giovedì 2 luglio 2020




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IL GRANDE BAGNO DI SANGUE - LA TRAGEDIA DI BLEIBURG NEL SUD CARINZIA Maggio 1945 fine guerra.

Nel mio diario su FACEBOOK è inserito un Video documentale, con stralci probatori riferiti alla tragedia croata di cui parlo nella rievocazione che segue.
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Cari amici e cari miei lettori, di qualsiasi nazionalità voi siate, questo video contiene stralci, tracce, foto di morti, colonne in marcia, il tutto riferito alla tragedia di BLEIBURG del sud Carinzia, del maggio 1945 (Austria), dove l' esercito croato-ustascia, dopo una stressante ritirata dalla Croazia col seguito di una massa di civili, si arrese ai britannici i quali, altro non seppero fare, che consegnarlo assieme ai civili ai partigiani comunisti di Josip Broz Tito, convenuti opportunamente sul luogo. Disarmati, assieme ai civili del seguito, unitamente a due reggimenti di "cetnici" di Draha Mihailovic, i croati-ustascja furono incolonnati e scortati, con destinazione oltre la linea di confine austriaco. Giunti nell'' Oberkrein in Slovenia, nella foresta di Kocevje, in prossimità di voragini naturali la quasi totalità fu massacrata a raffiche e quindi infoibata. Il resto, con identico metodo, fu eliminato nei dintorni di Maribor. Ho il merito di avere rivelato giornalisticamente per primo, in Italia, questa spaventosa ecatombe, che poi trattai , come storico, nelle appendici del mio volume "Lo Sterminio Mancato"- Mursia-Milano, prima edizione 1982. Si tratta di decine e decine di migliaia di vittime. E' vicenda che mi fu dato di conoscere a fondo, nei suoi dettagli allucinanti. Sono stato amico del tribuno croato-ustascja Branko Jelic, stretto collaboratore del Poglavnik Ante Pavelic e mi trovavo annualmente col medesimo, oltre a degli incontri riservati, a Bleiburg alla commemorazione del tragico anniversario. Ho avuto inoltre cara amicizia con altri croati-ustascja, tra i quali don Vilim Cecelia, personalità eminente, colonnello ed a sua volta cappellano militare e confessore di Pavelic. Anche il Cecelia, proveniente da Salzburg dove risiedeva, prendeva parte alla commemorazione come celebrante la messa da requiem. Rammento che in uno degli incontri, dopo la cerimonia, per il rientro a Salzburg, salì sulla mia macchina fino alla stazione di Klagenfurt. Strada facendo, per suo desiderio, facemmo sosta lungo una valle, in una fattoria ed ebbimo modo di conversare. Di Bleiburg non posso dimenticare una croata del luogo, signora Kosmac, diretta testimone della tragica resa croata del maggio 1945, che aveva cura delle tombe di croati caduti nella circostanza e sepolti nel cimitero del luogo. A volte , dopo la cerimonia, ci si riuniva a Klagenfurt, all' Hotel Kasec. Con me c'era sempre mia moglie Wanda. Ritualmente prima dell' inizio del pranzo, facendosi il segno della croce, i croati intonavano in coro l' inno ""Lepa nasa domovina " ( Cara è la nostra Patria). Non nascondo che, questi ricordi, mi hanno commosso !!


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Meriterebbe spiegare dal punto di vista storico ed anche giuridico su chi ricadono le responsabilità del massacro dei croati - ustascja, se cioè sussistette una causale. Io stesso sono stato nell' Oberkrainer sloveno, ho messo piede e camminato in quei boschi nella zona delle voragini che fu luogo della massiccia esecuzione. Era una giornata umida e silenziosa, tale che potevi sentire lo sbatter d'ali di un uccello. Ma il silenzio mi parlava...

