lunedì 16 dicembre 2019

In breve tempo, di recente, i miei scritti sono stati citati in sede dell' ACADEMIA di San Francisco - California - ben 211 volte. il che è rilevante. Vivo ed opero culturalmente nella Regione Friuli Venezia Giulia dove la Suprema Corte di Giustizia di Israele ha inviato una missione ad incontrarmi, in funzione della mia riconosciuta preparazione sul piano di delicate vicende storiche e dove il regista internazionale Fred Zinnemann, a suo tempo, volle conoscermi e nominarmi suo consulente nella stesura di un' importante regia per un film sulla vicenda cosacca che veniva prodotto dalla 20 Venturi Fox Francese e che poi, quando il tutto era stato completato, non venne realizzato o comunque fu sospeso per pressioni ad alto livello, sulla citata Venturi Fox da personalità degli ex alleati anglo-americani che temevano l' effetto vergogna che il film avrebbe determinato con le scene della famigerata forzata consegna dei cosacchi ai sovietici. Ritengo di osservare di diritto che nella Regione, dal pulpito di chi pretende di sovraintendere a vicende culturali, mai è stata ufficialmente pronunciata una sola parola di riconoscimento nei miei riguardi, in contraddizione al fatto innegabile che i miei libri, in svariate edizioni e riedizioni diffusi da editori di notorietà nazionale ( su uno dei quali la direzione nazionale RAI-TV ha girato il film "Cossackja") sono ampiamente conosciuti in Italia. Di recente, la diffusione del mio ultimo lavoro "L'ORS di PANI. Storie e racconti della Carnia" ha raccolto e sta raccogliendo positivi consensi sul piano delle vendite e di critica sulla stampa, piazzandosi per suffragio di consensi a livello di interesse nazionale e, in questo senso, rafforzando la base storico-letteraria delle precedenti già note mie pubblicazioni. E' pertanto evidente che le pretese posizioni, retribuite con denaro pubblico, implicitamente delegate ad osservare e prendere atto della produzione culturale che raccoglie pubblici consensi, danno invece prova, come nel mio caso, di esercitare una funzione puramente di parte. Si tratta di mutismo e di un lavarsi le mani, atteggiamento che ho ritenuto di porre in evidenza, quale aspetto del cinismo e squallore sociale in cui viviamo, anche se , sul piano pratico del mio operare, mi lascia del tutto indifferente.

CARNIER PIER ARRIGO

PIOTR NIKOLAEVIC KRASSNOFF

Non posso evitare ancora una volta di esprimere alcune precisazioni sull' argomento Piotr Nikolaevic Krassnoff, stante il fatto che,  al riguardo secondo  la recente telefonata di un amico,  continuerebbero a circolare, seppur vagamente,voci  paesane, frutto di chiacchiere ed anche  scritti,   opera questa di avventuristi e quindi di invenzione  associata ad insipienza.
In sostanza si andrebbe raccontando che l' atamano generale Piotr Nikolaevic Krassnoff avrebbe intrattenuto dialoghi a più riprese, nella sua sede  dell' Hotel Savia di Verzegnis,  con un civile carnico incontrato incidentalmente a  Socchieve.
La posizione di Krassnoff, su base documentale e testimoniale fu da me trattata nel  volume "L'Armata Cosacca in Italia 1944--1945" di prossima riedizione da parte del mio editore, la Mursia.
Fu poi ribadita inequivocabilmente, con l' aggiunta di ulteriori particolarità probatorie, nella mia pubblicazione dal titolo "Cosacchi contro partigiani".  a pagg. nr.30,103,104,105,106,107,108.109,111,112,146,147 .  Ritengo quindi di intervenire per  precisare, con incontrovertibile certezza storica,  quanto segue :
1) - l' atamano generale Krassnoff non fu mai nè passo mai  per Socchieve, capoluogo a nord di Villa Santina in Carnia. Giunto a Gemona da Berlino nel febbraio  1945, fu convocato su disposizione del SS- Gruppenfuehrer Globocnik ad Artegna e qui accettò su pressioni la destituzione dal comando sull'  Armata, già  assunta di fatto dal generale cosacco Timofei Ivanovic Domanow.
2) Di conseguenza fu comandato, dall' alto comando SS. di Trieste,  ad insediarsi a Villa di Verzegnis all' albergo Savoia   ""...sotto la sorveglianza particolare di 48 cavalieri cosacchi scelti con l' ordine di non ammettere nessuno a vederlo e a corrispondere con lui ""
3)-Krassnoff , nel suo soggiorno a Villa di Verzegnis destituito, dai poteri militari non poteva interessarsi di questioni partigiane come infatti non si interessò e, in ogni caso,  l'argomento era  di competenza  di un ufficiale e sottufficiale di ordinanza e non di un generale.
49- Le testimonianze da me ascoltate e prodotte e in mio possesso, citate nelle mie pubblicazioni fra le quali quella del carnico Pio Cella di Veregnis,  travolgono decisamente ogni invenzione o  altra versione.
Nella riedizione dell' Armata Cosacca....,in diffusione fin dal 1965 che,  con  miei sacrifici aprì la strada alla conoscenza di tale vicenda. uscirà rafforzata da particolarità interessanti riferite in parte alla ritirata ed al transito di Krassnoff lungo la val Gorto, con sosta ad Ovaro nella notte dal 2 al 3 maggio 1945, dopo l' azione partigiana dell' Osoppo per ottenere la resa di quel presidio, conclusasi nel totale fallimento.

16 dicenbre 2o19                                      CARNIER PIER ARRIGO

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