martedì 27 maggio 2014

CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI PER L'EUROPA DEL 25 MAGGIO 2014

COMUNICATO AD AMICI E SIMPATIZZANTI



CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI PER L'EUROPA DEL 25 MAGGIO 2014

27 maggio 2014 alle ore 11.51
Mi permetto di esternare, anche se so che non serve a nulla, alcune mie considerazioni. Confesso che non riesco a capire i risultati vincenti del PD, li trovo più casuali che frutto di una logica per cui,  almeno apparentemente, pare che gli italiani, il 25 maggio,  abbiano votato in modo svagato come colui che non sa cosa fare,  senza una seria valutazione. Mi pareva che Grillo meritasse un ampio riconoscimento a prescindere dal fatto che  ha commesso l’errore di svolgere la campagna elettorale usando l’arma delle minacce (Palmiro Togliatti, a suo tempo, uomo abilissimo,  indubbiamente intelligente e colto, si dimostrava  cauto e tollerante nel condurre la campagna elettorale mettendo  in atto poi, una volta raggiunto il potere, i suoi veri obbiettivi). Berlusconi è ormai una pedina fuori gioco. Nei lunghi vent’ anni di potere da lui esercitato, con la presunzione di essere Cristo sceso in terra (non metto in discussione le sue capacità imprenditoriali)  non  ha mai cercato di rimediare alla sperequazione salariale dei prestatori d’opera ed altre categorie che risultano fra le più basse d’Europa.  Assieme a Maroni, ha inoltre cercato a lungo, come ho già scritto in altra circostanza, di eliminare il sacrosanto articolo 18 dello Statuto del Lavoro, onde togliere alle masse lavoratrici un diritto  inviolabile acquisito con lunghe battaglie, che io ricordo molto bene. Durante il suo potere si è poi verificato un fatto  indegno di uno Stato civile,  cioè l’approvazione della leggina che ha dato corso alle pensioni d’oro che gravano sul fondo INPS, in merito alle quali il Corriere della Sera, del 9 agosto 2013, ha pubblicato uno stralcio con alcuni nomi e cognomi dei percepienti : Mauro Santinelli, ex manager Telecom 91.000 euro mensili, Vito Gamberale, sempre della Telecom, 75 milioni  di lire al mese (dal 1999), Antonio Maraschini, ex segretario del Senato, 519.000 euro annuali. Ed inoltre il politico Amato 30.000 euro al mese,  mentre vi sono pensionati che muoiono di fame. Berlusconi si è poi battuto accanitamente, ma solo con chiacchiere,  contro il comunismo trascurando letteralmente il settore culturale come se si trattasse di qualcosa di inutile, lasciando spazio incontrastato alla sinistra che infatti, da decenni, domina l’intero impianto culturale nazionale: università, licei, scuole inferiori e ben altro, esercitando quindi una funzione che ha  primari riflessi sul piano educativo e politico delle nuove generazioni. Fra l’altro non si è adoperato a porre un freno al metodo di gestione della RAI-TV nazionale, un regno autonomo dai compensi miliardari  per prestazioni rese da tizio e caio…
Il popolo italiano, nella storia,  non ha mai dato luogo a rivoluzioni  a fini di giustizia sociale, ciò che invece è accaduto in Francia, Russia, Germania, Messico…per cui, per tradizione, finisce per accettare i compromessi.  L’Italia è il paese dove i governi, da decenni,  pullulano di  indagati per corruzione,  peculato ed altri gravi reati i cui processi si  trascinano poi sine die di modo che gli imputati   continuano   a percepire i lauti compensi e manco si sognano, per dignità, di rassegnare le dimissioni. Questi sono alcuni aspetti dell’Italia che ha ormai perduto credibilità nel mondo.

27 maggio 2014

                                                 PIER ARRIGO CARNIER
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