domenica 15 novembre 2020

 


IN RELAZIONE AL VIDEO DAL TITOLO LA REPUBBLICA DELLA CARNIA E DELL' ALTO FRIULI. UNA STORIA DI LIBERTA', A CONTESTAZIONE DEI SOSTANZIALI CONTENUTI DEL MEDESIMO, NELLA VESTE DI STORICO, GIORNALISTA, TESTIMONE DEL TEMPO ED AUTORE DI VARIE PUBBLICAZIONI EDITE DALLA MURSIA-MIANO SULL' ARGOMENTO RESISTENZA, PUBBLICO L' INTERVENTO SEGUENTE.

Cari amici e lettori, ho condiviso il video di cui sopra, assolutamente non per approvare i contenuti ma per esercitare, come storico, il diritto democratico di contestazione e critica. La proclamazione di un un territorio libero della Carnia, nell' estate 1944, iniziativa di Mario Lizzero comandante partigiano che rispetto analogamente ai rivoluzionari Gracco, Mirko e Katia, Grifo ed altri, cosa diversa dal concetto di resistenza, nel momento dei grandi rastrellamenti tedeschi di fine estate 1944, che schiantarono l' attività partigiana, allo scopo di ottenere aiuti via aerea con dei lanci di forze e mezzi dall' organizzazione partigiana iugoslava di Josip Broz Tito e dai sovietici che si trovavano con l' Armata Rossa attestati sulla Vistola di fronte a Varsavia ( tengo fermo sull' argomento un mio libro in bozza da pubblicare...). In tal senso, tramite la missione alleata accreditata presso la Garibaldi, furono inviate richieste di interventi mediante ricetrasmittente, ma che non ebbero risposta alcuna. I russi ed anche gli slavi di Tito avevano in, quel periodo, ben altri problemi a cui pensare e in quanto ai russi nemmeno intervennero in quel momento nella sollevazione di Varsavia.... La messinscena partigiana della Carnia, a questo punto quindi si spense. Sono carnico, ho 94 anni, nato e vissuto in Carnia fino al 1962 e, nel periodo dell' attività partigiana, fui testimone di vicende importanti a fianco di DE ANTONI industriale., membro di rilievo del C.L.N. (COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE) "VAL GORTO". Conosco la verità. Come già precisato i grandi rastrellamenti tedeschi, di fine estate autunno 1944, travolsero la resistenza. Non vi fu affatto, in quel periodo, il rinforzo di arruolamenti nelle file partigiane di cui si parla nel video e le residue forze, piccoli nuclei della Garibaldi, si rintanarono in località isolate e nei paesi mentre l' Osoppo, in esecuzione alle disposizioni del maresciallo britannico Alexander si sciolse, lasciando in essere qualche decina di elementi fra i quali quelli che si ritirarono a malga Porzus, dei quali poi conosciamo la fine. Contemporaneamente al crollo resistenziale, a fine estate 1944, i carnici a migliaia, stremati dalla fame in seguito alla chiusura di ogni rifornimento alimentare, per punizione da parte tedesca, intrapresero a piedi, a migliaia il calvario attraverso il valico di Monte Rest, recandosi nel Friuli e nel Veneto per procurarsi risorse alimentari, granaglie etc. Tra questi c' erano i miei genitori !!! Riassumendo la situazione,
con riferimento al periodo fine estate 1944-primavera 1945, la Carnia era soggetta alla sovranità tedesca, proclamata nel settembre 1943 dai tedeschi e motivata da ragioni strategiche di sicurezza previste per i valichi di confine (Coccau-Tarvisio e Brennero-Bolzano) in caso di ritirata delle due armate tedesche, 10a - 14a e delle forze di retrovia, scese in Italia contro gli alleati sul fronte sud, con pieno consenso italiano a livello di governo. La situazione della sovranità tedesca in Carnia, dal punto di vista militare, consisteva in notevoli forze tedesche insediate a Tolmezzo, pronte per l' attuazione di qualsiasi intervento armato repressivo in caso di atti anti tedeschi, come avvenne nel luglio 1944 con l'azione punitiva sulle malghe di confine col Reich (Austria) ed in val But, operazione su cui fu realizzato un video da buttare, per il contenuto dilettantistico accomodante non veritiero, pagato con denaro pubblico...!!!. Un presidio stabile tedesco di forze collaborazioniste turkestane si trovava a Sauris ed un secondo, molto