giovedì 17 ottobre 2019


CARNIER PIER ARRIGO



DUE MESSAGGI DI ANTONIETTA TEON, LEGATA DA
RAPPORTO DI PARENTELA  AD ANTONIO  ZANELLA
"ORS di PANI", CAVALIERE STELLA DEL LAVORO, 
AI QUALI  POI RISPONDO-



  • Antonietta Teon Gentilissimo signor Carnier, ricambio di cuore il suo affettuoso saluto.
    La devo poi ringraziare infinitamente per aver riportato alla memoria la particolare figura del nostro "barbe Toni" tra l'altro anche mio omonimo, dopo oltre 60 anni dalla sua tr
    agica scomparsa.
    Ho letto avidamente ed in pochissimo tempo il suo libro "L'Ors di Pani..." e mi sono commossa profondamente nel ritrovare una rievocazione del fratello di mia nonna Margherita esattamente come ne ho sentito parlare nel corso della mia vita da lei e dalle persone che gli erano state vicine...
    La sua è una testimonianza preziosa, avendolo conosciuto direttamente così bene.
    Non solo, la sua levatura letterario/ poetica, storica, giornalistica... ci ha regalato una preziosissima descrizione dell'uomo in quel contesto sociale, geografico, storico
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  • Antonietta Teon Pochissime sono ormai le persone che lo hanno conosciuto direttamente...recentemente una signora del 1923 mi ha detto che come tanti /e ragazzi/e giovanissimi/e prima di emigrare, andavano lassù in Pani a lavorare da lui per cominciare a guadagnare qualcosa... Era un buon uomo, mi ha detto, e ci dava da mangiare cibi ottimi... altro non ricordava più...
    Io, d'altra parte, ero troppo piccola( 3 anni), quando, dopo un periodo in cui miei genitori, suoi nipoti, avevano lavorato per lui, accomiatandosi, si era rivolto a me piccolissima...io non ricordo la sua figura che mi sembrava imponente nonostante in realtà non lo fosse, ma ricordo come in un sogno, la voce che mi raccomandava di stare attenta a 2 pericoli laggiù dove ci trasferivamo: le auto ed il fuoco....
    Lei signor Carnier, scrivendo i suoi ampi ricordi vivissimi e particolareggiati ha reso alla Carnia e non solo, e particolarmente a noi discendenti di "barbe Toni" un enorme servigio!
    Grazie infinite!
    Ora rileggerò il suo, per me "grandissimo" lavoro, con calma, per reimmergermi nel mondo del monte Amariana, di Pani... che erano il mondo del trisnonno Tomaso Zanella, dei suoi figli Antonio appunto e poi Battista, Antonia, Maria, Nicolò e mia nonna Margherita, quello di mia mamma Anute e delle sue sorelle e fratello e, di seguito, quello di tutti noi nipoti che lì siamo stati forgiati soprattutto negli anni dell' infanzia e in alcuni casi per molti e molti anni ancora...
    GRAZIE


RISPOSTA

 Cara  Antonietta Teon, i suoi termini di espressione estesi ai rami di parentela , a titolo di gratitudine nei miei riguardi quale autore del volume "L'ORS di PANI", con mio gradimento hanno riconosciuto nella  rievocazione da me affrontata,  l' assunto dei valori e la vera tipicità del protagonista, cavaliere Stella del lavoro Antonio Zanella, detto appunto "ORS di PANI",
Al medesimo, come già scritto innumerevoli volte, fui legato da profonda amicizia dettata da motivata reciproca stima e da radici comuni nel fascino della montagna con riferimento al regno delle malghe e dei pascoli. Nella vicenda dell' "ORS" s' innesta inscindibile il  caso MIRKO-KATIA e di MIRKO io fui e resto ancor oggi "Procuratore irrevocabile post mortem".Si tratta di particolarità che rivestono una loro importanza. Stante
l'amicizia che intercorreva  tra noi, suggellata dal   fatto, non casuale,  che  fui presente sul luogo quale testimone del suo assassinio (duplice assassinio poichè fu uccisa anche Maria, detta la figlia), nessun altro poteva. o avrebbe potuto scrivere ciò che  ho scritto  e riferire gli aspetti e la coreografia di contorno a definizione della figura atipica e leggendaria dell' "ORS".
Questo  perchè, al dilà della mia riconosciuta veste di storico e scrittore, io sono pittore, e  all' arte del dipingere ho dedicato lungo tempo, per cui la mia  redazione letteraria va oltre il senso e l'incisività dei fatti e. dove merita, coglie sfumature romantiche.
Ora nel rispondere ad Antonietta  Teon e in ogni caso agli interessati alla cultura, vengo a  rilevare una constatazione che ha  rafforzato la mia fiducia e le speranze future, quella precisamente che, il mio  metodo di trattazione delle  argomentazioni  si è fatto spazio acquisendo interesse  su piano nazionale ed oltre, e quindi al di fuori di un alveo circoscritto ambientale. Trattasi di constatazione che ho assaporato avvertendo il senso di apertura di un vasto  orizzonte. Ho ancora molto da pubblicare, circa duemila pagine  organizzate  in bozza, parte di ordine storico  e parte di struttura narrativa, da portare a condizione di " editing".

17 ottobre  2019               CARNIER PIER ARRIGO


 UN BRANO DELLE MIE MOLTE NOTE IN MEMORIA DELL' "ORS di PANI"

Esistette tra noi un rapporto paranormale del quale ebbi concrete sensazioni. L' "ORS era  figura eccezionale, evocativa di epoche remote. aveva fascino leggendario tant' è che alle tradizionali fiere dei fondovalle (mercato di Villa Santina e di San Martino di Ovaro...)  tutti di voltavano a guardarlo, anzi gli facevano largo
e sentivi tra la  folla la frase  ; a l'è l'"ORS" !!
Nel 1946, al processo in Assise al Tribunale di Udine, dove fui chiamato a comparire quale teste dell' assassinio il presidente giudice dott. Franz, prima dell' udienza, mi volle nel suo ufficio e mi chiese di descrivergli , dal mio punto di vista, la figura dell' "Ors". Dissi che lo Zanella aveva due anime :  da un lato  rivelava un carattere forte e impositivo a volte dai risvolti misteriosi , uno misto di Stalin e Rasputin, da un altro lato si rivelava umano, comprensivo verso gli umili e socialmente generoso di apporti finanziari. L' ORS era grande, mi stimava, ebbi da lui e conservo preziose confidenze   !!!
                                                     CARNIER PIER ARRIGO
                                             

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