domenica 24 febbraio 2019



       TROTSKY

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  • Pier Arrigo Carnier Lew Trotsky, l'uomo che guidò la rivoluzione e che Stalin, per ragioni di prestigio voleva eliminare, per cui fu costretto ad emigrare nel Messico, ma fu raggiunto e assassinato. Stalin aveva la mano lunga. Ricordo che anche Tito dopo essersi dissociato da Stalin nel 1948 (facendo un gran favore all' Italia che tuttavia lo comprese in ritardo) presumeva di essere inseguito da qualche infiltrato sovietico per essere eliminato. L' UBDA (Polizia segreta di Tito) arrestò infatti due elementi che confessarono di avere avuto un tale incarico da Stalin. Tito fece allora recapitare a Stalin una lettera nella quale disse pressapoco : < ...caro compagno, sono al corrente che mi hai inviato due incaricati per uccidermi i quali hanno fallito la missione.Voglio avvertirti che se non la smetti io ne manderò uno solo e quello non fallirà.>. Già che siamo in discorso e Josip Broz Tito e morto e sepolto e nonostante tutto, sulla base di certe interessanti valutazioni sul piano storico, io lo stimavo, ferma restando la ferita delle foibe argomento sul quale bisogna parlare a fondo e con grande competenza per capire come stavano veramente le cose e trarre un giudizio storicamente obbiettivo. Mi permetto di ricordare che, stanti le mie indagini su certi capi partigiani sloveni ed altre, talune strettamente riservate, l' UBDA fu anche sulle mie tracce. Fu un docente iugoslavo, F. Marinic, al quale si rivolsero per indagini essendo informati che il medesimo mi conosceva bene, a distoglierli da inevitabili propositi., spiegando loro la mia posizione fondata su accertamenti storico culturali non disgiunti dall' interesse alla cognizione ed agli innovamenti della filosofia progressista imposta nella Federativa Iugoslava, dicendo anche che io ero quell' italiano che si era dato da fare per trovare i congiunti del comandante partigiano sloveno MIRKO, ed informare gli stessi e la competente autorità iugoslava che, il medesimo assieme a all' inseparabile compagna di lotta (KATIA) erano stati assassinati dai partigiani italiani.
  •      22 febbraio  2019

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