Attorno a questo immane massacro, così come su altri, l' opinione pubblica si perde solitamente nel generico anche e perchè non ci si spiega come si possa arrivare ad ammettere la possibilità di simile bagno di sangue. Ma le ragioni oscure ci sono. Quello che sto per dire non è che sia scritto da qualche parte. Sta di fatto che, la nascente Federativa iugoslava era consapevole di avere contro la reazione nazionalista conservatrice e non, i Krizari etc. sostenuta da forze esterne. Si impose quindi senza scrupoli la necessità di ripulire il terreno da ogni avversione, con un bagno di sangue dei perdenti. Fu questa l' inesorabile fredda logica dello staff comunista della resistenza iugoslava creato a Jaice, rafforzato dalla teoria stalinista in cui, Josip Broz Tito, si era formato. Andando oltre a questa questa fredda logica non posso non ricordare una frase che sempre mi resta in mente con certa amarezza, del poeta Andrè de Chenier, condannato alla ghigliottina nel 1794 che sembra legittimare ogni diritto del potere, cioè di chi vince : " Intinta nel sangue dei vinti, ogni spada è innocente".

1 luglio 2020 CARNIER PIER ARRIGO

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Dedico questa rievocazione di altissimo significato umano a imperitura memoria del martirio delle forze dell' esercito croato-ustascja', dei reggimenti cetnici, del novello esercito sloveno dei domobranci , arresisi ai vincitori alleati nel maggio 1945, e sacrificati da mano partigiano-comunista quale prezzo del proprio trionfo di vincenti sui perdenti. L' immane sacrificio sfavilla comunque nel ricordo con candore, come bianche luminose nuvole che solcano il cielo. Il massacro fu a lungo tenacemente nascosto. Alle interlocuzioni, in sede di Governo della Federativa iugoslava, si rispondeva che la menzionata massa di prigionieri era stata confinata in luoghi di rieducazione riservati, in Serbia.
Bisogna sapere ed aver conosciuto i fatti : molti erano giovani militanti le cui vite, sciupate con la cinica esecuzione, furono gettate in profonde foibe nei boschi di Kocevje, luogo dal profumo di muschi d' abete ma dal silenzio che parla di morte. In un' esplorazione, dopo decenni, nella profondità delle foibe comparvero cataste di scheletri, spettacolo da cui sorse e sorge inevitabile la domanda : ma Cristo dov' eri ??!!

1° luglio 2020 CARNIER PIER ARRIGO

COMMENTO

Ho preso atto che il post "IL GRANDE BAGNO DI SANGUE - LA TRAGEDIA DI BLEIBURG NEL SUD CARINZIA Maggio 1945 fine guerra" , dal numero dei lettori della statistica e dai messaggi di condivisione nonchè da telefonate, ha inevitabilmente suscitato interesse. Il video con gli stralci di immagini , colonne in ritirata, cadaveri ed altro e, soprattutto, la figura finale della giovane donna croata vagante in solitudine lungo la strada nella piana di Bleiburg nel cui volto, ormai senza più lacrime, si legge sofferenza e desolazione dolore e desolazione. Nella grande tragedia da me rievocata, di cui gli italiani sanno poco o quasi nulla, perchè la politica in atto sembra insistere e far conoscere le sole storie della resistenza....ma chiude il sipario ad una conoscenza più ampia e fondamentalmente formativa. Gli alleati anglo americani hanno la loro parte di colpa, stante il loro responsabile ruolo guida assieme a Stalin nelle decisioni primarie e regolamento di confini di fine guerra, nell' essersi abilmente lavati le mani passando il compito agli slavi di Josip Broz Tito, di gestire il destino degli eserciti vinti, croato e sloveno ivi inclusi buona parte dei cetnici.
CARNIER PIER ARRIGO

1 commento:

  1. Questa rievocazione tiene testa nell' interesse dei lettori, evidentemente perchè poco conosciuta. Un enorme massacro di vite umane passato si può dire sotto silenzio, in quanto i vincitori alleati soprattutto britannici avevano interesse, stante la oro implicazione, a non farlo conoscere. CARNIER PIER ARRIGO

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