mercoledì 31 marzo 2021

 CARNIER PIER ARRIGO


                                      SONO TUTTI  MORTI

Torno in argomento su una vicenda di cui parlai diversi anni fa, perchè di quando in quando mi riaffiora in mente. Un amico udinese, Bastianutti friulano autentico, circa oltre quindici anni fa, mi informò che, a Villa Santina, in un' assemblea ambientale di carnici non so a quale livello di ufficialità, si prese in esame il riconoscimento di meriti letterari e storici su opere divulgate in quel periodo. Stava fra queste il mio volume "L' Armata cosacca in Italia 1944-1945" diffuso in prime edizioni nel 1965 dal grande editore svizzero De Vecchi con sede a Milano, assunto poi, nel 1990, come cessionaria dall' Editrice Mursia-Milano con svariate edizioni e tutt'ora sul piano di nuova diffusione. Essendo io l' autore non vorrei peccare di agiografia, ma ricordare però dei fatti e cioè che, sul filone storico del volume la RAI-TV-Direzione Roma, con apposita equipe sotto la guida del regista SergioTau, realizzò il film "COSSACKJA" della durata di due ore. Sollecitato da interesse venne poi subito da Londra il grande regista internazionale Fred Zinnemann, quattro premi Oskar, ad incontrarmi a Porcia di Pordenone, con immediata proposta, che accettai, di essere suo consulente in un film sulla tragedia cosacca della Drava trattata nel mio menzionato libro, per cui ci rivedemmo in Austria e lavorammo insieme. La regia fu quindi completata. Ho già spiegato in miei scritti che, per intervento di alte forze politiche anglo americane, che temevano l'effetto negativo che il film avrebbe provocato riguardo i vincitori, con la forzata consegna dei cosacchi ai sovietici e sarebbe stato prodotto dalla 20a Centuri Fox Francese, per decisione di Zinnemann fu sospeso. Tornando al libro, per i contenuti apprezzati a livello nazionale ed oltre, il medesimo non aveva certamente bisogno di un riconoscimento da parte della Carnia, anche se pur sempre gradito essendo mia piccola patria natale. Accadde, invece che, alcuni elementi coalizzati da tendenza politica, così mi disse Bastianutti ed altra fonte, intesi ad offuscare localmente ma inutilmente per motivi di parte, il palese successo di portata nazionale de "L' Armata cosacca in Italia 1944-1945", libro che ha messo radici profonde perchè contiene prove incontestabili, riuscirono a a sviare la disponibilità positiva d' un riconoscimento che sussisteva nei convenuti. Riguardo tali elementi, schieratisi contro, seppi che si trattava di taluno, un certo Ferigo, mio compaesano cioè di Comeglians, ma che ai tempi dei cosacchi non era ancora nato e mai personalmente mi conobbe. Seppi qualche anno fa, leggendo il giornale, che era morto. Altro opponente era di una frazione di Comeglians mio citato comune . Elemento di estrema sinistra dedito ad attività sindacale. So che scrisse poesie e credo qualcosa d' altro ovviamente di tendenza a sinistra, su cui non entro in merito. Seppi tre quattro anni fa del suo decesso. Un terzo era di Ovaro, autentico saccente che frequentò, per un periodo, l' Accademia della milizia fascista a Roma passato poi, con la caduta del fascismo, alla sinistra. Era elemento che bazzicava nel consiglio comunale di Ovaro e , dopo la riunione ambientale di Villa Santina, decedette. Mi fu segnalato casualmente un quarto oppositore, pure di Ovaro, comunque deceduto.
Il tempo passa e questa vicenda di Villa Santina, cui ho voluto accennare, rimase in me cosa scialba a cui non detti importanza, paragonabile alla malinconica sensazione della caduta autunnale di foglie al vento. In conclusione questi elementi oppositori paesani carichi di invidia, sono tutti morti e dormono nei cimiteri in assicurato silenzio, mentre io con 95 anni, grazie alla buona stella, sono ancora qui, col programma di dar seguito a varie nuove pubblicazioni che tengo concretamente in bozza. Mai mi sono aspettato nulla da nessuno. Nè mi aspetto. Sta nel realismo sociale che tutti ti sorridano, ti dicano bravo perchè effettivamente un' opera storica costa, non nasce come il radicchio nell' orto ed io ne sò qualcosa, ma stanno alla finestra lontani dal fronte !!!
Vorrei dire ancora qualcosa sull' argomento COSACCHI. Mi permetto di rammentare che sono stato io dar corso a questo filone storico sulla via giusta, come in seguito onestamente riconosciuto dallo scrittore Carlo Sgorlon, autore del libro "I cosacchi dai fiumi perduti" con un' ampia recensione elogiativa nei miei riguardi sul quotidiano Il Piccolo di Trieste. Via via negli anni, varie sono apparse le pubblicazioni sull' argomento talune ultimamente nate come i funghi, scopiazzando disinvoltamente dal mio volume e con illecito utilizzo di miei documenti ed immagini coperte da Copyright, miei diritti non prescritti. Non posso poi tralasciare di dire che, in qualche pubblicazione, vi è stato travolgimento di fatti per incompetenza e vi stato poi chi ha inscenato maldestramente la messa a punto di un suo incontro e suoi dialoghi delicati con l' Atamano generale Krassnoff, assolutamente mai esistiti, nella sede della valle di Verzegnis. Purtroppo la gente non sà nulla e legge queste brodaglie !!!
30 marzo 2021 CARNIER PIER ARRIGO
    

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