venerdì 31 luglio 2020


UN COMMENTO CHIARIIFICATORE AL MIO POST RIEVOCATIVO  DI MOMENTI VISSUTI NEL 1944 ONDE SPIEGARE QUAL' ERA LA REALTA' DI FATTO E QUALI LE INVENZIONI.




Grato a Roberto Valentinuzzi, Odette Della Martina, Alida Petris,, Ivano Plozner e  molti altri per l' attenzione alla rievocazione di miei personali ricordi di quell' ottobre 1944 denso di emozioni . Credo che Odette Della Martina , di Givigliana, conosca bene lo "Stalon" che precede malga Naval, da me menzionato. Vorrei aggiungere qualche utile considerazione oggettiva. Il  clima in cui si visse quel 1944 è quello da me descritto : un' aria di suspens e cioè di attese.  In Carnia non vi fu alcuna Repubblica partigiana nè un' estate di libertà, autentiche deplorevoli falsità da operetta di paese,  messe in giro per ragioni di comodo. In Carnia, parte dell' Adriatisches Kustenland, vigeva di fatto la sovranità tedesca dichiarata nello stato di guerra. Quindi il potere dell' autorità tedesca esisteva ed era palpabile. I tedeschi in forze erano presenti a Tolmezzo e Pontebba, con un presidio di collaborazionisti turchestani a Sauris. Altro forte presidio fu instaurato in val d' Aupa, richiesto da cittadini del luogo che si presentarono supplichevoli al comando tedesco di Pontebba, in quanto stanchi delle vessazioni e ruberie partigiane ( a Buzzi Silvio fu svuotata la stalla col prelievo di 21 vacche ed un mulo. Gli rilasciarono dei buoni prelievo che poi, nel dopoguerra, esibiti in un processo a Venezia risultarono falsi).  In val d' Aupa fu quindi insediata una forza rilevante della Waffen SS. Gebirgs Division KARSTJAGER (poi riformata in brigata). al comando dello Sturmbannfuehrer Berscnaider, col quale, per ragioni di indagine storica io stesso ebbi rapporti nel dopoguerra e non solo con lui. Il traffico di truppe tedesche da Tolmezzo a Sappada, Passo Mauria, e Plockenpass (Monte Croce) all' occorrenza si svolgeva regolarmente.

 Senza sminuire l'attività partigiana che in senso storico va trattata nel suo realismo, non vi fu alcuna estate di libertà per la Carnia. Le restrizioni alimentari imposte dai tedeschi alla popolazione, quale strumento punitivo per l' attività partigiana anti tedesca, provocarono già prima di fine estate l' inizio dell' esodo di centinaia, migliaia di cittadini che affrontarono a piedi il calvario del passo monte Rest e raggiunsero il Friuli ed il Veneto alla ricerca di granaglie ed altro per il sostentamento vitale: una dura esperienza conosciuta anche dai miei genitori. Nell' estate 1944 ebbe sviluppo da lato partigiano, sia della Garibaldi che dell' Osoppo, l' operazione di prelievo a mano armata nelle malghe di confine austriache, di mandrie di bestiame bovino e cavalli che comportò, dal 17 al 22 luglio 1944, un massiccia/rappresaglia punitiva tedesca con   rilevante numero di vittime civili carniche, motivato in senso più ampio anche da una certa convinzione che le forze partigiane comuniste della Carnia avessero in progetto o coltivassero un collegamento con quelle slave che già operavano con infiltrazioni nel sud Carinzia. La rappresaglia fu condotta in prevalenza da controbande addestrate allo scopo, ma non vi fu  alcuna contro reazione partigiana. Ovviamente c'è da chiedersi dove stavano le  forze della Repubblica partigiana della Carnia  ??!!

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