mercoledì 21 ottobre 2020

 

  CARNIER PIER ARRIGO


CERTE BALLE INVENTATE IN CARNIA


Oggi pomeriggio 20 ottobre 2020, ho parlato per u' ora e mezza, senza frangenti di sosta, con un laureando straniero sloveno di cui mi limito a citare le iniziali (D.C) che sta concludendo la laurea sull' argomento del collaborazionismo russo con la Germania nel corso della seconda guerra. Trattasi di argomento delicato in quanto, da un lato, il milione e mezzo ed oltre di aderenti a fianco dei tedeschi, visti da Stalin, erano dei traditori come infatti lo erano, ma leggendo certi scritti lasciati dal generale Wlassow fondatore della Russkaja osvobodietalnaja Armija (Armata di liberazione russa), da un punto di vista non superficiale, sorgono dei dubbi nel senso che, le ragioni del collaborazionismo avevano un fondamento. Il laureando si è rivolto a me, essendo stato informato sulla mia lunga attività in materia, per avere delle delucidazioni su fatti e sull' utilizzo del collaborazionismo russo che i tedeschi fecero nella campagna d' Italia 1943-1945, con l' impiego dell'' Armata cosacca, la Freiwilligen Brigade Nord Kaucasus, consistenti formazioni nell' ordine di diverse migliaia ciascuna di turco-mongolici o comunque asiatici, della Legione georgiana e di una forte entità di battaglioni russi, ucraini, tartari e flottiglie di reparti. Ovviamente, dichiarandomi ampiamente disponibile, detti all' interlocutore tutte le possibili informazioni.
In apertura del dialogo, il laureando mi disse quanto aveva già dichiarato con lettera, che si rivolgeva a me in quanto, dalle mie varie pubblicazioni, risultavo essere l' unico che, a corredo probatorio delle stesse avevo usato fonti documentali tedesche e russe e questo è vero e mi ha fatto piacere. Nell' evolversi del dialogo emerse poi che, il laureando si era ovviamente procurato , sull' argomento del collaborazionismo, le esistenti pubblicazioni di matrice italiana, quindi non solo le mie, per cui cui ritenni di toccare un terreno delicato evidenziando alcune verità, che qualcun altro ebbe a falsificare con invenzioni in riferimento all' atamano generale Piotr Nikolaevic Krassnoff, relativamente al soggiorno del medesimo a Villa di Verzegnis, in Carnia. Molto chiaramente esposi i fatti su cui sono documentato, precisando che, nel corso di quel soggiorno dal febbraio all' aprile 1945, assieme alla consorte Lidia Fedeorovna, l' atamano generale Krassnoff, destituito dagli effettivi poteri militari sull' Armata, non ebbe rapporto alcuno con terzi, se non con gli elementi del suo entourage. Ma vi fu chi, invece, si prese la briga di mettere in giro delle autentiche invenzioni nel senso di avere avuto dei fantasiosi dialoghi con l' atamano, in realtà mai esistiti . A giudizio di un amico, esperto in diritto, si tratterebbe di millantato credito, reato in certo modo frequente in Italia. Mi fermo qui in quanto non occorre aggiungere altro.
21 ottobre 2020 CARNIER PIER ARRIGO
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