sabato 22 febbraio 2020



CARNIER IER ARRIGO

COMUNICATO
PIER ARRIGO CARNIER·DOMENICA 16 FEBBRAIO 2020·

Mi rivolgo ai lettori che seguono le mie vicende, motivatamente ai discendenti del ramo Antonio Zanella Ors di Pani e sorella Margherita Zanella in Gridel con cui ebbi, com' è noto, profonda familiare amicizia, in particolare ad Antonietta Teon, Emanuele Gridel ed altre cortesi persone, credo donne di Amaro, nonchè agli amici Elettra Paresi. Edith Da Col, Valeria Romanin, Maurizio Sini, David Zigon del Do, Roberto Valentinuzzi, Mery Mussolutto e molti altri di cui ho l'indicazione numerica ma non i nomi .Mi riferisco al mio post del 14 febbraio corr, diffuso sotto il titolo PROCLAMA PER I LETTORI DEI MIEI SITI FACEBOOK E BLOGGER, titolo permissibile quando si ritiene di rivolgersi ad un pubblico diversificato, per informare di avere modificato con dei ritocchi e qualche aggiunta il testo che, pertanto , ove si ritenga di rileggerlo, lo ripropongo qui di seguito.

PROCLAMA PER I LETTORI DEI MIEI SITI FACEBOOK E BLOGGER

Torno ancora sull' argomento ORS DI PANI poichè, come già precisato in recenti post, ho rilevato che, l' annuncio dell' imminente pubblicazione del libro, a fine dello scorso agosto 2019, dal titolo, L' ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia, ebbe a suscitare allarme in certa consorteria della circoscrizione territoriale dei comuni confinanti o aventi pertinenza con la meravigliosa valle di Pani. Svegliata da un lungo letargo è risultato che, una certa compagine, si dette da fare con urgenza, con la fretta di chi teme di perdere il treno, per mettere insieme un qualcosa a riconoscimento etico e storico dello Zanella Ors di Pani, del quale localmente s' era perduta memoria e con palese indifferenza nulla o quasi nulla era stato fatto per evitare l' eliminazione della tomba, nel cimitero di Raveo, dove riposavano le spoglie del medesimo assieme a quelle di Maria, la figlia. A tal proposito, non appena venni a suo tempo informato sull' intento dell' eliminazione della tomba, presi posizione con degli interventi sulla stampa uno dei quali sul GAZZETTINO: un' intera pagina, domenica 4 maggio 2008, dal titolo STORIA DELL' ORS DI PANI. NON TOCCATE LA TOMBA DEL PATRIARCA. Con tale intervento prendevo posizione anche a difesa della tomba di Katia (Gisella Bonanni) partigiana per cui riporto, qui di seguito, uno stralcio dell' articolo : <....Credo che l' amministrazione comunale possa adeguare le esigenze di probabili modifiche cimiteriali cautelando, in primo luogo, le ragioni storiche e morali e rispettando, quindi, l' integrità della tomba degli Zanella. Ciò valga ugualmente per la tomba di Katia (Gisella Bonanni) situata nel medesimo cimitero : era audace partigiana, donna indubbiamente bella e volitiva, unita Mirko nell' ideale di giustizia sociale. Fu uccisa assieme a lui, alle soglie della fine della guerra, per ridurre al silenzio le loro accuse >.
Appare logico dedurre che, obbiettivo essenziale della compagine cui ho alluso, era di fare qualcosa per rimediare al lungo letargo e precedere l' uscita del mio libro di imminente divulgazione, resa nota dall' editrice di Milano o , in ogni caso, entrare parallelamente sulla scia di lancio del medesimo. In qualsiasi modo i componenti volevano diventare ciò che non erano o in ogni caso offuscare, a livello locale, l' operazione di lancio del volume di cui l'autore, il sottoscritto, è carnico e non siciliano, stretto amico dello Zanella e guarda caso, diretto testimone del suo assassinio e di Maria, la figlia nella notte del 5 marzo 1955. Merita ricordare che già nel 1957, uscì editorialmente una mia prima pubblicazione dal titolo VENTO DI CARNIA, in cui fra l'altro, conscio del mito dello Zanella Ors di Pani, ne delineavo i caratteri ed in seguito, in sessantanni di attività giornalistica, pubblicavo periodicamente sulla stampa vasti articoli in memoria della sua figura leggendaria e di recente, quale assunto etico e storico, pubblicavo il menzionato libro. Ritengo valga ricordare che, nel 1956, al processo d' Assise in Udine, che condannò l' autore del duplice assassinio, Romano Lorenzini, nel dibattito emerse il fatto che io, ivi presente quale citato primo testimone, stavo scrivendo un libro sullo Zanella e relativa tragedia di Pani. Addirittura, prima dell' inizio del processo, il giudice dott. Franz, volle ascoltarmi nel suo studio ed accuratamente sentire con interesse il mio giudizio sulla vicenda Zanella......
Ma tutto questo, cari signori, per la menzionata compagine, è zero. I componenti della stessa si mossero in maniera subdola per non dire mafiosa, come se io non esistessi. I loro propositi, in ogni caso, non giunsero a segno. Non riuscirono infatti a precedermi il che, fosse anche accaduto, non avrebbe avuto peso alcuno a fronte del mio lavoro di strutturazione organica, L'ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia, concepito su base narrativa a fondo storico.
In qualche modo, dopo la mia edizione giunta nelle librerie il 1° settembre 2019, la compagine diffuse un qualcosa localmente, sottobanco senza paternità, fuori dall’ iter e dalle regole di diffusione e senza accenno alcuno all’ insegna apparsa sul già citato volantino e cioè MUSEO DEL TERRITORIO “SEGNI DEL TEMPO” - COLZA DI ENEMONZO quale organismo di fatto promotore dell ‘ iniziativa sui cui contenuti tralascio di entrare nel merito.
Per uno come me, che ha vissuto sofferte esperienze e che vede il nemico da lontano, è balzato evidente che, la spinta a tale messinscena, non poteva che essere di matrice politica, messa in piedi nella cerchia locale, ma su pressioni di fonti esterne più alte. Si tratta quindi di azione politica, mascherata da copertura paesana, contro il sottoscritto e quindi contro un carnico per il che dei carnici si sono prestati.
E' comunque evidente che l' obbiettivo era di precedermi per riparare alla sonnolenza del passato, ma non solo.
Sono al corrente, da gran tempo, di essere temuto e l' atteggiamento riferito ne ha dato prova. Sono temuto per il successo storico letterario delle mie pubblicazioni passate e presenti, ivi inclusa la recente, e cioè L'ORS di PANI, su piano nazionale. Si tratta di pubblicazioni concernenti vicende storiche, fatti gravi e crimini resistenziali ufficialmente taciuti, ma che la storia non può ignorare, per cui nel rivelarli io ho agito in nome di fondati principi della storia. Mi è palese, non posso nasconderlo, l' esistenza di un larvato diffuso impegno di parte, finalizzato possibilmente ad osteggiarmi, ignorami, passarmi vicino e, pur conoscendomi, fingere di non conoscermi. Un insieme di atteggiamenti  finalizzati, senza successo, a crearmi vuoto e cioè isolamento, contestato però ufficialmente , da fatti di estrema rilevanza positiva, uno dei quali ad esempio che, riconoscendo la mia valida posizione di storico, la Suprema Corte di Giustizia di Israele ha ritenuto di inviare ad incontrarmi per rilevanti ragioni, nella mia residenza di Porcia di Pordenone, una commissione guidata dal giudice prof. Horowitz. E molto altro potrei citare.
I citati atteggiamenti osteggianti, ritengo, vengono dalla sinistra che, da tempo è riuscita abilmente, per i suoi fini politici, ad acquisire il potere di gestione della cultura su piano nazionale, dalle università alle scuole inferiori con influenza egemonica su gran numero di centri di cultura.
Va dato atto obbiettivamente che, la sinistra, ha compreso l' importanza del gestire la cultura, argomento in cui la destra ha fallito. Praticamente non esiste in Italia una destra che si sia presa cura del settore culturale inteso, in ogni caso, come base di formazione. La destra italiana è flaccida, incurante di ogni sostegno ai possibili e meritevoli propulsori culturali e agli autori impegnati sulla via oggettiva di tale attività, argomento di rilevantissima importanza. L' andamento dell’ attuale situazione culturale italiana è comunque pessimo in quanto sottoposto a dominio politico. Mi fermo qui, ma ho ritenuto di informare i lettori su quanto esposto.

