domenica 23 agosto 2020





RISPONDO AD ANTONIETTA TEON A PROPOSITO DEL SUO COMMENTO SULLA STORIA DELLA TOVAGLIA.




Oh, grande testimone vivente lei, del nostro prozio Antonio Zanella....
Le sue memorie sono uno scrigno prezioso...
Io purtroppo conservo solo un unico anche se profondamente
Impresso ricordo di lui, quando a tre anni, con papà e mamma ho lasciato Pani per trasferirci a vivere a valle...
Io piccolissima, e da sopra, una voce possente che mi diceva:"laiu' la'che tu vâs, sta atente a doi pericui: il fûc e las machignes"....
Due anni dopo, l'assassinio!
Ci racconti ancora, signor Carnier, per molti anni ancora, con la sua "ricca", fotografica, accattivante scrittura.... particolari di questa realtà passata che parrebbe una favola dal finale tragico e che costituisce le radici mie, dei miei parenti... e un po', della Carnia...
Grazie infinite!!

   RISPOSTA
Si Antonietta Teon, parlando dello Zanella ovvero degli Zanella si parla della Carnia, non di una Carnia modesta, succube, terra di sopportazioni, vista bensì dal suo lato più significativo, esprimente valori propri della montagna dove l' uomo opera, si muove, trae vitalità su leggi operative antiche, esprimendo immagini che parlano, degne di un quadro. Vorrei citare un esempio : il grande pittore carnico, Marco Davanzo, che fu mio maestro, dipinse un quadro che, in una sua personale tenuta a Milano ebbe eccezionale apprezzamento. Nel medesimo si vedeva un pastore di malga che, dopo aver pulito il basso alloggiamento delle vacche raschiando al mattino il letame, per tradizionale abitudine deponeva l' apposito arnese (il rali) sul tetto di "scandole" dell' alloggiamento cioè, detto in carnico, sul tetto della cosiddetta "loza". Conobbi grandi malgari della Carnia sui quali comunque emerge la Saga degli Zanella. Lo Zanella Antonio prima di andare in malga, utilizzava a sistema di pascolo i prati della valle secondo un metodo che ne maggiorava la resa. Di tale metodo mi aveva parlato un suo amico Adamo, un tipo da me citato nel libro "L' ORS di PANI", ma mi è capitato di raccogliere altra testimonianza in tal senso e delle particolarità interessanti, riferite ad Antonio "Ors di Pani", riguardo i suoi criteri di gestire il bestiame bovino ed il gregge, sempre finalizzati a trarre ottimi risultati di resa. Parlerò opportunamente di questo argomento ed ancora di Tommaso Zanella, Ors de l' Amariana sul quale ho da dire.....Quello che mi preme di sottolineare è che sono soddisfatto di aver puntualizzato, come lei ha letto, la storia della tovaglia, utilizzata a piacimento da parolai di paese . Ripeto, per un' ultima volta che, la storia della tovaglia ebbe luogo nel ristorante di un Hotel a Cortina d' Ampezzo e quindi in Cadore


23 agosto 2020                                            CARNIER  PIER ARRIGO




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