venerdì 9 settembre 2016

"CARNIA LIBERA O REPUBBLICA DELLA CARNIA" SLOGAN DA ELIMINARE NELLA MEMORIA STORIOGRAFICA E CELEBRATIVA..



COMUNICATO

Agli interessati alle vicende storiche della seconda guerra mondiale nell’Adriatisches  Küstenland. 
Al museo-archivio di Mosca, RUSSY MOSKOVSKAJ Ob1–Poldolskij raion, al museo-archivio di Oremburg, capitale dell’oblast omonima. Alle associazioni cosac- che delle comunità ZAPOROGHI (Zaporoz’e) del basso Dnieper,di ROSTOV(Rostovna-Donu) e KRASNO-
DAR  (Kuban), nonché alle associazioni delle comunità cosacche presenti in Germania, Francia, Serbia,  Slovacchia, Stati Uniti, Canada, ed a quelle caucasiche del Nord Caucaso e  Monaco di Baviera.



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E' inammissibile che si tolleri l'invenzione di "Carnia libera o Repubblica della Carnia" fatta circolare da taluno o taluni rannicchiati presumibilmente sotto la protezione politica, definizione palesemente basata su insipienza storica o per azzardati fini agiografici, nel qual caso ove fosse accertata la consapevolezza, potrebbe assumere la vesta di reato...Come testimone degli accadimenti verificatisi in Carnia nel 1944-1945,considero lo slogan "Carnia libera o Repubblica della Carnia" una grave lesione della verità storica che io conosco incontestabilmente e documentalmente, atto che deploro riguardo il quale mi adopererò per la sua estromissione dalla conoscenza storica sul piano cele- brativo e storiografico. !!!

Ritengo che l’opinione pubblica meriti sull’argomento alcune informazioni.
Il Consiglio regionale, in base alla legge regionale 11/2011 (articolo 7, commi 71-73)  ha previsto il “Finanziamento all’Università degli Studi di Udine per la realizzazione di iniziative nell’ambito del progetto Repubblica della Carnia 1944: le radici della libertà e della democrazia. Il finanziamento ammonta a 50.000 euro per l’anno 2011 e 50.000 per il 2012.
Beneficiando di parte di tale finanziamento ritengo  sia stato posto in essere il video “ Carnia 1944.Un’estate di libertà”,  realizzato su scritti  di pubblicazione  ambien- tale, che ritengo non avallati  da un placet storiografico di editore autorevole e quindi  presuntivamente non assumiibili come veste storica
Con mio  scritto pubblicato via Internet, in data 27.07.2013, inviato per conoscenza alla competente Sezione dell’Università di Udine, ho ripetuto un mio intervento di bocciatura del menzionato video, consistente in 13 ampi paragrafi di radicale contestazione (32.226 caratteri)  basati su certezze probatorie, trovando motivato e legittimo persistere nel far capire ai giovani, che l’immagine storica del filmato è impropria e gravemente lesiva della verità, in quanto opportunisticamente  travisata per propensione a un adattamento politico  reso favoleggiante per probabile insipienza, intesa come non conoscenza dei fattiLa Resistenza, radicata in senso predominante su principi di giustizia ed equità sociale, con risvolti tipici dovuti al carattere insurrezionale, era ed è  altra cosa la cui trattazione rientra ovviamente nell' interesse della sua oggettiva assunzione nella storia..
Ho esposto col mio post “LA DIFFICILE STRADA DELLA VERITAdiffuso via Internet il 7 settembre corr., l’inesistenza assoluta, nel 1944, di una Carnia libera o di parte di essa, situazione da me vissuta in carne ed ossa,  che sono in grado di provare  in  qualsiasi sede.

Mi sono rivolto a dei  legali stranieri, specialisti in diritto internazionale, per capire il da farsi, onde avere  consigli per delegittimare  ed anzi stroncare il tentativo di promuovere la conoscenza storica dell’esperienza della “Repubblica della Carnia” 1944”, una realtà mai esistita ed attendo utili indicazioni.

08 settembre 2016

PIER ARRIGO CARNIER

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