16  febbraio  2020                                                  CARNIER  PIER ARRIGO








  • Il comunicato che preannuncia il proclama integrato da motivate aggiunte, sta riscuotendo positivo forte consenso. Messaggi di approvazione mi sono giunti anche da Forni di Sopra e perfino da carnici emigrati in Brasile. Si è reso evidente al pubblico dei miei non pochi lettori che, la compagine dei luoghi da me citati, per riparare al proprio disinteresse riguardo la figura dello Zanella Ors di Pani, svegliatasi di recente dopo un lungo letargo sfoderando la promessa di porre una lapide in memoria, dando prova lampante del tentativo di voler scavalcare ed ignorare il sottoscritto, autore ampiamente riconosciuto dell' edificazione storico letteraria dell' immagine epica dello Zanella... Una cara amica di Forni Avoltri, che segue con attenzione quanto vado pubblicando, mi suggerì che, al caso della degradante consorteria, si presta a pennello un vecchio detto ; < ...non ti curar di loro ma guarda e passa !!! >
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      • Fausta Micoli Spettabile Signor Pier Arrigo Carnier vengo solamente a precisarLe che, come coautrice del volumetto da lei citato, il lavoro è opera di un'Associazione "Segni del Tempo" di Enemonzo chiaramente apolitica il cui scopo è di raccogliere e salvaguardare tutte quelle testimonianze materiali che illustrano la vita il lavoro e i sacrifici della popolazione locale .( Qualora venisse in Carnia saremmo onorati di ospitarla nel nostro piccolo Museo) L'idea del libro risale ad un anno fa dopo aver riscontrato la curiosità che il personaggio Zanella suscita ancora anche nelle nuove generazioni. Per far questo mi sono letta tutte le sue opere al riguardo ritenendoLa il più veritiero e preparato testimone della vita dell'Ors,opere che ho apprezzato molto. Il nostro intento a carattere locale era solo di raccogliere fondi per il nostro Museo, mai di oscurare o di scavalcare un autore come Lei. Se l' Amministrazione Comunale di Raveo non L'ha invitata alla locale presentazione mi dispiace molto, ma noi dell' associazione non abbiamo colpa. Le ripeto il nostro libro non ha nessuna pretesa di gareggiare con le Sue opere alle quali riconosciamo l'alto valore letterario e ci scusiamo di averLe dato l'impressione di volerLa
        • Fausta Micoli In qualche modo oscurare: lungi da noi un tale pensiero! AugurandoLe ogni bene e ancora tanti successi letterari la saluto cordialmente
        Rispondi a Pier Arrigo Carnier...