consistente, costituito da oltre un battaglione della Waffen SS. Gebirgs Division Karstjager, fu insediato nell' agosto 1944 in val d' Aupa, valle collaterale sulla destra della val Canale, in seguito ad insistenti suppliche di quella popolazione rivolte al competente Comando tedesco di Pontebba, stanca e prostrata dalle angherie, prepotenze e ruberie partigiane. A Buzzi Sivio, cittadino della val d' Aupa, come precisato a pagina nr. 178 del mio libro "Lo sterminio mancato"_Mursia, Milano 1982 e riedizioni successive, fu asportata l' intera stalla e cioè 21 vacche ed un mulo, rilasciando dei buoni cartacei con timbri partigiani che poi, a fine guerra in sede processuale a Venezia, risultarono falsi per cui il Buzzi non ebbe alcun indennizzo. Tralascio di riferire altre vergognose vicende partigiane. La versione Repubblica della Carnia o Carnia Libera meriterebbe un grosso mio intervento per rendere verità ai fatti ed evidenziare qual' era l' effettiva consistenza partigiana fatta lievitare nel dopoguerra da una storiografia di comodo, senza negare, da parte mia, il riconoscimento di propositi insurrezionali intesi a raggiungere auspicabili fini di ristrutturazione sociale. Ciò che mi sembra intollerabile è lo sforzo di voler far credere, ingannando le nuove generazioni, ciò che non è assolutamente esistito, cercando di imprimere all' azione partigiana un' immagine patriottica su unanime supporto della popolazione, quando invece la popolazione tenne un comportamento assolutamente agnostico staccato, quale conseguenza al clima iniziale dell' insurrezione partigiana ( nel Tribunale di Tolmezzo-Sezione penale, a fine guerra esistevano oltre 350 istanze di denuncia per omicidi, furti e prepotenze partigiane). La prevalente immagine partigiana non era patriottica bensì politica e di sinistra, tant'è che nel diario della Divisione Garibaldi, di cui conservo l' originale stampato dalle Grafiche Carnia a Tolmezzo nel 1945, documento che mi è caro, si scrive in premessa.. :<< Vogliamo di questo movimento rivoluzionario che non ha precedenti nella storia del nostro popolo fare una rapida esposizione......>>. Cari signori, amici e lettori, quello che voglio dire come testimone del tempo e come storico è che, certe affermazioni finalizzate a presentare l' aspetto resistenziale ritoccato in un bamboleggiamento con stridenti affermazioni non vere e quindi inventate, in certo senso è bambinesco e fa pena. Siamo quindi fuori da una serietà intellettuale e storica. I tedeschi hanno perduto la guerra ma, essendo un popolo serio, non hanno accampato spiegazioni giustificanti col fine di falsare il loro programma strategico ed attenuare il loro operato. Sono rimasti con onore nella posizione di perdenti, mentre noi da perdenti siamo diventati vincitori e le colpe sono sempre degli altri. So che queste mie precisazioni sono un grido nel deserto perchè tutti stanno alla finestra e ti dicono bravo, ma quando si tratta di assumere una posizione concreta e pubblica, a tuo favore, si girano dell' altra parte. Non ci sono più uomini salvo rarissime eccezioni. Poi mi permetto di aggiungere non vi sono forze intellettuali preparate con cognizione di causa .Quello che faccio lo sento dovuto per stimolo di coscienza. Io ero amico e confidente dell' "Ors di Pani" che seppur d'aspetto selvaggio, era un grande uomo !!! Mi consola il fatto di avere conosciuto ed essere stato stimato da grandi personaggi quali Erich Rajakowitsch. avvocato, uomo del III°Reich, il grande regista Fred Zinnemann quattro premi Oskar con cui lavorai, il Voivoda serbo filo monarchico Momcilo Diuijc, il presidente della Comunità serbo-ortodossa di Trieste Dragoliub Vurdelia ed altri, e di essere stato stimato, per il mio libro "Lo sterminio mancato", dalla Suprema corte di giustizia di Israele" che inviò una missione guidata dal giudice israelita Michael Horowitz a conoscermi. 15 novembre 2020.
Tu, Laura Zanardo e 1 altra persona
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