora, di lasciar perdere.  L’azione deterrente tedesca sulle malghe fu condotta con rilevante durezza ma, senza dubbio, dal punto di vista dell’antiguerriglia risultò tecnicamente magistrale. Lasciò la ferita di un  rilevante numero di vittime civili innocenti e  fu quindi, per la Carnia, una pagina tragica e dolorosa.

20 agosto 2014
                                             PIER ARRIGO CARNIER

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