      • Fausta Micoli P.S. Non è nostra l' idea di restaurare la pietra tombale dei Zanella, non rientra nei nostri scopi: un simile intervento ritengo riguardi il Comune di Raveo non l'associazione che rappresento che ha sede a Enemonzo



      Pier Arrigo Carnier <pierarrigo.carnier@gmail.com>22 febbraio 2020 11:58
      A: Alessandro Carnier <alex.carnier@gmail.com>

      Alla gentile FAUSTA MICOLI, fattasi avanti, in nome di un' Associazione,   con dei  messsggi a titolo di intervento sul mio post diffuso.,il 16 febbraio,su  Facebook   dall titolo  COMUNICATO - PROCLAMA PER I LETTORI DEI MIEI SITI FACEBOOK E BLOGGER, per cui mi accingo a rispondere e mettere in chiaro i fatti.
      Verso fine agosto, del decorso anno 2019, ho telefonato tre volte col Municipio di Enemonzo per annunciare a chi di competenza, che risultava assente, l' imminente uscita del mio libro. Mi assicurarono che avrebbero lasciato una nota per sarei stato richiamato. Non vi fu alcuna chiamata. Informai, per correttezza, anche il parroco che, giurisdizionalmente, esercita la sua funzione ecclesiale su Raveo, Enemonzo, Socchieve, comuni territorialmente confinanti o con pertinenza sulla valle di Pani dove è incentrata la vicenda dell' Ors, da me trattata. Il parroco mi assicurò che avrebbe preso buona nota. Ma tutto cadde nel nulla.
      Dalla valle di Pani, verso fine agosto 2019, mentre la notizia dell' edizione del mio libro era già stata diffusa ed ivi nota, mi informarono di aver rilevato un affannarsi da parte di elementi di Raveo ed Enemonzo finalizzato a realizzare una pubblicazione in memoria dello Zanella e mi inviarono anche un volantino con l' intestazione Museo del territorio "Segni del Tempo" - Enemonzo, nel quale si annunciava essere in stampa una pubblicazione dal titolo, Antonio ( Toni) Zanella "Ors di Pani, con l' aggiunta che si sarebbe resa disponibile prossimamente. Era settembre ed il mio libro era già nelle librerie.
      Mi resi conto che, le mie telefonate informative sul lancio del libro da parte dell' Editore milanese MURSIA, anzicchè produrre un augurabile gradito accoglimento della notizia con una successiva presa di contatti con me per concordare un' auspicabile presentazione nel territorio legato alle vicende del protagonista, Ors di Pani, produsse invece del silenzio dietro a cui stava il proposito reso noto dal menzionato volantino, di creare un qualcosa in memoria dello Zanella, quale tardivo risveglio.
      Balza evidente ed è innegabile la volontà locale di entrare, in qualche modo in parallelo sul lancio del mio libro e in certo modo fingere che, il medesimo, non esista.
      Nel novembre la pubblicazione accennata nel volantino, stampata a Roncade di Treviso dalle Grafiche DIPRO, dal titolo Antonio (Toni) Zanella "Ors di Pani, risultò disponibile non nelle librerie, ma collocata in sordina in determinati luoghi pubblici di Raveo ed Enemonzo .... La stessa, da quanto risulterebbe, sarebbe priva di paternità d' autore .
      Questi sono i fatti ed è inutile girarvi attorno. Quindi L' ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia, libro di cui sono autore e testimone del duplice assassinio ivi narrato, e sono colui che giornalisticamente ed editorialmente, via via nel tempo, ha edificato la figura storico-patriarcale dello Zanella, volutamente si fatto in modo, per converso, di ignorarlo !!!
       Si tratta di atteggiamento, assunto nei miei confronti, gravemente indelicato e biasimevole, in ogni caso  ininfluente,  travolto  dal crescente scontato  successo che il  volume  L'ORS di PANI. Storia e  racconti della Carnia , ha ottenuto e continua ad ottenere in  Carnia,  analogamente nel Friuli, Veneto ed altrove  su piano nazionale.
      La ringrazio per l' apprezzamento del libro, sotto il profilo letterario e porgo saluti.

      Porcia  di Pordenone, 22 febbraio  2020

                                                                                                  CARNIER PIER ARRIGO     

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