domenica 7 marzo 2021

     


CARNIER  PIER ARRIGO                            

ALPINI, DA UNA VECCHIA FOTO, CREDO RIENTRATI DALLA RUSSIA, PROVATI DA SOFFERENZE, FATICHE, TENSIONI, ALIMENTAZIONE DA GAVETTA, SPERANZE DI RIVEDERE I PROPRI CARI E IL PROPRIO FOCOLARE. IL CORPO ALPINO ITALIANO, DI CUI ANCH'IO FECI PARTE, COMPRESA LA SPECIALITA' DI ARTIGLIERIA DA MONTAGNA ED ARTIGLIERIA SOMEGGIATA (1) RESTA A GRANDE MEMORIA STORICA. NEL 194O LO STATO MAGGIORE TEDESCO DELLA WEHRMACHT INVIO' UNA MISSIONE AD AOSTA., PRESSO LA SEDE DELLA SCUOLA ALPINA ED IL COMANDO DEL 4° REGGIMNTO ALPINI, ONDE PRENDERE COGNIZIONE DELL' INQUADRAMENTO TECNICO E QUANTO ANNESSO DELLA SPECIALITA' ITALIANA ED AGGIORNARE QUELLA TEDESCA E QUESTO FA ONORE ALL' ESERCITO ITALIANO .

( 1 ) = Uno splendido reggimento dell' artiglieria someggiata era acquartierato a Conegliano. Era dotato di pezzi di artiglieria di calibro diverso di quelli da 75/49 dell' Artiglieria alpina. Il reggimento come gli alpini e gli artiglieri dell' apina, portava ugualmente il cappello alpino, ma i fregi erano diversi. Il reggimento della someggiata aveva un suo canto in dialetto veneto, essendo i suoi componenti in maggioranza veneti, del quale ricordo il ritornello : ....."" come noi, artiglieri de la someggiata, non ghe n' è altri non ghe n' è altri e, se ghe n' è ancora che i vegna fora che i vegna fora...!!!
Le belle donne coneglianesi, fantastica zona collinare e dintorni dai preziosi vigneti, andavano matte per gli artiglieri della someggiata !!
Voglio infine non dimenticare un altro particolare riguardo alpini ed artiglieri da montagna e mi riferisco al 3° Artiglieria da montagna, reggimento che aveva base nella fortezza di Osoppo, "Osoof", con subordinate dislocazioni a Conegliano, Tolmezzo.
Detta specialità dell' artiglieria era fatta di elementi robusti con muscoli ed una certa altezza di statura, prestabilita dalle regole di arruolamento perchè l'artigliere alpino doveva caricare il cannone, smontato in alcuni pezzi, canna etc., in groppa al mulo sul basto appositamente attrezzato. Gli artiglieri da montagna, se li vedevi in marcia, erano solenni, cascasse il mondo nulla li agitava e, il loro cadenzare fatto da uomini e muli con l' oscillare delle canne di cannone sui basti, dava sensazione...!!

Un maggiore del 3° Artiglieria al comando di alcune batterie era solito attuare il campo estivo od invernale in Carnia per cui passava in marcia per il mio paese, e vi faceva sosta per salutare una sorella andata sposa a un industriale del luogo, al cui fianco io svolgevo attività amministrativa. L' ufficiale era di benestante casato trevigiano di cognome Perissinotto, gente dalle lussuose ville, dal dialogare nei ritrovi pubblici o privati, allegro e piacevole, basti ricordare il film "Signori e signore "". Per farla breve ebbi modo con lui di dialogare. Era ufficiale in SPE, vale a dire in servizio permanente effettivo cioè di carriera. Gli piaceva raccontare cose interessanti e parlare di vicende della vita militare usando, all' occasione opportuna in senso un po' allegro, la frase : ""......Agli alpini che piase bere e i beve , vino naturalmente, mentre gli artiglieri i magna e i bevi...""

CARNIER PIER ARRIGO





                              ALPINI  AL RIENTRO DALLA CAMPAGNA DI RUSSIA   !!!!                                           

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