mercoledì 24 giugno 2020



CARNIER PIER ARRIGO

 DA  UN MEMORIALE DI UN CITTADINO FRIULANO  LA VERITA' SULL' OCCUPAZIONE COSACCA CONTRO IL FALSO IMPASTO DI MENZONE  DI RECENTI PUBBLICA-
ZIONI.


Oggi 24 giugno 2020 a a pagina 38 del Messaggero Veneto, nello spazio LE IDEE, ho letto una memoria, dal titolo I COSACCHI A BUIA nella quale il cittadino friulano Terzo Aita , espone i ricordi vissuti da ragazzo all' arrivo ed insediameto dei cosacchi nell' ottobre 1944.
L' esposzione accurata e piacevole collima, in modo inatteso e sorprendente con quanto di mia personale conoscenza, nella veste di testimone del tempo ad autore del volume "L' Armata cosacca in Italia 1944-1945" e altro, sul caso.
Riporto qui un breve stralcio della memoria : "" Ricordo la sera quando nelle nostre famiglie, le donne preparavano la cena e dalle finestre e dai camini usciva " odore di polenta". Quell' odore lo sentivano ovviamente anche i cosacchi, così' venivano a bussare alle nostre porte- Non entravano, tendevano la mano e dalle loro labbra uscivano sempre le stesse parole :" Mama, mamalika!" (Mamma polenta!).Mia madre allora, prendeva qualche fetta di polenta, tagliava una scaglia di formaggio e la offriva. Loro ringraziavano dicendo :"Spassiba mama" e se ne andavano. Nessuno ha mai varcato la porta senza essere stato invitato ad entrare.""
L' intera memoria prosegue su questo tenore di verità, citando diversi fatti in un' esposizione di grande trasparenza.
Spero che questa testimonianza sia stata letta da autori, uomini e donne, di lettere e letterine ai quotidiani e di pubblicazioni che, come ho già scritto sul quotidiano Trentino Libero, sull' argomento cosacchi nascono da qualche tempo come i funghi. In quanto ai volumi si tratta di pubblicazioni
allineate, come per incanto per compiacenza politica, alla linea di condanna dell' occupazione spesso con invenzioni, alterazione di concetti ed altro onde approvare, come invitabile, l' insorgenza e l' operato della resistenza. Sul piano storico, le cose stanno diversamente.
Non posso evitare il rilievo che, l'uso arbitrario di false versioni. In una periodica pubblicazione REGIONE FVG dello scorso aprile 2020 - è apparso un post dal titolo " Quando Hitler consegnò il Friuli ai cosacchi". Si tratta di autentica inv enzione , da me contestata su prove tangibili sui miei volumi "L' Armata coacca in Italia 1944-1945" e "Cosacchi contro partigiani". Hitler non centra assolutamente con la vicenda cosacca. Qualche tempo fa ho denunciato tale falsità sul quotidiano Trentino Libero. Altra favola è l' invenzione della Repubblica della Carnia e dello slogan "Carnia libera", condizione mai esistita. Io mi trovavo in Carnia addirittura aggregato al CLN val Gorto.e sono quindi testimone che nulla del genere è mai esistito. Tolmezzo, città capoluogo, era occupata da tedeschi e fascisti. A Sauris, zona occidentale della Carnia, era insediato, in piena estate, un presidio di collaborazionisti turchestani. Nella Val d' Aupa, su richiesta dei valligiani al comando tedesco di Pontebba, in quanto esasperati dalle ruberie partigiane ( a Buzzi Silvio asportarono l' intera stalla, ventun vacche ed un mulo, rilasciandogli dei buoni che, fine guerra in sede di giudizio nel Tribunale di Venezia, risultarono falsi) venne insediato un battaglione della Waffen SS. Gebirgs division Karsjaeger, poi riformata in Brigade al comando dello Standarterfuehrer Berschneider. Forze tedesche per collegamenti percorrevano tranquillamente l' arteria da Tolmezzo a Sappada o da Tolmezzo lungo la val But al Plockenpass, dirette in Austria. Nel luglio 1944, onde punire, le rapine partigiane della Garibaldi e Osoppo di mandrie di bovini e cavalli nelle malghe austriache confinanti, ma anche a scpo deterrente sulla popolazione carnica, i tedeschi attuarono una dura rappresaglia nelle dirimpettaie malghe carniche di confine e nell'alta val But con pesante numero di vittime. Detto questo vorrei che qalcuno mi spiegasse dove stava la Repubblica della Carnia...!!

25 giugno 2020 CARNIER PIER ARRIGO

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