giovedì 7 novembre 2019


LE BELLE DONNE DI  PREONE




Foto di Preone, credo di Alida Carlevaris, mia cara amica su Facebook che comunque di recente me ne ha mandate altre su Preone, che tengo di riserva.

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Preone, uno dei villaggi e capoluogo della  val Tagliamento in Carnia. Era noto negli anni 1945-1955 perchè, per opinione diffusa, vantava di avere le donne  più belle o tra le  più belle della Carnia. Le conobbi anch'io, donne veramente stupende. Ma ne parlava spesso il caro amico Lino Conte quando eravamo studenti. Lino decedette purtroppo in età giovane dopo essere stato apprezzato sindaco
di Preone. Le trovavi quelle donne, nelle balere della valle ed erano capaci di intessere amori travolgenti .Vi  è un accenno nel mio recente volume L''ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia.
Quando  di recente, rovistando vecchie carte mi è  capitata tra le mani  la foto di cui sopra,ho provato un' emozione, ricordando sensazioni per le quali non vi sono parole: quelle  intime confidenze nel vortice dei balli, fra i singhiozzi della fisarmonica in quelle sale  di paese dai vecchi pavimenti in legno scricchiolanti, mentre  fuori era scesa la notte.Quei ricordi delle donne di Preone sono motivo per aggiungere qualche ulteriore particolare. I balli si tenevano normalmente in autunno ed io con altri due paesani, partendo dal  medio alto Gorto, non avendo in quegli anni la macchina, raggiungevamo Preone servendoci, a pagamento, dell’unico tassista del nostro paese che però, sebbene non sempre, non era disposto ad attendere le ore tarde, quasi fino al mattino, per il rientro.  Quindi il ritorno, di non pochi chilometri, lo affrontavamo talvolta a piedi. Muti, in quanto stanchi, camminavamo in silenzio, ciascuno chiuso nei propri pensieri, in certo senso avvertendo l’amarezza che si prova a festa finita, ma l’incontro con le donne di Preone in quelle sale di paese, che non sempre erano le stesse, era per me intimamente prezioso. Camminando rammento che mi si rimuoveva addosso il profumo, di cui quelle donne si aspergevano, frammisto, per sensazione alle narici, alla gradevole sudorazione di donna che le stesse emanavano, motivato dalla fatica nell’ accanimento del ballo e dall’ afa della sala, e quell’ odore di donna fortemente seducente vorrei dire era consolante ed anzi non trovo i termini giusti per definirlo. Riavvertivo, inoltre, gli attimi delicati, direi sublimi in cui, durante il ballo dopo i momenti di sosta, mi riproponevo a taluna di quelle donne, giovani o sposate, queste ultime pur sempre molto fascinose ed anzi, a dire il vero, erano quelle a cui prediligevo propormi per un nuovo giro che loro acconsentivano e mi auguravo che la notte non finisse mai.
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7 novembre 2019                           CARNIER PIER ARRIGO   



















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