venerdì 19 ottobre 2018

I CAUCASICI A PAULARO E VALLE D' INCAROSIO (Carnia) 1944-1945

RICHIESTA DI NOTIZIE STORICHE DI CRISTIAN GARDELLI del 23.02.2016. Buona sera, scusi il disturbo sono di Paularo e volevo sapere da lei che è uno studioso dei cosacchi , in che periodo arrivarono a Paularo quanto si fermarono e da dove venivano principalmente. Grazie Cristian.­­­
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Trattandosi di storia rispondo pubblicamente a quanto richiesto su base documentale del mio archivio, noto a competenti archivi-museo di Mosca, della Slovacchia ed di Washington.
Nell’agosto-settembre 1944 l’Alto Comando SS. e Polizia di Trieste, in seguito alla necessità di dare un insediamento alle troppe cosacco-caucasiche in previsione di una loro necessaria evacuazione dalla Polonia motivata dalla pressante avanzata sovietica, era propenso a far confluire delle forze collaborazioniste cosacche ed altre,col seguito di profughi, nella valle d’Incaroio, trattandosi di valle chiusa e quindi controllabile, come ebbe a confermarmi personalmente il maggiore Oskar Müller, delegato dal ministro tedesco Alfred Rosenberg per i paesi orientali occupati al controllo organizzativo dei cosacchi. Fu poi deciso, stante la segnalata presenza di bande partigiane, di destinare la massa dei cosacchi nell’intera Carnia meridionale ed occidentale, nonché nel Friuli, riservando ai caucasici il nord della Carnia con assegnazione di reparti ad altre zone sparse,in parte nella pedemontana. di cui tralascio il dettaglio.
Nella valle d’Incaroio e quindi a Paularo non i Cosacchi bensì i Caucasici, quali forze della Freiwilligen Brigade Nord Kaukasus col seguito di profughi civili, sulla base di un dettagliato lungo rapporto rilascatomi privatamente da Sbrizzai Gino (1975), ex membro del C.L.N. locale e poi sindaco, si insediarono il giorno 11 ottobre 1944. Le prime colonne con carriaggi giunsero alle ore 9 del mattino, scortate per sicurezza da reparti SS.
Si trattava, come risultò dalla mia vasta indagine, condotta presso Enti caucasici musulmani all’estero e sulla base di documenti della Sichereits Polizei tedesca, di caucasici prevalentemente di etnia caracese provenienti dalle alte montagne del Nord Caucaso ed al riguardo posseggo una preziosa eccezionale unica documentazione anche fotografica la cui esistenza è nota ai citati importanti archivi-musei stranieri. Si segnalava comunque anche la presenza osseti, sud-osseti e ceceni tutti di religione musulmana.
I caucasici avevano il loro comando a Paluzza tenuto dal generale Ghirei Klitsch Sultan, ultimo sovrano dell’Orda d’Oro, cioè del Chanato di Crimea.
Le forze caucasiche con relativi profughi lasciarono prevalentemente la valle d’Incaroio in ritirata per l’Austria a fine aprile 1945 anzi nei primi giorni di maggio 1945 ( Nota n.1). Superato il Ploeckenpass i caucasici si accamparono a sud di Oberdrauburg, ad Irschen e dintorni.
La storia dell’Armata cosacca e della Freiwilligen Brigade Nord Kaukasus è raccontata nel mio volume l’Armata Cosacca in Italia 1944-1945, diffuso nel 1965 del grande editore svizzero De Vecchi- Milano e nuovamente dal 1990 ,in varie edizioni, successivamente dal cessionario noto editore nazionale Gruppo Editoriale Mursia-Milano. Il volume ha destato vivo interesse nella Direzione RAI-TV di Roma che ha realizzato, su miei documenti e sulla mia testimonianza assieme a qualche altra, il film documentario COSSACKIA della durata di due ore. La vicenda dei caucasici a Paularo è riferita in un mio vasto articolo su due pagine diffuso, il 1 agosto 2010, da Il Gazzettino di cui sono tutt’ora collaboratore culturale e ritengo che l’Amministrazione comunale abbia copia.
Mi permetto di aggiungere che, proprio riguardo l’insediamento caucasico a Paularo, vi sarebbero molti dettagli di rilevante interesse in parte riferiti nel citato mio articolo e in molti altri miei scritti diffusi sulla stampa che sempre hanno suscitato interesse e dato luogo alla richiesta di mie conferenze in varie centri d’Italia, perfino ad Orgosolo in Sardegna.
24 febbraio 2015
PIER ARRIGO CARNIER, delegato ufficiale, per la storia, del 15° Corpo di cavalleria cosacca che combattè, nel 1943-1945, nei Balcani.
Nota n.1
Una parte dei caucasici, in ogni caso, aveva rifiutato la ritirata ed al riguardo vi sarebbe una storia da raccontare accennata nel citato mio articolo del 1.08.2010.

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