giovedì 12 dicembre 2019


CARNIER PIER ARRIGO



LODEVOLE IMPEGNO INTESO ALLA CONOSCENZA DEI LUOGHI DOVE AVVENNERO IMMOTIVATI MASSACRI PER MANO PARTIGIANA.



Egregio Valentinuzzi,
ho letto la sua segnalazione informativa della  ricognizione sui luoghi dei  massacri partigiani , dimenticati e infine ignorati dagli indigeni, sempre distanti dal dare una minima prova  intesa a mantenere viva la memoria  a conferma di sovrani principi umani. Mi fa piacere, da quanto lei scrive,  che   abbia individuato   i luoghi  rispondenti a quanto di mia conoscenza sulle  famigerate esecuzioni ( Avasinis... e falde del monte Piz di Mede ) e  trovo  ammirevole questo suo impegno al disopra di ogni credo politico  !!
Riguardo il massacro dei cosacchi gli esecutori erano quattro, due dell'  OSOPPO  e gli altri due della GARIBALDI. di cui conosco i nomi. A loro carico non mi è risultato vi sia stata una procedura il che prova che non vi è stata  una denuncia. Fra le vittime  cosacche  c'  erano molte donne e  bambini di cui uno o due in  fasce.....Ebbe a confermarmelo il capo partigiano Fontana e dei testi di  Avasinis dei quali una donna la quale ebbe pure a confermare che,  fra i tedeschi della rappresaglia di Avasinis, avvenuta il 2 maggio dopo il massacro dei cosacchi e  motivata da un attacco partigiano ai tedeschi in ritirata sulla nazionale Udine-Tarvisio  dopo Ospedaletto, c' erano gli spagnoli come infatti io so con certezza dell' Einheit  Blauen Division.
Quando alla fine degli anni ottanta, su consenso dell' allora parroco di Avasinis, io presentai "Lo Sterminio Mancato", il mio libro tenuto in alta considerazione dalla Suprema Corte di Giustizia di Israele come prova storica  documentale,  ricordo che,  nella chiesa affollata del paese dove tenni la presentazione, la gente era attonita nell' ascoltare le mie dichiarazioni che aprivano alla conoscenza della verità,   tenuta in ombra dall' imposizione dominante di tacere su ciò che era sconveniente e criminale, tant' è che la Procura giurisdizionalmente pertinente lasciò passare quattro anni, e cioè nel 1949, prima di disporre d' autorità il ricupero dei resti del centinaio di cosacchi  abbandonati  senza sepoltura, in pasto ai corvi ed alle volpi, nei luoghi di esecuzione sulle montagne ad  ovest di Avasins.
A proposito di quella mia presentazione-conferenza di Avasinis ricordo che, mentre parlavo e i convenuti ascoltavano in silenzio quanto io esponevo su vicende partigiane e sul massacro dei cosacchi , riguardo i quali il parroco Don Zossi lasciò scritto, nel diario parrocchiale,  che nulla avevano fatto di male e il fatto che fossero occupatori comandati non costituiva reato, trattandosi di un’ imposizione  conseguente alle complesse vicende della guerra, una donna in abbigliamento scuro si alzò, dal banco dove stava seduta, ed uscì dalla chiesa. Come poi seppi era la moglie di uno dei quattro massacratori dei cosacchi, allora emigrato all’  estero.
L' omertà  tacitamente assunta, ossequiente per viltà  e servilità ideale è tutt' ora esistente e regnerà ancora fintanto che non s’ imporrà un radicale cambiamento di interessi politici e culturali. Tale situazione persiste infatti tenacemente articolata su vasta  rete. .Circa un anno fa una TV- UDINESE in occasione a ricorrenza di vicende  partigiane su cui mi erano state richieste e avevo rilasciato delle dichiarazioni puramente di ordine storico, vale a dire fatti e circostanze e concedendo copia di un documento ufficiale importante,  quello cioè che disponeva d'  autorità il ricupero dei resti dei cosacchi nel 1949, quattro anni dopo il fatto, l' incaricato della TV.  ne parlò solo un minuto dopo avere annunciato la chiusura della trasmissione, per cui l' importante notizia fu sentita da solo due tre persone, presenti in  sala di trasmissione....!!!
Cari lettori avete capito bene in che mani ci troviamo  !?


9 dicembre  2019                                                CARNIER PIER ARRIGO

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